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Post Erasmus day: alcune considerazioni

Creato il 02 febbraio 2011 da Luciusday
Come vi avevo anticipato la settimana scorsa, mercoledì 26 gennaio si è tenuto l'Erasmus Day nella facoltà di Giurisprudenza dell'università degli studi di Roma Tor Vergata.
Da ciò che è emerso, la Germania (dove vorrei andare io), la patria dei filosofi, dei filologi e della scienza del diritto (v. scuola storica del diritto e pandettistica tedesca) è una delle mete più toste e meno ambite. Le destinazioni sono Bonn e Mainz, ma la prima me l'hanno sconsigliata in molti... E' una città abbastanza triste.
Ovviamente si pone il problema del tedesco... Non essendo una lingua neolatina, per noi Italiani risulta molto più difficilte studiarla e impararla. Ma, ferme restando le difficoltà iniziali, quanto potrò essere capace e quanto mi andrà di studiarmi un libro intero di diritto scritto in tedesco? Speriamo bene...
Nel frattempo, mi sono imbucato a un corso gratuito di tedesco all'università. Vedremo come evolve la situazione.
La Germania, riassumendo, rimane la meta meno ambita, perché le difficoltà iniziali saranno molte, e le condizioni climatiche più rigide di quelle italiane; da quello che so, pure i tedeschi hanno un temperamento un po' freddino (saranno stati condizionati dal clima? >.<), ma più difficile e stimolante dal punto di vista didattico e culturale. La Spagna, invece, è l'esatto opposto da questo punto di vista: offre senz'altro condizioni climatiche e un'atmosfera migliore dal punto di vista delle possibilità di integrarsi in modo facile e rapido, anche riguardo la questione della lingua. Sotto questa prospettiva, l'Erasmus significa sì divertimento, ma anche studio... Da quanto traspare dagli studenti che sono stati in Spagna, lo studio è organizzato meglio ma molto più "soft" rispetto che qui in Italia. Non so se vorrò abituarmici. La Francia rappresenta il punto d'incontro di queste due istanze: offre una didattica senza dubbio abbastanza ferrea e interessante, senza che la lingua diventi un ostacolo insormontabile. Il clima è anch'esso continentale, ma in alcuni punti di sicuro migliore rispetto a quello tedesco. Le possibilità di integrarsi e divertirsi sono anch'esse abbastanza alte. E poi c'è mia cugina che studia a Parigi... Potremmo vederci più spesso (a proposito, devo ricordarmi di prenotare i biglietti per l'inizio di marzo, dovrei andare su da lei intorno a quel periodo). E' emersa anche Malta come fonte di integrazione e di esperienza giuridica comparata. Lo studio del diritto lì è un misto tra sistema europeo in senso stretto e sistema di common law, non dovrebbe essere inoltre troppo difficile nè l'integrazione con gli altri studenti, nè pesante il carico didattico. In questa sede, inoltre, la lingua diventa un problema quasi irrilevante, eccezion fatta per le minime difficoltà che si avrebbero in principio di Erasmus.
Altre destinazioni sono: Liegi (Belgio), Friburgo (Svizzera), Lisbona (Portogallo), ma all'assemblea non c'erano studenti che hanno fatto esperienze in questi paesi ("tedeschi" compresi), quindi non ho che una minima e teorica idea riguardo alla permanenza in queste città.

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