Magazine Consigli Utili

Potenzia il tuo Lensbaby Composer con il Lensbaby Optic Kit

Da Ragdoll @FotoComeFare

In un articolo di poco tempo fa, avevo recensito un obiettivo molto particolare, il Lensbaby Composer Pro. Si tratta di un obiettivo basculante che permette di modificare il piano di messa a fuoco e quindi di “distorcere” artisticamente le foto senza ricorrere al fotoritocco.

Diversamente dai consueti obiettivi per le reflex digitali, il Lensbaby Composer è stato concepito in modo che l’ottica possa essere sostituita . Infatti, una volta acquistato obiettivo principale con l’ottica inclusa, nel mio caso quella chiamata Double Glass, puoi acquistare kit di espansione o ottiche singole per sperimentare molteplici effetti.

Io ho avuto in prova l’Optic Kit, che include tre diverse ottiche, e la lente fisheye. In questo articolo potrai apprezzare le differenze tra le varie ottiche nell’Optic Kit, grazie ad alcune foto che ho scattato.

lensbaby optic kit

Le ottiche incluse nel Lensbaby Optic Kit

Le tre ottiche incluse nel Lensbaby Optic Kit si chiamano:

  • Single Glass,
  • Plastic Optic,
  • Pinhole/Zoom Plate.

L’ottica che invece era inclusa quale Composer Pro si chiama Double Glass.

Tutte queste ottiche hanno una lunghezza focale pari a 50 mm, ma creano effetti diversi.

Ottica Double Glass

L’ottica inclusa con il Composer si contraddistingue per essere la più nitida nel punto di messa a fuoco.

Usando un’apertura di f/2.8, ho scattato la foto qui sotto. Ho tenuto l’obiettivo puntato esattamente al centro.

double glass 1

Puoi notare come il punto centrale, corrispondente al libro, risulti decisamente nitido, mentre il resto viene sfocato in maniera morbida.

Passiamo però alle altre ottiche, quelle che fanno parte dell’Optic Kit .

Ottica Single Glass

L’ottica Single Glass è stata creata per produrre un effetto simile a quello delle ottiche tipiche delle prime macchine fotografiche .

Il risultato è che anche la zona a fuoco risulta “morbida” , non precisamente nitida. Puoi apprezzare risultato delle due foto qui sotto, scattate allo stesso soggetto di prima, sempre con apertura f/2.8.

single glass-001

In questa foto l’obiettivo non è ruotato, quindi il punto di messa a fuoco si trova circa al centro, all’altezza degli occhi della statuina a sinistra. Puoi vedere che, seppure a fuoco, questa parte presenta comunque contorni molto morbidi.

single glass-002

In quest altro scatto, invece, ho ruotato l’obiettivo verso l’alto a destra, verso gli occhi della statuina di destra. Anche qui puoi notare la morbidezza della zona fuoco e come invece le parti dell’immagine più lontane dal punto di messa a fuoco risultino quasi spalmate.

Un’effetto come questo ha molti impieghi. Per esempio ne trae vantaggio la fotografia “fine art”, ma anche i ritratti, in cui puoi ottenere l’effetto etereo che talvolta si aggiunge in post-produzione o tendendo un collant davanti all’obiettivo.

Plastic Optic

Come si intuisce dal nome, quest’ottica non usa una lente di vetro, impiegate da qualsiasi altra ottica, bensì una lente di plastica. L’effetto ottenuto è simile a quello di una fotocamera giocattolo o di una Holga , una vecchia fotocamera, costruita appunto completamente in plastica, che vanta un discreto numero di appassionati.

Quest’ottica accentua l’effetto che si ottiene attraverso la Single Glass. Le immagini risultano ancora più morbide e sono caratterizzate inoltre da una discreta dose di aberrazione cromatica. Ecco un paio di altre foto d’esempio.

plastic optic-001

Usando sempre apertura f/2.8 ho immortalato gli stessi soggetti mantenendo l’obiettivo dritto al centro, puoi notare come la morbidezza sia più accentuata rispetto all’ottica precedente sull’intera superficie dell’immagine e quanto sia evidente l’alone attorno ai contorni delle figure.

plastic optic-002

Ruotando l’obiettivo verso l’alto a destra puoi vedere cosa succede nelle zone fuori fuoco. La spalmatura, che era già visibile con la Single Glass, qui viene decisamente più accentuata e le forme diventano quasi irriconoscibili .

Pinhole/Zone Plate Optic

Il pinhole in italiano è detto anche foro stenopeico. La stenoscopia è un procedimento fotografico in cui l’immagine non viene ottenuta attraverso una lente ma attraverso un piccolo buco posto davanti al sensore.

Attraverso questo procedimento si ottengono immagini uniformemente morbide a qualsiasi distanza dalla fotocamera si trovino gli oggetti fotografati. La profondità di campo infatti è molto elevata.

L’ottica ha, appunto un piccolo foro che corrisponde ad un’apertura pari a f/177 (!). Spostando un semplice interruttore meccanico, viene coperto questo foro e scoperto un altro che corrisponde ad un’apertura di f/19.

Questo secondo foro serve a usare il procedimento detto delle lamine a zona (zone plate in inglese). Questo procedimento comporta un effetto simile a quello che si può ottenere grazie al foro stenopeico, con il vantaggio che l’apertura decisamente più ampia (rispetto a f/19) permette tempi di esposizione più brevi.

Infatti, per poter usare quest’ottica è assolutamente necessario usare tempi nell’ordine delle decine di secondi o addirittura dei minuti , a seconda della quantità di luce disponibile. Assolutamente necessario è l’impiego di un treppiede.

Nelle due immagini che seguono puoi apprezzare l’effetto ottenuto prima usando il pinhole e poi il zone plate. Nel primo caso, ho dovuto accendere la luce nella stanza perché il tempo di esposizione richiesto diventava eccessivamente lungo.

pinhole-001

zone plate-001

Vedi come l’effetto sia simile anche se il zone plate produce un alone molto più evidente. Utile per creare immagini dall’aspetto etereo.

Come cambiare le ottiche del Lensbaby Composer

Il sistema di scambio delle ottiche è decisamente ingegnoso. Per sbloccare l’ottica inserita nell’obiettivo, si usa il coperchio del contenitore dell’ottica da inserire. Ho realizzato un breve video per mostrarti quanto sia facile.

Il mio giudizio

Puoi leggere il mio giudizio generale sul Lensbaby Composer, molto positivo, nella recensione che ho pubblicato poco tempo fa. Qui ti riporto invece le mie impressioni riguardo all’Optic Kit.

La mia valutazione generale è strettamente legata al prezzo a cui puoi acquistare il kit, ovvero un centinaio di euro. Per questa cifra, ritengo sia un’aggiunta interessante al Composer.

Le ottiche sono tre, ma in realtà gli effetti sono quattro, perchè il Pinhole/Zone Plate ha una doppia funzione. Quindi, per una cifra che nell’ambito fotografico è da considerarsi bassa, ti porti a casa gli strumenti per sperimentare e creare per molto tempo.

L’ottica che mi è piaciuta di più tra le tre è la Plastic Optic. Ho apprezzato l’effetto molto marcato, che trasforma radicalmente le immagini.

Non ho avuto modo di testare la Pinhole con calma, come questa richiede. Però so che questo procedimento è molto diffuso, tutti i blog prima o poi ne parlano.

In definitiva, se hai bisogno di nuovi stimoli e ti va di fare una fotografia diversa, un po’ sregolata, sicuramente più artistica, ti consiglio questo l’Optic Kit. Ad un prezzo contenuto aumenterai di molto le opportunità fornite dal tuo obiettivo Lensbaby.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog