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Porta i tuoi pesi a Gesù

Da Perlabianca63

Porta i tuoi pesi a Gesù
Un uomo si recò a Gesù per presentargli il grande problema che aveva:
“Maestro, ho condotto da te mio figlio 
che ha uno spirito muto; e, quando si 
impadronisce di lui, dovunque sia, lo 
fa cadere a terra; egli schiuma, stride i denti e rimane rigido” (Vangelo di 
Marco 9:14-27). 
Come possiamo vedere dal racconto biblico, Gesù non rimase impassibile dinanzi alla richiesta di 
quest’uomo, ma come sempre manifestò la Sua totale disponibilità: “Portatelo qui da me”.
Gesù ancora oggi continua a dire: 
“Portami il tuo problema, lascia che 
sia io a risolverlo”!
Molte persone, anche particolarmente dotte e riconosciute dal popolo, stavano discutendo di quel caso 
con i discepoli di Gesù, ma nessuno 
di loro poteva aiutare quell’uomo.
A chi stai portando le tue difficoltà? Vi è Uno solo in grado ancora 
oggi di fare qualcosa per te ed è Gesù, perché Lui è lo stesso ieri, oggi e 
in eterno. È Gesù che dice: “Venite a 
me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo”(Vangelo di 
Matteo 11:28). 
Per Gesù nulla è troppo difficile
I discepoli non erano stati in grado di liberare quel bambino, difatti il 
padre disse a Gesù: “Ho detto ai tuoi 
discepoli che lo scacciassero, ma non 
hanno potuto”.
Si trattava di un caso difficile, una 
possessione demoniaca e, quando lo 
spirito si impadroniva del bambino, 
lo rendeva muto, lo gettava per terra, 
lo irrigidiva e qualche volta lo aveva 
gettato anche nel fuoco. 
Vi sono problemi che generano le 
stesse conseguenze alla nostra vita, 
ci rendono “muti” facendoci chiudere in noi stessi; alle volte ci “gettano a 
terra” togliendoci le forze per reagire; 
ci irrigidiscono, paralizzando la nostra esistenza.  
Se ti trovi in una situazione del genere, sappi che per il Signore non vi è 
nulla di troppo difficile. 
Anche il profeta Geremia, rivolgendo la sua preghiera a Dio, disse: “Ah, 
Signore, Eterno! Ecco, tu hai fatto il 
cielo e la terra con la tua gran potenza 
e con il tuo braccio steso; non c’è nulla di troppo difficile per te” (Geremia 
32:17).
Se pensi che il tuo problema sia 
troppo grande, portalo a Gesù, perché per Lui non vi sono casi impossibili. Non escluderLo, quindi, dalla 
tua vita, rendiLo partecipe delle tue 
difficoltà, come quell’uomo corri a 
Lui in preghiera per presentarGli la 
tua necessità. 
Una semplice richiesta: porta i tuoi 
pesi a Gesù!
Il Signore Gesù non chiese a 
quell’uomo di fare una cosa difficile, 
ma semplicemente di mettere il proprio peso nelle Sue mani.
Spesso il Signore viene accusato di 
essere indifferente, disinteressato agli 
annosi problemi dell’umanità, mentre è l’uomo che non Lo chiama in 
causa. Alle volte ci si aggrappa alle 
cose più strane, si ricorre a destra e 
sinistra per ricevere aiuto, ma non si 
è disposti a fare la cosa più semplice: 
andare a Gesù.
Altrove nella Bibbia ci viene detto: “Getta sull’Eterno il tuo peso, ed 
egli ti sosterrà; egli non permetterà mai 
che il giusto sia smosso”(Libro dei Salmi 55:22). Questo gettare ci parla di 
un’azione decisa caratterizzata dalla 
fede.
Quell’uomo si accostò a Gesù con 
un cuore umile, ma con una fede debole, difatti si rivolse a Lui con queste parole: “Se puoi fare qualcosa, abbi 
pietà di noi e aiutaci”! 
Il Signore incoraggiò quella fede fragile, affermando che ogni cosa è possibile per chi crede. 
La fede di quell’uomo aveva bisogno 
di essere ravvivata. Fu saggio nel riconoscere che solo il Signore poteva fortificala, difatti pregò dicendo: “Io credo, vieni in aiuto alla mia incredulità”.  
L’invito di Gesù vale anche per te: 
porta i tuoi pesi a Lui! 
E, se ritieni di non possedere una 
grande fede, chiedi al Signore di sovvenire alla tua debolezza, ed Egli sicuramente infonderà nel tuo cuore 
quella certezza necessaria per sperimentare il Suo aiuto.
Una grande liberazione proprio per 
te
Dopo aver incoraggiato il Padre, Gesù si occupò del bambino, sgridando 
lo spirito immondo e manifestando la 
Sua autorità assoluta sul male. Difatti il fanciullo fu liberato da quella tremenda schiavitù. 
Il nemico di Dio, il diavolo, ancora 
oggi cerca di tenere soggiogato l’uomo, con la schiavitù del peccato, dei 
vizi, come l’alcool, il fumo, la droga, 
la febbre del gioco, e tanti altri. 
Fra le paure che attanagliano il cuore dell’uomo, una delle più ricorrenti è 
il timore della morte. 
La cosa allarmante è che già dalla 
più tenera età si è soggiogati da questi 
legami infernali. 
Ma c’è una buona notizia, scritta nella Bibbia nella Prima Lettera di 
Giovanni 3:8: Gesù è venuto nel mondo per distruggere le opere del diavolo!
Sappi allora che, come liberò quel 
bambino, può liberare ancora te da 
ogni legame, oggi stesso.
Non c’è “catena” che non possa 
spezzare, perché solo Lui ha l’autorità 
di rompere ogni laccio, donando una 
libertà autentica: “Se dunque il Figlio 
vi farà liberi, sarete veramente liberi” 
(Vangelo di Giovanni 8:36). 
Che cosa vuoi che Gesù ti faccia?
Gesù fu ben disposto ad aiutare quel 
padre e quel bambino: Egli vuole aiutare anche te. 
E tu, che cosa vorresti da Gesù? Forse il tuo problema si chiama vizio, depressione, scoraggiamento: porta ogni 
tuo peso a Gesù e sperimenterai la Sua 
potenza mirabile! 
“Portalo qui da me!” Egli lo dice al 
cuore affranto dai problemi; lo dice a chi pensa di portare i propri pesi 
da solo; a chi Lo sta escludendo dalla 
propria vita; Egli lo dice a chi pensa 
che “non vi sia più nulla da fare”.
Gesù non fa discriminazione alcuna, 
ma è disposto a soccorrerti, se gridi a 
Lui con cuore sincero, “poiché Egli è 
ricco verso tutti quelli che lo invocano” 
(Romani 10:12).
Vincenzo Longobardi

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