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Ponte sullo Stretto: il governo apre a riconversione progetto come infrastruttura ferroviaria

Creato il 29 settembre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Dopo che il ministro Angelino Alfano ha rilanciato l’idea del Ponte sullo Stretto di Messina, il governo Renzi ora apre ufficialmente alla realizzazione della grande opera della discordia “come infrastruttura ferroviaria“. A dirlo il sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro anche se il ministro Delrio smentisce dicendo: “Non abbiamo il dossier sul tavolo al momento, ci sono altre priorità. Se una forza politica o il Parlamento ci invita a valutare se un domani potremo riaprilo, noi non diciamo di no. La valutazione si fa sempre”.

(panoramio.com)

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Ponte sullo Stretto: il governo apre a riconversione progetto come infrastruttura ferroviaria. Il governo, con il sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro, “apre” in Aula alla Camera alla valutazione della “opportunità di una riconsiderazione del progetto del Ponte sullo Stretto come infrastruttura ferroviaria, previa valutazione e analisi rigorosa del rapporto costi-benefici, quale possibile elemento di una strategia di riammagliatura del sistema infrastrutturale del Mezzogiorno”. E’ questa, infatti, la “riformulazione cui pervenire” della mozione Bianchi (Ap) a proposito degli interventi sulla Salerno-Reggio Calabria. Resta inteso, ha più volte rilevato l’esponente di governo nell’esame delle altre mozioni in proposito, che il Ponte sullo Stretto in quanto tale è “un intervento che non è presente nell’agenda del governo e la cui complessità richiederebbe uno specifico approfondimento, che può tranquillamente essere rimandato ad altro momento”.

Il commento dei deputati delle Commissioni Trasporti e Ambiente della Camera del M5S. ”Smentendo lo stesso ministro delle Infrastrutture Delrio oggi il governo cambia idea e, subendo l’eterna campagna elettorale di Alfano, in Aula ha appena affermato di voler riconsiderare il progetto del Ponte sullo Stretto. Ma come: non era il governo della manutenzione e non delle grandi opere? Del mettere prima in sicurezza? Contrariamente a ogni considerazione razionale e logica ritorna in auge un progetto inutile e dispendioso, voluto dal ministro Alfano che – a questo punto è chiaro – detta l’agenda del governo. Il sottosegretario alle infrastrutture De Caro ha pure concesso che faranno una ‘rigorosa analisi del rapporto costi-benefici’. Una concessione insomma. Noi del M5S diciamo no a un’opera inutile: prima di passare lo Stretto e considerare un’opera faraonica come il Ponte un’infrastruttura ferroviaria, bisognerebbe poterci arrivare in sicurezza, a Reggio Calabria, e viaggiare con altrettanto sicurezza in Sicilia. Dove ci sono strade che crollano, ponti che si sbriciolano, e treni regionali inesistenti. Oggi il ministro Delrio è all’Ansaldo in Sicilia. Vedremo se avrà il coraggio di spiegare questa inversione di rotta ai cittadini siciliani per i quali spostarsi all’interno della loro stessa regione è un incubo quotidiano”.

Riaprire i giochi sul ponte di Messina? “Non è così, il sottosegretario Del Basso De Caro ha semplicemente accolto l’invito fatto al governo di valutare, se lo vorremo, l’opportunità di riguardare i costi e benefici di quel progetto. Dovremo valutare ma in questo momento il dossier non è sul mio tavolo, abbiamo dossier più urgenti”. A dirlo il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Graziano Delrio, a Palermo, parlando con i giornalisti. “Noi non abbiamo il dossier sul tavolo in questo momento – ha proseguito – se una forza politica o il Parlamento ci invita a valutare se un domani potremo riaprilo, noi non diciamo di no. Non abbiamo pregiudizi -ha concluso- la valutazione si fa sempre”.

“Non ci posso credere, dalle parti di Palazzo Chigi vogliono continuare a gingillarsi con il ponte sullo Stretto. Un’opera inutile, dannosa, delirante. Un giorno un favore a Verdini e ai suoi seguaci, il giorno successivo un favore ad Alfano e ai suoi. Davvero un cambiar verso…”, scrive su Twitter Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà. (AGI)


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