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Pompei: L’Europa ci guarda

Creato il 06 aprile 2012 da Barcampsolbiateolona
Pompei: L’Europa ci guardada La Stampa:
<<Si comincia con il Grande Progetto Pompei, ovvero 105 milioni di euro (63 milioni nazionali, 42 europei) investiti nei prossimi tre anni in uno sforzo straordinario di manutenzione del sito archeologico più famoso al mondo. Un intervento poderoso che necessita, però, anche di un eccezionale controllo da parte dello Stato per evitare infiltrazioni camorristiche. «Gli obiettivi - annuncia il presidente del Consiglio, Mario Monti - sono due: la messa in sicurezza di tutto il sito e che ciò avvenga attraverso lavoratori capaci e onesti, tenendo fuori la criminalità organizzata che è forte nel territorio».
Eppure tutto ciò non servirà a nulla se il Sud che «soffre strutturalmente di divari gravi» non darà prova d’orgoglio. Se non troverà in sé nuove energie. Tutto sarà vano - dice il premier con piglio severo «senza un subbuglio innovativo che spinga la gran parte della classe dirigente locale a cambiare e i cittadini a domandare allo Stato non soluzioni privilegiate ma la soddisfazione di diritti collettivi».
 «Il Sud patisce la crisi in maniera più accentuata che altrove. I ritardi sono da imputare ad un minor peso dell’industria dell’export, e di divari gravi nelle infrastrutture, nella scuola, nella formazione». Esistono però delle eccezioni. «Frutto della voce dei cittadini, della capacità e determinazione di politici locali che a quella voce sanno rispondere, di azioni pubbliche di lunga lena, soprattutto di quelle promosse dall’Unione Europea». Ma le eccezioni non bastano. «Manca la massa critica». E la massa a cui pensa è quella dell’opinione pubblica meridionale. Pompei è «un bene dell'umanità, un simbolo» e bisogna «non farla sopravvivere ma farla vivere>>
 da il Corriere del Mezzogiorno
 «La cultura genera sviluppo, ma perché il nostro patrimonio realizzi appieno le sue potenzialità abbiamo bisogno di un contesto di legalità diffusa e regole trasparenti» ha detto il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo siglando «un'intesa che ha un significato di enorme importanza. Per la classe politica e istituzionale, per la comunità civile e per chi si cimenta con la sfida educativa, per il sistema economico impegnato nella realizzazione di investimenti infrastrutturali».
«COSTRUIRE CONSAPEVOLEZZA» - «Il rapporto con la legalità ciascuno di noi inizia a maturarlo sui banchi di scuola», ha sostenuto il Ministro che ha realizzato il piano «La scuola per Pompei: una Storia di legalità». Un progetto dedicato in primo luogo alle scuole di ogni ordine e grado della Campania, ma anche del resto del Paese verranno realizzate azioni per promuovere tra i ragazzi la consapevolezza dell'importanza della tutela del patrimonio artistico e culturale come veicolo di educazione al rispetto, alla cittadinanza e alla legalità».
«L’Europa ci guarda», ammette il ministro Cancellieri.
www.pompeiisites.org.

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