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Prelievi forzosi sui conti correnti, via libera in Germania

Da Mrinvest

Il Governo tedesco ha approvato un disegno di legge che prevede l’applicazione di prelievi forzosi sui conti correnti per salvare le banche in difficoltà. Seguiranno altri Paesi?

la germania approva i prelievi forzosi sui conti correntiDal 2015 i correntisti tedeschi saranno chiamati a salvare la propria banca a rischio default subendo prelievi forzosi sui conti correnti (si parla del 10%) su giacenze superiori a 100 mila euro. La cattiva gestione degli Istituti di credito o eventuali crisi finanziarie saranno, dunque, a carico dei comuni cittadini, ma i più benestanti.

Una decisione che fa seguito alle raccomandazioni del Fondo Monetario Internazionale, diffuse mesi fa, che propongono di imporre la soluzione dei prelievi forzosi una tantum per il superamento dei problemi finanziari dei Paesi europei. E questo per evitare ulteriori aumenti di tasse. Secondo il FMI il sistema funzionerebbe anche per ridurre il debito pubblico dei Paesi dell’Unione Europea.

I casi di Cipro e Italia.

Una risoluzione simile è stata adottata nel marzo del 2013 a Cipro, a seguito di una enorme crisi finanziaria che ha visto le banche in grave dissesto ed il Paese sul punto di fallire. Bank of Cyprus impose ai correntisti un prelievo forzoso nell’ordine del 37,5% sui conti sopra i 100 mila euro, convertito poi in azioni della banca.

Abbiamo un precedente anche in Italia, quando nel weekend tra il 9 e il 10 luglio del 1992, venne applicato il prelievo forzoso del 6 per mille sui conti correnti di tutti gli italiani. L’Italia stava attraversando una grossa crisi valutaria in quanto la lira era sotto pressione speculativa ed i mercati crollavano. Il Presidente del Consiglio dell’epoca, Giuliano Amato, pensò bene di approvare un decreto di emergenza (emanato addirittura l’11 luglio, cioè il giorno dopo il prelievo) da 30 miliardi di lire, nel quale, tra l’altro, si stabilivano appunto i prelievi forzosi sui conti correnti.

E’ giusto far pagare ai cittadini la gestione scellerata delle banche?

L’iniziativa della Germania può risultare positiva dal punto di vista economico, ma ci chiediamo se sia moralmente valido addossare sulle spalle dei correntisti le responsabilità di una pessima gestione delle banche. La Merkel, da sempre intenzionata a limitare gli aiuti attraverso i fondi europei per salvare finanziariamente i Paesi a rischio default, ha giocato d’anticipo, approfittando delle direttive del Fmi, per essere la prima ad utilizzare un modello che gli altri Stati potrebbero emulare.

E l’Italia che rischi corre? Il problema principale è la sostenibilità del debito pubblico (135% del Pil). Se poi ci aggiungiamo crescita e inflazione pari allo zero, il nostro Paese, come anche Grecia, Portogallo e Spagna, potrebbe essere tra i primi a subire la misura coercitiva del prelievo forzoso.

C’è da chiedersi se i prelievi forzosi, sia sui conti correnti sia su altre forme di risparmio, possano essere istituzionalizzati a livello europeo. In questo caso saranno sempre i cittadini ad essere chiamati a pagare per la malagestione delle banche.


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