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Preferisco famiglie tradizionali ma non posso dirlo. Caso Barilla

Creato il 27 settembre 2013 da Lebarricate @gaetano_rizza
Ora, che il mondo stia andando alla rovescia questo ormai è chiaro e se ne vedono anche i miserabili risultati, ma che io, o chiunque, non possa dire che pur rispettando (notare bene:

papà-mammo
Guido Barilla, presidente della famosa ditta omonima produttrice di pasta, intervistato dalla trasmissione “La zanzara” alla domanda se per pubblicizzare i suoi prodotti farebbe uno spot con una famiglia omosessuale, risponde che “No, perché noi ci rivolgiamo alle famiglie tradizionali”, aggiunge poi che ciò non vuol dire che lui non rispetti gli omosessuali, arrivando anche a dire che rispetta i matrimoni gay, ma che non approva le adozioni gay (qui l’articolo del Fatto Quotidiano). Il tutto, più o meno, è quello che penso anch’io, anche se io non approvo neppure i matrimoni gay perché sarebbero solo una scimmiottatura dei matrimoni tradizionali tra una persona e un’altra persona del sesso opposto e complementare.

Il tutto nasceva dal discorso della Boldrini che si sta mettendo in mostra, tra l’altro, per affermazioni tipo quelle sul ruolo della donna nella pubblicità – che non dovrebbero servire a tavola – oltre, aggiungo io, a certe altre dichiarazioni tipo quella che in Afghanistan coi talebani pensava di aver visto tutto, ma che si è dovuta ricredere avendo adesso a che fare col M5S.

Apriti cielo! Le campagne per boicottare i prodotti della Barilla si sprecano.. Nei Social Network tutti contro queste dichiarazioni scandalose di Guido Barilla… Come tanti pecoroni, senza cervello e in più senza dignità, che si lasciano indirizzare dai media per compiacere i comandanti delle loro menti.
Ora, che il mondo stia andando alla rovescia questo ormai è chiaro e se ne vedono anche i miserabili risultati, ma che io, o chiunque, non possa dire che pur rispettando (notare bene: “pur rispettando”) i gay preferisco ancora (fino a quando mi sarà permesso) le famiglie tradizionali, e che preferisco, al limite, vedere un mieloso quadretto familiare di una mamma (genitrice, colei che ha partorito il figlio) che prepara la colazione al figlioletto “nel mulino bianco”, piuttosto che vedere un essere col pisello con atteggiamenti femminili che si fa chiamare mammo nello stesso ruolo, mi sembra veramente eccessivo, anche se spesso, com’è naturale, capita anche ai padri comunemente amorevoli (che sono i naturali vice-mamma) di dover badare ai propri figli. Ma meglio padri  vice-mamma che mammi.

Ma ammetto, sono un retrogrado ormai senza speranza.

IL CRONISTA
Preferisco famiglie tradizionali ma non posso dirlo. Caso Barilla

 

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