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Post-gara Gran Premio di F1 di Cina 2012

Creato il 15 aprile 2012 da Tuttoqua

Post-gara Gran Premio di F1 di Cina 2012

Era scritto nel cielo o da qualche altra parte che oggi Nico Rosberg dovesse vincere il suo primo Gran Premio. Primo per lui e primo per il team Mercedes, se escludiamo le vittorie degli anni ’50.

Tanto di cappello a questo ragazzo che ha sfruttato benissimo la prima, vera occasione della sua carriera. Un piccolissimo monito alla squadra invece va fatto, perche’ rischiare la strategia a due soste e’ stato (col senno di poi) un discreto azzardo. A guardare le gomme di Rosberg a fine gara c’e’ da restare terrorizzati, ma d’altro canto le temperature di oggi consentivano di prendersi un rischio del genere. Viene da chiedersi come sarebbe andata con una decina di gradi in piu’ sull’asfalto.

E’ probabile che il mago Ross Brown abbia fatto bene i conti e abbia anche capito che Button stava facendo una gara strepitosa. Averlo indietro a Maranello adesso sarebbe un sogno…

Riguardo a Button, dico “stava” perche’ il secondo pit-stop e’ stato fatale al pilota inglese: problema a una gomma e via, indietro a combattere in mezzo al casino di media classifica. Ancora una volta un applauso a questo ragazzo educatissimo e velocissimo, che ha avuto la forza di riprendersi subito emotivamente e rimettersi sul podio, al secondo posto. Bravo!

Piu’ muscolare la gara di Hamilton, terzo alla fine, ma primo in classifica e buon per lui. In generale questa McLaren resta un avversario tremendo, e quando ci sposteremo in Europa saranno sicuramente dolori per tutti, Mercedes inclusa. Per ora gia’ troneggia saldamente le due classifiche, con quella Costruttori, in particolare, che la vede avanti di 24 punti sulla RedBull e di ben 51 sulla Ferrari (dopo 3 gare!).

Sfortunatissimo anche il Kaiser Schumacher, che alla prima sosta riparte con 3 ruote fissate e una no, se ne accorge e,  saggiamente, decide di accostare immediatamente e togliersi dai guai. Peccato perche’ anche lui oggi avrebbe potuto prendersi un po’ di teutonica gloria. Sara’ per la prossima.

Bravi anche in casa Sauber, piu’ per aver messo in pista una monoposto competitiva che per la gestione di oggi. Sarebbe potuta andare molto meglio con una strategia diversa (e una partenza migliore). D’altronde la gente non puo’ improvvisarsi direttore sportivo dalla sera alla mattina, e’ bene ricordarselo, come ha detto giustamente anche Ivan Capelli dopo la gara.

E veniamo alle note dolenti: la Ferrari, tanto per cambiare. E non ci facciamo illusioni, perche’ il fatto che Alonso, e qualche volta anche Massa, girassero su tempi tutto sommato accettabili, e’ stato dovuto a una serie di questioni. In primis le basse temperature di oggi e poi anche i vari problemi, gli errori e il caos generato dalle monoposto che hanno corso tutta la gara a pochi decimi l’una dall’altra, e non ultima la gestione di coperture Pirelli che richiede la sfera di cristallo (ci torniamo fra un attimo). La Ferrari non c’e', punto e basta, e se non mette seriamente mano all’aerodinamica e’ destinata a fare solo brutte figure. Certo, Alonso come al solito c’ha messo del suo, al punto di arrivare nono nonostante le 3 soste, rispetto a Massa, tredicesimo, con una sosta in meno. Pero’ e’ anche vero che partiva nono… Su Massa che dire? Ha parlato tantissimo, ha fatto promesse, e’ andato a Maranello a fare le riunioni, ha lavorato al simulatore, ha fatto cose e ha visto gente e il totale sta ancora a niente. Che vogliamo fare?

Tornando alle strategie, la Ferrari ha toppato anche in questo comparto oggi, perche’ se c’era qualcuno che doveva azzardare oggi era proprio Alonso. Con una strategia analoga a quella di Rosberg avrebbe, probabilmente, scalato la classifica. A meno di non fare come il povero Raikkonen che, a pochi giri dalla fine, era secondo e poi si e’ ritrovato a perdere 3 secondi al giro, cosi’, all’improvviso, per atterrare quattordicesimo sulla bandiera a scacchi. Non se lo meritava, perche’ aveva fatto un’ottima gara, ma nel suo caso il rischio preso non ha pagato. Capita, ma questo non incide sul giudizio estremamente positivo nei suoi confronti e nei confronti della Lotus, che sta decisamente crescendo.

Notine dolentine anche in casa RedBull, con le due macchine al quarto e quinto posto. Viste le premesse si tratta sicuramente di un buon risultato, ma negare che i bibitari siano in difficolta’ sarebbe sciocco. Attendiamo con ansia l’ennesima trovata del volpone Newey, siamo sicuri che non ci deludera’, anche se deve sbrigarsi perche’ gli altri scappano.

Fatte tutte queste chiacchiere, io credo pero’ che il tutto sia in larga parte riconducibile alle gomme Pirelli. Che siano pilotate dalla FIA oppure no, le coperture italiane preoccupano molto. Non per prestazione, ma piuttosto per l’inesistente divario tra le due mescole! Che vanifica l’obiettivo iniziale, cioe’ quello che si dia spettacolo obbligando tutti a utilizzarle entrambe. E la situazione e’ talmente anomala che nemmeno la Pirelli stessa riesce a fare delle previsioni accettabili, sia in termini di differenza di performance tra le due varieta’ e sia in termini di durata, dando ai team delle indicazioni fasulle e fuorvianti. Credo onestamente che la colpa sia della FIA, che impone le mescole e le impone malissimo: cosi’ e’ stupido andare avanti. Gia’ che ci siamo, vorrei anche ricordare a lor signori lo zig zag di Hamilton mentre era in battaglia con Vettel: il regolamento, lo applichiamo si o no?

Alla prossima brutta figura Ferrari.

Commento gara precedente: Gran Premio di Malesia.


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