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Presentazione 13° giornata di Serie A

Creato il 22 novembre 2013 da Simo785

By Gianluca Goretti

Si ritorna in campo per la 13esima giornata di campionato dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali. Ritroviamo un campionato che ha visto, nella giornata precedente, accorciarsi la classifica di testa grazie al pareggio della capolista Roma; ora la Juventus, che ha superato prepotentemente il Napoli nello scontro diretto, dista un solo punto dalla vetta. Ci sono state le conferme di Inter (che ha salutato, con una vittoria, Massimo Moratti dopo 18 anni di presidenza) e Fiorentina che alimentano sogni Champions, nonché la conferma delle difficoltà del Milan tra criticità di campo e strategie societarie in evoluzione. La sosta, come previsto, ci lascia in eredità due cambi in panchina: un arrivederci a Giuseppe Sannino e Delio Rossi e dei bentornati in Serie A a Eugenio Corini e Siniša Mihajlovic!

Presentazione 13° giornata di Serie A (By Gianluca Goretti)

Ed ora entriamo nel merito della giornata di campionato che andiamo a presentare, che inizia sabato pomeriggio alle 18 con il derby dell’Arena: Verona-Chievo. Un derby relativamente giovane, avendo avuto il suo battesimo nel 1994, con 10 precedenti in assoluto e solo 2 nella massima serie (nel campionato 2001-2002); bilancio in perfetta parità sia nei risultati (quattro vittorie a testa e due pareggi) che nelle reti (13 a testa). Il Verona arriva a questo importante appuntamento tranquillo della sua ottima posizione in classifica; 22 i punti sin qui raccolti che la issano al 6° posto in classifica. Sempre propositivo e bello da vedere il gioco applicato da Mandorlini alla sua squadra in questa prima parte di stagione. Nell’ultima giornata è uscito sconfitto da Genova, ma non ridimensionato. Il derby è l’occasione per continuare la striscia-record di vittorie consecutive in casa. Il Chievo occupa l’ultimo posto in classifica ed ha appena deciso l’avvicendamento in panchina tra Sannino e Corini. La squadra, nonostante gli evidenti limiti tecnici, ha raccolto in questa stagione meno di quanto ha meritato. Nelle ultime tre gare la squadra è apparsa viva (sconfitta striminzita all’Olimpico contro la capolista Roma, pareggio esterno a Bologna e casalingo contro il Milan); dispiace che a Sannino, persona molto seria e allenatore preparato, non sia stata concessa la possibilità di proseguire il suo lavoro. E’ il secondo anno consecutivo che ciò accade (lo scorso anno stesso destino a Palermo per poi essere richiamato, riuscendo quasi nell’impresa salvezza); spero che a Sannino sia concessa il prossimo anno un’altra possibilità con un progetto serio e un Presidente paziente; se lo merita. Al suo successore il compito di bissare l’obiettivo raggiunto lo scorso campionato. Corini dovrà subito far affidamento sui guizzi di Paloschi, a maggior ragione in questo derby che non vedrà la presenza in campo di Pellissier squalificato, e magari rigenerare il Thereau brillante della scorsa stagione. Un derby è sempre di difficile lettura e interpretazione; sicuramente impegno più difficile, oltre che stimolante, per il ritorno sulla panchina del Chievo Corini non poteva chiederlo. Normalmente in queste sfide vince la squadra sfavorita e con più difficoltà: Mandorlini faccia gli scongiuri.

Presentazione 13° giornata di Serie A (By Gianluca Goretti)

Alle 20:45 si giocano in contemporanea due partite che vedono in campo le squadre poi impegnate in Champions martedì prossimo: Milan-Genoa e Napoli-Parma. Cominciamo dal San Paolo, dove la squadra di casa si presenta dopo la pesante sconfitta di Torino. Approccio timido quello dei ragazzi di Benitez nella sfida alla Juventus, con il primo tiro in porta effettuato solo al 21’ da Insigne (unico uomo pericoloso); solo nei primi 20’ della ripresa la squadra è stata competitiva. La sensazione che ho del Napoli è che sia una grande squadra ma non ancora grandissima; forte e implacabile con le piccole (l’eccezione Sassuolo conferma la regola) mentre timida e impacciata con le grandi: tre sfide sterne contro Arsenal, Roma e Juventus, tre sconfitte e zero gol all’attivo. Numeri e prestazioni che devono far riflettere Benitez.

Presentazione 13° giornata di Serie A (By Gianluca Goretti)

Manca quel salto di qualità, più mentale che tecnico, che l’allenatore, con la sua esperienza, dovrebbe trasmettere alla squadra e soprattutto manca, nei grandi appuntamenti, l’apporto di Hamsik; sarò pure ripetitivo, ma la lista di partite di cartello in cui lo slovacco è apparso latitante si allunga notevolmente. Importante il recupero di Britos in difesa. La sfida odierna è di quelle da non fallire per non vedere allungarsi il distacco dal vertice. L’avversario non è dei più agevoli perché una sconfitta potrebbe risucchiare il Parma in zone di classifica non consone al potenziale dell’organico. La squadra è apparsa un po’ in involuzione nelle recenti apparizioni. Sarà decisiva per il risultato dei ragazzi di Donadoni la prestazione di Cassano, che potrebbe esaltarsi nel palcoscenico del San Paolo.

A San Siro andrà in scena un’altra puntata di quello che sembra essere il calvario di Allegri, allenatore a termine che conosce il suo destino e non riesce a trasmettere alla squadra quella svolta che permetta di uscire dall’anonimato della classifica e faccia perseguire un obiettivo europeo, seppur minimo come la zona Europa League. Anche a Verona, contro l’ultima in classifica, non si è visto quel carattere e quella rabbia agonistica che la situazione imponeva: sterile possesso palla record nel primo tempo, ma senza essere mai pericoloso, secondo tempo a ritmi più alti e con maggiore velocità nella circolazione della palla ma con imprecisione al tiro. Sicuramente la squadra ha messo cuore e impegno, ma serve altro. La squadra è in evidente crisi d’identità e di gioco. Lo stesso Allegri è colpevole di non aver trovato il modulo di gioco adatto (4-3-3 ?) e, una volta fatto, insistere su quello. Nonostante quello offensivo sia il reparto con più qualità, sono 2 gare consecutive che il Milan non trova la via della rete; 2 punti nelle ultime 4 partite sono il misero bottino conseguito dal Milan, -1 rispetto allo scorso anno dove la rimonta cominciò proprio alla 13° giornata. La sosta non ha portato all’esonero temuto di Allegri, nonostante il pareggio con l’ultima in classifica, ma non credo siano tollerati altri passi falsi in questa sfida casalinga. La rottura con la tifoseria sarà un problema in più da affrontare che si aggiunge ai tanti altri; sarà importante la reazione che potranno avere alcuni giocatori di scarsa personalità ai primi mugugni del pubblico se la gara non s’indirizzerà subito nei binari voluti. Sarà assente Montolivo per squalifica, mentre riprende il posto al centro dell’attacco Balotelli, dopo le confortanti prestazioni in Nazionale. Forse per Matri una delle ultime occasioni per giustificare il suo acquisto e impadronirsi dell’attacco rossonero, prima del recupero di Pazzini. Anche El Shaarawy sembra pronto al rientro. Il Genoa si presenta a San Siro dopo tre vittorie consecutive (non accadeva dal 2009); 13 punti in 6 gare ottenuti con la gestione Gasperini. Squadra rivitalizzata in molti dei suoi uomini, Kucka su tutti grazie ad un impiego in posizione più avanzata. La serenità dei numeri sopra descritti dovrebbe permettere a Gasperini di giocare a viso aperto la sfida, cercando di colpire il Milan nei suoi punti deboli (difesa non di qualità). La situazione ambientale degli avversari potrebbe fare il resto; il Genoa ha tutto per creare difficoltà a questo Milan.

Presentazione 13° giornata di Serie A (By Gianluca Goretti)

Passiamo alla domenica dove, dopo un tranquillo pranzo in famiglia senza che diagonali, ripartenze e fuorigioco non fischiati ci mandano di traverso le lasagne, ci aspetta un pomeriggio con cinque partite. Cominciamo da Livorno, dove sarà di scena la Juventus. Il Livorno è reduce dalla sconfitta di Milano, dove ha messo in difficoltà l’Inter difendendosi senza tirare mai in porta. Stesso canovaccio Nicola potrebbe ripetere in questa partita, anche se l’impegno casalingo e la spinta del pubblico dovrebbero consigliare una maggiore fase offensiva. La squadra fisicamente sta bene e tiene il campo con molto ordine; pesante sarà l’assenza di Paulinho al centro dell’attacco. Molto più pesante appare la situazione in casa Juventus, costretta a presentarsi in piena emergenza difesa: ai Bonucci e Ogbonna squalificati si è aggiunto Barzagli acciaccato dopo l’impegno con la Nazionale; gli unici due centrali di ruolo disponibili sono i recuperati Chiellini e Caceres. Anche a centrocampo la situazione non è delle migliori con Lichtsteiner che ha rinviato il suo rientro e Vidal non ancora recuperato completamente, e comunque bloccato da una norma FIFA che gli impedisce di giocare non avendo adempiuto l’impegno della Nazionale causa infortunio. Per Conte quindi scelte quasi obbligate di formazione; solo in attacco, grazie al recupero di Vucinic, c’è un ventaglio di opzioni su cui scegliere. Occasione importante per chi è stato impiegato poco finora come Padoin, De Ceglie, Peluso, Motta e Isla (in miglioramento dopo il disastroso inizio stagione). Nonostante quanto detto la Juventus a Livorno dovrà dimostrare la sua forza. La squadra vista contro il Napoli e il Real Madrid è feroce, concentrata, tieni ritmi alti con avvii forsennati e avversari schiantati. Dopo la sconfitta di Firenze è tornata la squadra implacabile delle precedenti due stagioni: 4 vittorie consecutive senza subire gol, con un Buffon tornato ai suoi livelli; non c’è più la Juventus che doveva prendere uno schiaffo per reagire, come per buona parte d’inizio stagione. Con questi presupposti la sfida di Livorno deve rappresentare la continuità della striscia vincente iniziata; la Roma è nel mirino e l’obiettivo, complice un calendario favorevole, è arrivare alla sosta natalizia in cima alla classifica.

A Udine è in programma una bella sfida tra Udinese e Fiorentina. L’Udinese non è in un brillante momento di forma: perse 4 delle ultime 5 partite, tra cui le ultime 2 consecutive in casa dopo una lunga imbattibilità. Dato preoccupante è quello che in nessuna delle sconfitte ha segnato gol. Comunque nella sconfitta di Catania la squadra ha ritrovato il gioco, fermata solo da due pali e dalla giornata sfortunata dell’arbitro De Marco. Con la Fiorentina è una partita da non fallire per invertire il trend negativo di questa stagione. Molto importante per Guidolin il recupero di Di Natale, stimolato dalla sfida con Giuseppe Rossi. Da seguire con attenzione il giovane Fernandes (19 anni) e Pereyra, nuovi talenti da mettere in vetrina. La Fiorentina si presenta al Friuli con un ritrovato e devastante Giuseppe Rossi, capocannoniere del campionato con 11 gol su 12 partite e tornato a segnare anche in Nazionale dopo oltre due anni; premiata la scelta fatta dai dirigenti viola lo scorso gennaio, quando il pieno recupero a questi livelli era solo una speranza ma non una certezza. Pronto al rientro anche Gomez, dopo il brutto infortunio che ha bloccato il suo inserimento nel campionato italiano dopo solo tre partite; potrebbe essere il definitivo salto di qualità della squadra viola che ha un attacco potenzialmente devastante. La terza vittoria consecutiva ha permesso alla Fiorentina di accorciare la classifica; la zona Champions adesso dista solo 4 punti e la squadra ha tutte le potenzialità per centrare l’obiettivo fallito di poco l’anno scorso.

A Genova si sfidano Sampdoria e Lazio. Sulla panchina doriana non siede più Delio Rossi, che paga gli scarsi risultati ottenuti dalla squadra. Beffardo il destino che ha voluto che Rossi abbia perso la panchina sul campo della Fiorentina, dove lo scorso anno la perse (insieme all’autocontrollo) dopo la famosa scazzottata con Ljajic. E’ oltremodo curioso che a succedergli sia Mihajlović, cioè chi lo aveva sostituito nella precedente esperienza a Firenze; questa volta si sono invertiti i percorsi. Quale situazione trova l’ex tecnico della Serbia? Sicuramente una brutta classifica e una squadra da rigenerare, soprattutto in quegli uomini che più sono mancati a Delio Rossi con le loro prestazioni deludenti (Obiang, Krsticic, Gastaldello e Gabbiadini). Sono tre le sconfitte consecutive patite dalla Sampdoria, e oggi sarà importante non perdere. Pesante l’assenza di Eder al centro dell’attacco causa squalifica. La Lazio ha dato segni di ripresa nella buona prestazione di Parma, trascinata da Keita (classe ’95), cantera Barca; premiata la scelta coraggiosa di Petkovic di affidarsi al giovane talento in una partita dove la sua panchina scottava. Il percorso della squadra per far si che non sia la brutta copia di quella di un anno fa è appena iniziato; un passo indietro ovvero uno scivolone a Genova rimetterebbe tutto in discussione, compresa la fiducia al tecnico. Petkovic deve principalmente lavorare sulla fragilità difensiva e nel recupero di Hernanes, affinché prenda per mano la squadra; solo così potrà operare con serenità.

Chiudiamo la domenica pomeriggio con le altre due partite, veri scontri diretti in ottica salvezza: Sassuolo-Atalanta e Torino-Catania. Il Sassuolo è reduce dall’exploit dell’Olimpico di Roma, raggiunto in extremis grazie al talento Berardi (già 6 gol al suo attivo). La squadra al momento è salva; è già un piccolo miracolo per com’era iniziata la stagione. I 7 schiaffi presi dall’Inter l’hanno svegliata e fatto prendere coscienza della Serie A. Le armi per combattere ci sono per una squadra che va in gol solo con giocatori italiani. Per ora più della metà dei punti sono stati conquistati in trasferta; oggi è l’occasione per invertire la tendenza e consolidare la classifica. Non sarà sicuramente d’accordo l’Atalanta, che gode una classifica migliore, avversario diretto non solo oggi ma anche dell’obiettivo finale: la salvezza. La preziosa vittoria ottenuta col Bologna ha permesso agli orobici di ristabilire una giusta distanza dalla zona calda della classifica. Contro il Sassuolo cercherà di dare continuità ai risultati. Il Torino nella sfida casalinga con il Catania credo si giochi molto. Non vincere questa partita contro una diretta concorrente per la salvezza potrebbe portare a conseguenze neanche immaginabili sino a poche settimane fa. La vittoria manca dal lontano 22 settembre, correva la 4° giornata. Da allora solo sconfitte e pareggi, con vittorie mancate anche quando si era in doppio vantaggio. La classifica non è drammatica ma serve una vittoria per portare serenità nella squadra e in una tifoseria che comincia a borbottare per le continue delusioni, non ultima quella di Cagliari dove si è perso con due gol simili subiti su punizione, con la barriera piazzata a livello dilettantistico. Anche la posizione del tecnico Ventura sarebbe molto a rischio in caso di mancata vittoria. Il Catania ha ottenuto la vittoria nel turno precedente, la prima nella gestione De Canio, ma la classifica ancora piange. Importante il recupero di Maxi Lopez e di altri infortunati. La sosta ha permesso a De Canio di conoscersi meglio con i suoi giocatori e a Torino vedremo la prima rappresentazione di quanto vuole.

Presentazione 13° giornata di Serie A (By Gianluca Goretti)

Alle 20:45 interessante posticipo tra Bologna e Inter. Brutta la caduta del Bologna a Bergamo che interrompe la serie positiva. La squadra ha prodotto poco, anche se il risultato si poteva portare a casa senza il tradimento del portiere Curci. Il Bologna galleggia un solo punto sopra la soglia salvezza e quindi riveste molta importanza la sfida casalinga odierna. Lo stesso Pioli, già messo in discussione nelle giornate precedenti, non può essere al sicuro e deve cercare una buona prestazione premiata almeno da un punto. L’avversario non è dei migliori per perseguire quest’obiettivo. L’Inter continua la sua marcia regolare dietro il terzetto delle grandi che sta facendo l’andatura; ora il Napoli è distante solo 3 punti. Non si poteva chiedere di più a una squadra in ricostruzione e con una nuova guida tecnica, nonché coinvolta nel cambio del vertice societario che, solitamente, alimenta dubbi e disperde concentrazione sull’incognita del progetto che la nuova proprietà vorrà attuare e chi degli attuali interpreti ne sarà protagonista. La vittoria con il Livorno è arrivata al culmine di una brutta partita, giocata a ritmi lenti da una squadra poco brillante. Fortunata nello sbloccare la partita con un’autorete (è il terzo stagionale in sole 12 partite: record!) ha poi gestito senza mai rischiare seriamente. La squadra di Mazzarri ha comunque il merito di essere il miglior attacco del campionato con 29 gol all’attivo (eguagliata l’Inter di Simoni e quella di Mourinho). Ranocchia sarà squalificato per questa sfida, ma probabilmente rivedrà il campo Campagnaro, vero uomo faro e leader di quella difesa quasi impenetrabile della parte iniziale della stagione. Se l’appetito vien mangiando, e per continuare a perseguire il progetto Europa, a Bologna non resta altro risultato che la vittoria, anche per non deludere Thohir al primo impegno ufficiale da Presidente.

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Il lungo weekend calcistico si conclude lunedì sera alle 20:45 all’Olimpico di Roma, dove la capolista affronta il Cagliari nel Monday Night. Dopo la serie iniziale record di 10 vittorie c’è stato il rallentamento, causato da due pareggi consecutivi, che ha ridotto il vantaggio ad un solo punto sulla Juventus. Nella sfida casalinga con il Sassuolo la Roma ha creato molte occasioni, soprattutto con Ljajic (non altrettanto bravo a concretizzarle) ma ha avuto il difetto di non chiudere la partita, complice anche il portiere avversario Pegolo migliore in campo. Curioso che dopo Cerci sia stato Di Francesco, altro personaggio legato al mondo giallorosso per il suo passato, a fermare la corsa della Roma, anche se il gol ha tinte bianconere essendo stato realizzato da Berardi. E’ evidente la difficoltà che la squadra ha evidenziato in fase offensiva dall’assenza di Totti (oltre a quella di Gervinho): un solo gol a partita da quando il capitano è in infermeria. Provvidenziale è stata la sosta per recuperare almeno Gervinho; anche Destro è pronto al rientro, opportuno adesso che si è fermato pure Borriello. Non appare neanche casuale il fatto che i due pareggi siano arrivati quando non era in campo la coppia titolare difensiva Benatia-Castan. Comunque aldilà degli aspetti tecnici, il fattore su cui deve lavorare Garcia è quello motivazionale e caratteriale. La squadra appare molto tecnica ma poco cattiva, raggiunta sia col Torino sia col Sassuolo quando ha rallentato credendo di aver già vinto le partite. Anche l’ambiente deve fare la sua parte; non è col vittimismo che sta montando a Roma che si aiuta la squadra. Pensare positivo e non farsi male da soli; solo così si respinge l’attacco della Juventus che ha già messo la freccia per il sorpasso. Il Cagliari, che giocherà a Roma con il lutto dell’intera regione colpita da un’immane tragedia in settimana (ne approfitto per esprimere il mio affetto e la mia vicinanza a tutto il popolo sardo) non ci starà a fare la vittima sacrificale di turno. Lopez ha salvato la sua panchina grazie alla doppietta di Daniele Conti su punizione, che poi ci ha emozionato con l’abbraccio in campo a suo figlio. Ed è proprio su Conti che il Cagliari, privo di Nainggolan squalificato, farà maggiore affidamento per uscire imbattuto dall’Olimpico. Quel Daniele Conti, figlio del grande Bruno, che spesso e volentieri ha dato dispiaceri ai colori tanto cari al padre.

Concludendo, sono tanti i motivi d’interesse che ci propone questa 13esima giornata di campionato, la prima delle cinque che ci accompagneranno alla sosta natalizia, lanciando lo sprint per il platonico titolo di Campione d’Inverno. Tornerà la Roma implacabile delle prime 10 giornate, nonostante l’assenza persistente di Totti, sconfiggendo gli avversari in campo e il vittimismo che monta in città? Riuscirà la Juventus ad arginare l’emergenza e passare la domenica notte da capolista mettendo così ulteriore pressione alla Roma impegnata il giorno seguente? Riprenderà il suo cammino di vittorie il Napoli? Fiorentina e Inter continueranno ad alimentare i loro sogni Champions? Tornerà alla vittoria il Milan? Chi sarà la regina di Verona? Come sarà il debutto dei nuovi allenatori e ci saranno ulteriori cambi in panchina? Al campo, come al solito, chiediamo le risposte.

Buon campionato a tutti!


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