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Prepensionamento 2014: Renzi e i pensionati, è amore?

Da Vim News @viviilmondo
Prepensionamento 2014: Renzi e i pensionati, è amore?
Un altro spunto già al caldo dibattito delle pensioni arriva direttamente dal Ministro Madia che parlando della riforma della pubblica amministrazione ha auspicato nel decreto complessivo un giusto e sano prepensionamento per i dipendenti statali per lasciare spazio con turnover e mobilità ai giovani e svecchiare così la pubblica ammnistrazione. Questo ovviamente lascerebbe ancora più aperte e convaliderebbe le idee di uscita anticipata, flessibile e graduale già fatte intendere come allo studio dal Ministro Poletti e Guidi, sempre nell'ottica di aumentare i posti di lavoro e l'occupazione giovanile.
La riforma delle pensioni in Italia prenderà le mosse dal piano per la spending review elaborato dal commissario straordinario Carlo Cottarelli. Se il premier Matteo Renzi ha escluso l'introduzione di un contributo temporaneo di solidarietà per gli assegni più elevati, le altre proposte potrebbero essere accolte. Si va da quella relativa all'aumento da 41 a 42 anni dell'età contributiva per le donne per maturare i requisiti per la pensione, in modo da parificarla a quella degli uomini.
Suggerito anche un taglio alle pensioni di accompagnamento introducendo una soglia massima al reddito per poterne usufruire e una stretta sulle pensioni di guerra e sulle pensioni di reversibilità. L'ultimo provvedimento prevede un rigore maggiore sulla deindicizzazione degli assegni. Nel mirino ci sono, dunque, ci sono anche le prestazioni agli invalidi civili e le indennità di accompagnamento. In settimana è stato fatto un studio sulle 10 province in cui si registra il maggior numero di casi. Nell'ordine ci sono Oristano, Nuoro, Terni, Lecce, Perugia, Reggio Calabria, Messina, Pescara, Benevento, Sassari.
E quelle in cui ce ne sono di meno? Modena, Prato, Verona, Treviso, Monza e Brianza, Brescia, Varese, Bergamo, Milano, Torino. Il ministro Poletti ha assicurato di tenere gli occhi ben puntati in questa direzione. La spesa per l'accompagnamento vale 12 miliardi di euro e quella per le pensioni di invalidità oltre 3 miliardi di euro. Secondo Poletti "ci sono zone d'Italia dove chiaramente c'è qualcosa che non funziona. Parlano i numeri. Non posso dire in questo momento la zona messa peggio, ma si può immaginare. Si fa riferimento a una condizione sociale più disagiata, storicamente, e trovano sussidi pubblici di qualsiasi natura".
In questo contesto potrebbe essere preso in considerazione il decalogo della riforma delle pensioni elaborato da Cesare Damiano (Partito Democratico), già presidente della commissione lavoro alla Camera dei deputati. Si va dal retributivo al contributivo; giovani e pensioni; la flessibilità in uscita; gli esodati; le ricongiunzioni; armonizzazione dei regimi pensionistici per cui siano previsti requisiti diversi da quelli vigenti nell'assicurazione generale obbligatoria; l'automatismo delle prestazioni INPS; l'indicizzazione delle pensioni e il tavolo di concertazione; la Governance dell'INPS; le pensioni d'oro.
Fonte: WebMasterPoint.org

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