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Premi Oscar 2013

Creato il 03 marzo 2014 da Filmedvd

Festival e premi

Si è conclusa questa mattina, almeno per noi italiani, l’86esima edizione degli Academy Award, andata in onda dal Dolby Theatre di Los Angeles e trasmessa negli Stati Uniti, come di consueto, dal Network ABC. A presentare l’attesissima cerimonia degli Oscar è stata la conduttrice televisiva Ellen DeGeneres, mentre ad allungare le statuine dorate ai singoli vincitori ci hanno pensato, come da tradizione, una folta schiera di attori e attrici divisi in coppie miste, per uno show complessivamente convincente , inframmezzato dalle ironiche e divertenti gag costruite ad arte per l’occasione dalla brava presentatrice.

 

Premi Oscar 2013: trionfano “12 anni schiavo”, “Gravity” e “La grande bellezza”

 

La categoria di premi, nonché la statuina dorata, che noi italiani attendevamo di più era quella che ci ha rivelato il nome del vincitore come miglior film straniero, ovvero La grande bellezza del nostro Paolo Sorrentino: il ritratto di una Roma decadente ma ancora illuminata di una bellezza propria, narrato dal punto di vista romantico e al contempo freddamente intellettuale del protagonista Jep Gambardella, a sua volta interpretato da un sorprendente Toni Servillo. Oscar meritato, dunque, che attendevamo e che abbiamo potuto finalmente stringere fra le mani, metaforicamente parlando, assieme al regista Sorrentino e al resto della troupe e del cast.

 

Premi Oscar 2013: trionfano “12 anni schiavo”, “Gravity” e “La grande bellezza”

 

Confermati, proseguendo, un po’ tutti gli altri Oscar che avevamo previsto: dal premio al miglior film, assegnato al meraviglioso, crudo e allo stesso tempo struggente 12 anni schiavo dell’osannato Steve McQueen, al premio al miglior regista, assegnato invece ad Alfonso Cuarón per l’incantevole e futuristico Gravity; quest’ultimo film, peraltro, si è portato a casa anche altre sei statuette per la miglior colonna sonora, la miglior fotografia, il miglior montaggio, il miglior sonoro, i migliori effetti speciali e i migliori effetti sonori, nelle categorie più tecniche della cerimonia. Il pluricandidato Dallas Buyers Club, dalla sua, si conferma un film di interpretazioni a dir poco mostruose: Matthew McConaughey, reduce da una trasformazione tanto fisica quanto forse anche mentale e spirituale, e Jared Leto, pure lui dimagrito per interpretare il ruolo di una transgender donna, si portano entrambi a casa la meritata statuetta, rispettivamente per il miglior attore protagonista e il miglior attore supporter.

 

Premi Oscar 2013: trionfano “12 anni schiavo”, “Gravity” e “La grande bellezza”

 

Sull’onda di tutte queste conferme non poteva mancare, poi, la statuetta alla miglior attrice protagonista per la splendida Cate Blanchett, assegnatale per il ruolo difficile e malinconico nel meno convincente, ma comunque valido, ultimo film di Woody Allen, Blue Jasmine: la sua performance rimarrà probabilmente nei nostri cuori per molti anni a venire, illuminando di luce riflessa una sceneggiatura non del tutto impeccabile. Subito accanto a lei, come miglior attrice supporter, compare il nome della dolce Lupita Nyong’o, che ha ritirato il premio commuovendosi più di ogni altro attore nel corso della cerimonia, ricordandoci la sua straordinaria e indimenticabile interpretazione in 12 anni schiavo. Nelle categorie destinate alle migliori sceneggiature, com’era auspicabile che avvenisse, trionfano il bellissimo Lei di Spike Jonze per la miglior sceneggiatura originale, piccolo gioiellino interpretato da Joaquin Phoenix e intriso di un fine romanticismo retrò, e ancora 12 anni schiavo come miglior sceneggiatura adattata.

 

Premi Oscar 2013: trionfano “12 anni schiavo”, “Gravity” e “La grande bellezza”

 

Il miglior film d’animazione è infine Frozen – Il regno di ghiaccio, e il film della Disney, fra l’altro, si porta a casa anche la statuetta per la miglior canzone originale con Let it go, cantata da Idina Menzel, battendo inaspettatamente Ordinary love degli U2 della pellicola Mandela – Long walk to freedom. Momento culmine della cerimonia, fra premi Oscar abbastanza telefonati e pressoché nulle sorprese nell’assegnazione degli stessi, è stato forse proprio uno di quegli inframmezzi, durante il quale la DeGeneres ha avuto la brillante idea di proporre un autoscatto – il cosiddetto selfie – ad altri grandi nomi della serata, tra cui i candidati all’Oscar Jared Leto, Meryl Streep, Julia Roberts, Bradley Cooper e Jennifer Lawrence; una memorabile fotografia che sembra abbia già fatto il giro del mondo grazie a Twitter e Facebook.

 

86th+Annual+Academy+Awards+Press+Room
Scritto da Eva Barros Campell


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