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Prego, firmi qua

Da Irvi

Di firme importanti nella mia vita ne ho messe diverse….
La prima firma importante è stata quella che ho fatto in una giustificazione scolastica. Se hai 18 anni e fai il liceo, puoi finalmente fare forca ( non so se il termine forca si usa solo a Firenze , dite come preferite, forca,sega,bigiare, jump… insomma … sostituite forca con il termine che vi rappresenta di più)  e firmare la giustificazione da soli. Me la ricordo… era maggio inoltrato, avevo appena compiuto i fatidici 18 e, dopo una forca al Giardino di Boboli la mattina , in classe, compilati e firmai la mia prima giustificazione da maggiorenne.Una bella sensazione… mi sentivo incredibilmente figa e matura ( poi il fare forca a scuola e l’essere matura , son cose che legano il giusto mi rendo conto ma a 18 anni non si va tanto per il sottile!).Prego, firmi qua
La seconda firma importante è quella che ho messo nel libretto dell’università, quel libretto blu , rigido , con la foto in prima pagina ,i miei dati anagrafici e la firma mi faceva sentire parte di un mondo adulto “ Gli universitari” , nel mio caso “Gli accademici” .Mi sembrava di esser parte di una cerchia di eletti, una gruppo ristretto di illuminati artisti ( ho sempre avuto un ego incontenibile…) .Adoravo arrivare agli Uffizi , presentare il mio libretto firmato e poter entrare gratis come se davvero fossi stata un’artista vera.
Poi ci sono altre firme a cui sono particolarmente legata…Diciamo che la terza firma può essere questa: Il primo quadro fatto ad olio, al momento di finirlo il prof mi disse : “ Se è finito firmalo!” .E io firmai… ma volevo una sigla, una firma che fosse un segno distintivo mio, nonuna cosa banale...Corsivo? Stampatello?Iniziali ?Optai per iniziale del nome cognome e data…volevo essere originale e scelsi il massimo della banalità. Ormai li firmo tutti così…mi son pentita ma uno standard è uno standard no?
La quarta firma a cui sono legata è quella della mia prima vignetta.Disegnavo vignette calcistiche per un orrendo giornalino che distribuivano gratis allo stadio e che aveva , il solo e unico compito di trasformarsi , o in coriandoli ,o in guancialino su cui poggiare  le stanche membra .Illustravo la rubrica del tifoso  ,io che di calcio non ne ho mai capito una mazza …. La prima vignetta fu un parto. Mi consegnarono l’articolo .Parlava di quelli che allo stadio tengono l’ombrello aperto e parano la visuale a quelli dietro. Oltre a questo dovevo fare anche il tifoso per eccellenza… personaggio che avrebbe fatto la sua porca figura in ogni articolo ,vicino al titolo della rubrica. Credo di aver impiegato almeno dieci ore per fare due vignette .Alla fine mi dissi soddisfatta e firmai. Nome e data . Stop. Le vignette quindi da sempre le firmo così. Nome e data. Anche qui che devo dirvi, uno standard è uno standard.Il mio è uno standard banale ma ormai mi sono buttata sulla banalità. 
Son firme importanti anche quelle che ho fatto per i matrimoni a cui sono stata testimone ( due ) ma non ricordo di aver avuto brividi particolari al momento di metterle.Cosa diversa per quella che , credo sia stata una delle firme più importanti della mia vita. La quinta firma è quella che ho messo sui moduli per acquistare ,la mia PRIMA CASA. Tutto il mio coraggio l’ho messo in quella firma , 4 anni fa. Ancora oggi, quando la osservo stento a credere che sia la mia firma. Storta, traballante , quasi illeggibile…son quelle firme cariche di tensione , mentre firmi ti dici :“ Maremma impestata ladra , quest’anno niente ferie, niente borse Vuitton, niente scarpe , niente jeans … risparmiare per pagare il mutuo e amen! “ Forse è per questo che la firma è venuta così male. Così’ traballante. E' intrisa di sofferenza e di dolore!
Queste le firme importanti della mia vita fino a poco tempo fa.
Nei primi giorni di luglio l’elenco si è allungato. Ho messo una firma che è costata fatica, coraggio e qualche lacrima . Una firma importante .
Ho firmato la vendita definitiva della mia prima casa che adesso,non è più mia . L'ho venduta ad un ragazzo delizioso , a una cifra discreta a sopratutto in pochissimo tempo. 
Non  l'avevo detto prima per scaramanzia... 
Ma ormai ci siamo......
Entro il 20 ottobre devo liberarla e chiudermi la porta alle spalle...
In parte sono contenta ,ma per ora, vedo solo il portone di casa ,
della mia CASA MOSSA che si è chiuso per sempre alle mie spalle. 
Con la casa ,
se ne va anche una parte della mia vita. 
La vita della single folle che faceva la quattro la mattina per locali.La ragazza irrequieta che magari non riusciva a dormire e faceva le pulizie alle 4 di notte. La ragazza paurosa che dormiva con le finestre sprangate anche d'agosto per la paura dei ladri. La ragazza che non cucinava MAI e che aveva il frigo rigorosamente VUOTO . La ragazza che si nutriva di panbauletto del mulino bianco e marmellata di arancia Chiaverini e, 
quando era particolarmente ispirata, di passato di verdura surgelato. La ragazza che si sentiva tanto figa a bersi un bicchiere di vino rosso , 
nel calice da degustazione leggendo un libro alle otto la sera , 
dopo lavoro....La ragazza che controllava se c'era nascosto qualcuno dentro gli  armadi prima di andare a dormire.In quella casa c'è un pezzo di me. una me che davvero non esiste più.Una me che resta li dentro, 
La nuova me , quella più serena, quella che ha messo un pò la testa a posto( ma solo un pò è!)  ,se ne va in una casa più bella,( quando la troveremo... ) più grande, (speriamo!)nella nostra casa  con lui. Sopratutto con lui. Per fortuna.... con lui. ( che pazientemente sopporta , sopporta,sopporta ....)
Sempre vostra, e ufficialmente senza tetto...
S.
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