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ecco finalmente l’ aglio orsino (Ai salvàdi (?), Allium ursinum), si differenzia dagli altri agli per le foglie dalla forma lanceolata; ottimo disintossicante, ha le stesse proprietà dell’aglio comune. In cucina, in questa stagione, si utilizzano le foglie tenere per salse tipo pesto o per insaporire insalate, ha sapore delicato e meno deciso dell’aglio comune. La foglia è simile a quella del mughetto ma l’odore è inconfondibile!
Si prosegue con germogli di uva turca (Amarànt-Ue di pòme, Phytolacca decandra), la pianta ha diverse proprietà medicinali ma è da considerarsi tossica, con effetti anche gravi, solo i giovani getti si possono consumare, trattati come l’asparago, lessati. Un’aromatica, dal buon odore di agrumi, è la melissa (Milisse, Melissa officinalis), dai molti usi come pianta officinale; ha proprietà digestive e sedative. In cucina è utilizzata per la preparazione di liquori, per aromatizzare salse o tra le erbe miste per frittata. Ecco una bella distesa di fragole (Fràule, Fragaria vesca), oltre al frutto commestibile e noto, con le foglie si può fare il tè. Si continua con un radicchio selvatico, una delle tante varietà commestibili e non sempre classificabili esattamente. Molto comune l’ artemisia, assenzio selvatico (Altanìsie-Sinç di cjarànde, Artemisia vulgaris), un’infestante che contiene però oli essenziali dalle proprietà toniche e digestive, utilizzata per la produzione di vermouth (vino aromatizzato) o come verdura cotta (amara).
Ancora caglio bianco (Cjandelute, Galium mollugo) come questo qui
e lingua di vacca, romice (Lenghe di vacje, Rumex patientia), già incontrata qui ma ora con fiori così come la meloncella incontrata nelleGravema comune lungo molte strade e prati
si continua con ranuncolo bulboso, vitalba, piattella, e acetosa (infiorescenze)
con la compagnia di un’infestante come l’erigero, cespica annua (Margarite a çiuf, Erigeron annuus) che darà poi fiori disposti alla sommità a gruppi, simili a piccole margherite proseguiamo con il grespino (Latiçûl, Sonchus oleraceus), leggermente amaro, va consumata come contorno lessato, meglio se raccolto in inverno; la radice è un buon depurativo del fegato. continua…
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