Magazine Media e Comunicazione

Post-it

Creato il 13 luglio 2015 da Pedroelrey

Dopo qual­che giorno di assenza in cui mi sono con­cesso un breve periodo di ferie, ovvia­mente non retri­buite, riprende con cadenza rego­lare “Post-it”, sele­zione ragio­nata delle noti­zie di oggi su media, gior­na­li­smi e comu­ni­ca­zione da non perdere.

  • Social Media Opti­mi­za­tion - Tra i basic per otte­nere buoni risul­tati attra­verso i social media, val­gono il tempo di let­tura le 5 regole di base della social media opti­mi­za­tion. In par­ti­co­lare, dal mio per­so­na­lis­simo osser­va­to­rio, mi pare che la 3 e la 5 siano com­ples­si­va­mente scar­sa­mente appli­cate ed invece dovreb­bero asso­lu­ta­mente far parte delle [buone] pra­ti­che quotidiane.
  • Misu­rare l’Impatto del Gior­na­li­smo — Nor­mal­mente si tende a misu­rare il valore dell’impatto del gior­na­li­smo in ter­mini di cre­scita iden­ti­fi­cando que­sto ele­mento in ter­mini di cre­scita dell’audience, ma ci sono molti altri ele­menti da tenere in con­si­de­ra­zione e che deb­bono essere misurati.
  • Cul­tura Digi­tale — Il digi­tale è tec­no­lo­gia ma, soprat­tutto, cul­tura all’interno delle orga­niz­za­zioni e delle per­sone di cui que­ste sono costi­tuite. In un’intervista il Vice Pre­si­dente di Goo­gle US sales and ope­ra­tions dispensa buoni con­si­gli su cosa le orga­niz­za­zioni tra­di­zio­nali [inclusa l’editoria ovvia­mente] pos­sono appren­dere da quelle native digi­tali in quest’ambito.
  • Glo­bal Crea­ti­vity Index — Il ran­king di 139 nazioni [Ita­lia inclusa], in base a sei indi­ca­tori chiave, dell’abilità di cia­scuna di que­ste di com­pe­tere e pro­spe­rare nella “nuova creativity-powered kno­w­ledge eco­nomy”. Alcune con­ferme ma non man­cano le sorprese.
  • Con­tent Mar­ke­ting - Acro­linx, una piat­ta­forma che aiuta molti dei mar­chi [ri]conosciuti al mondo di creare con­te­nuti più coin­vol­genti, più frui­bili e gra­de­voli. Ha rea­liz­zato un nuovo rap­porto inti­to­lato The Con­tent Glo­bal Index Impact, che con­di­vide i risul­tati della sua ana­lisi det­ta­gliata dei con­te­nuti del mondo. Uti­liz­zando un esclu­sivo motore di ana­lisi lin­gui­sti­che, il suo soft­ware ha ana­liz­zato 150.000 pagine web rivolte al pub­blico di 340 aziende di tutto il mondo per un totale 20 milioni di frasi e più di 160 milioni di parole. I risul­tati sono dav­vero interessanti.
  • Il Futuro del Digi­tale è la Stampa - Anche se solo a leg­gere il titolo avete storto il naso, o forse pro­prio per­chè molto pro­ba­bil­mente lo avete fatto, avete un motivo in più per vedere il webi­nar “The future of digi­tal is print”. Vi anti­cipo solo uno dei nume­rosi takea­ways: “Ele­vate short-lived digi­tal suc­ces­ses to high-quality print pro­ducts”. Secondo me ha senso. Come sem­pre com­ment is free…
  • Agen­zie di Stampa Irre­spon­sa­bili — Reu­ters, una delle più impor­tanti agen­zia di stampa inter­na­zio­nali, pub­blica la sin­tesi dei risul­tati di una ricerca secondo la quale gli impie­gati che uti­liz­zano Twit­ter for­ni­reb­bero idee e risul­tati migliori alle aziende per cui lavo­rano rispetto ai loro col­le­ghi che invece non usano la piat­ta­forma di micro­blog­ging da 140 carat­teri. In testa all’articolo viene ripor­tato: “Reu­ters is not respon­si­ble for the con­tent in this press release”. Invo­lu­zione dal mar­ke­ting alla mar­chetta dav­vero irresponsabile.

Nielsen-Consumer-Sources-New-Product-Awareness-Jul2015

Altre noti­zie e segna­la­zioni su media e comu­ni­ca­zione nella nostra pagina Face­book e, ovvia­mente, su Twit­ter. Buona lettura.


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