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Pozzi di gas e affari di cui non si parla mai: cittadini poco informati anche a Vescovato

Creato il 22 marzo 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Il cartello di Padana Energia, sul cancello del pozzoun po' di rugginecabina e cartellicartelli a iosa, l'area è pericolosala vicina cabina del gas: distribuzione per Linea Più (LGH)attenzione al metanodotto Snamapparecchiature in degradoparticolari del pozzoDSCN2069

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Nel frattempo la capogruppo d’opposizione Maria Grazia Bonfante (lista “Vescovato insieme si cambia” ha redatto un’interrogazione al sindaco.

Di quel pozzo di località Cà de Stefani, con autorizzazione già assegnata e utilizzabile da Padana Energia spa quando opportuno, non è stata data notizia a Vescovato, che il Comune interessato dal giacimento di quattro milioni di gas metano e due tonnellate di glicole dietilene.

A questo punto ci si può porre una domanda. Se non esiste un’opposizione attenta e vigile, che sorvegli ogni passo, chi controlla? L’amministrazione provinciale solitamente ascolta i Comuni e adegua il piano provinciale al PGT comunale, cioè integra il piano regolatore provinciale inserendo come una modifica quello comunale. Raramente si verifica un conflitto e di solito si trova un’intesa. Oltretutto i due enti locali sono diretti da politici, che hanno sì il diritto di programmare e dare indirizzi, ma se sbagliano? Dovrebbe intervenire la Regione: ancora la politica. Il Coreco poi Oreco…. è un ricordo. Il Tar è oberato, tutti fanno ricorso anche per cose da poco. Comunque l’alternativa alla politica non dovrebbe essere un tribunale amministrativo che segue solo casi contestati e possibili reati: servirebbe un controllo indipendente, di routine, che eviterebbe ad esempio un’eccessiva trasformazione del territorio in materia prima da lavorazione finalizzata al reddito. Il risultato di una scelta politica simile è lo sconvolgimento del territorio, uno scempio interminabile, la sua mercificazione totale. Le imprese facciano quello che vogliono. Eppure questo è uno dei rischi che si corrono oggi, da anni.

Segue il testo

Al Sig. Sindaco

Comune di Vescovato (CR)

Vescovato lì, 20 marzo 2014

INTERROGAZIONE

Dal momento che:

  • sul Comune di Vescovato insiste una Concessione di coltivazione idrocarburi liquidi e gassosi denominata «VESCOVATO» ricadente nel territorio della provincia di Cremona attribuita dal Ministero dell’Industria, Commercio e Artigianato alla società Eni – S.p.A. (00484960588) con sede legale in Roma Piazzale Enrico Mattei, n. 1 ed Uffici in San Donato Milanese  Via Emilia, n.  1 (CAP 20097),
  • lo scorso 7 marzo 2012 lo scrivente Gruppo Consiliare ha presentato interrogazione per conoscere se la concessione di cui sopra scaduta il 01.01.2012 fosse stata prorogata e se il Comune fosse interessato da altre concessioni di coltivazione di idrocarburi e in quell’occasione Lei rispondeva per iscritto che l’Amministrazione non era a conoscenza di altre informazioni,
  • apprendiamo (non dall’albo pretorio del Comune di Vescovato che non ne fa menzione)che lo scorso 7 marzo 2014 si è tenuta la Conferenza dei Servizi in Provincia per la richiesta di Autorizzazione Unica Ambientale della Società Padana Energia Spa relativa alle emissioni in atmosfera derivanti dallo stabilimento di estrazione e trattamento gas “Centrale Gas Piadena Ovest” sita in Via Sfondrati – Vescovato e che il Comune di Vescovato ha espresso parere favorevole per la parte di propria competenza.
  • il Comune di Vescovato è limitrofe alla concessione di ricerca “Sospiro”,
  • nel recente PGt approvato l’ASL ha espresso parere contrario ad ogni modifica di azzonamento vigente nel precedente PRG.

I sottoscritti Consiglieri interrogano il Sig. Sindaco per conoscere:

-   In base a quali dati il Comune di Vescovato ha espresso parere favorevole e in base a quale motivazione,

-   Che documentazione e quale domanda ha posto Padana Energia,

-   Quali impatti ambientali ed economici si produrranno nel Comune di Vescovato,

-   Sulla base di quale progetto vengono stimate le emissioni atmosferiche di gas metano (gas serra inquinante),

-   In quale punto del PGT è localizzato il pozzo/centrale a emissione di metano,

-   Qual è l’impianto industriale che produce queste emissioni atmosferiche,

-   Se il Comune è dotato dell’elaborato di rischio di incidente rilevante,

-   Se esiste il piano di emergenza per gli impianti metaniferi per il Comune di Vescovato,

-   Se esiste il piano di protezione antiterrorismo richiesto dalle normative europee.

Ringraziando per l’attenzione chiediamo venga data risposta scritta nei termini previsti dal regolamento vigente. Cordiali saluti.

Maria Grazia Bonfante

Per il Gruppo Consiliare “Vescovato insieme si cambia”


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