Magazine Sport

Presentazione 34° giornata di Serie A

Creato il 18 aprile 2014 da Simo785

A cura di Gianluca Goretti

Prossimo-turno-serie-A-14a-giornata

Distanze invariate al vertice della classifica, dove vincono le prime 5. Juventus e Roma continuano il loro duello a distanza a vette incredibili in termini di punti, Napoli e Fiorentina mantengono il distacco che le separa mentre l’Inter fa uno scatto in avanti staccando il Parma e isolandosi al 5° posto. La zona Europa League è il motivo di maggior interesse in questa fase finale della stagione, con 7 squadre in lotta per solo 2 posti disponibili. In coda fa un importantissimo, forse decisivo, passo avanti il Chievo, mentre sembra ormai segnato il destino del Catania.

Andiamo adesso a presentare la 34° giornata che sarà giocata tutta il sabato pre-pasquale (con ben 8 partite in contemporanea nel pomeriggio) e che vede incontrarsi tra loro 6 delle 7 squadre impegnate nella corsa all’Europa League. La giornata ha in cartello anche uno spareggio salvezza e si chiuderà in serata con l’impegno delle due duellanti per la vittoria finale, Juventus e Roma.

Udinese-Napoli (sabato, ore 15). Sfida che poco ha da chiedere alla classifica. L’Udinese ha già raggiunto la salvezza, non cosa da poco visto la stagione tribolata che ha vissuto. Magari la tifoseria, in questo secondo incontro consecutivo in casa contro una big del campionato, si aspetta una prestazione meno dimessa, un migliore approccio alla partita, rispetto a quella molle vista con la Juventus. D’accordo la mancanza di stimoli ma queste sono sfide che dovrebbero tirare fuori l’orgoglio a chi scende in campo. Stesso problema ha dimostrato di avere il Napoli durante tutta la stagione, caratterizzata da prestazioni esaltanti alternate ad amnesie totali in sfide all’apparenza facili, ma non affrontate con la giusta cattiveria e motivazione. Ormai la testa del Napoli è alla finale di Coppa Italia, trofeo che valorizzerebbe la stagione di Benitez, mentre in campionato c’è solo da gestire i 9 punti di vantaggio sulla Fiorentina che significano 3° posto e preliminare di Champions League. Anche contro la Lazio ho visto un Napoli non continuo e perfetto nella gestione della partita ma con individualità superiori alla media che indirizzano e decidono le partite, Higuain (autore della sua prima tripletta nel nostro campionato) e Mertens su tutti. Higuain sarà però assente in questa partita per un piccolo infortunio; occasione quindi per Zapata al centro dell’attacco. Probabile turnover anche a centrocampo, con il probabile rilancio di Inler e Hamsik, ancora alla ricerca del gol perduto e delle belle prestazioni cui ci aveva abituato fino a qualche mese fa.

Parma-Inter (sabato, ore 15). Uno dei tre spareggi in zona Euro League della giornata, forse il più importante. Sfida tra la 5° e la 6° forza del campionato, con possibilità di sorpasso per i ducali in caso di successo. Entrambi le posizioni garantiscono la qualificazione europea ma dietro la schiera di concorrenti è numerosa, quindi è da escludere una sfida piatta con un pareggio che accontenti entrambi; se alla fine il pari arriverà, sarà accettato, ma è bene che le squadre entrino in campo con la voglia di vincere. Il pareggio nel derby emiliano è stato in chiaroscuro: buono per alimentare la classifica e avvicinare l’obiettivo, brutto in quello della prestazione. La squadra non appare più brillante come sino a un mese fa, dove è mancata molto l’imprevedibilità, e la qualità alla fase offensiva, che sa dare Cassano, pronto al rientro in questa partita da vivere come ex contro Mazzarri che prima l’hanno esaltato nell’esperienza doriana e poi non trattenuto appena trasferitosi sulla panchina nerazzurra. Per l’Inter non tragga in inganno il risultato di Marassi. Sicuramente prezioso, dopo i 3 punti in 4 partite con avversari abbordabili che ne avevano rallentato la corsa, ma raggiunto solo alla distanza, con l’avversario in inferiorità numerica e ormai rassegnato. Che il miglior uomo in campo sia stato il portiere Handanovic spiega meglio di molte parole. Protagonista assoluto, nel bene e nel male, è stato Icardi che ha vinto il suo personale “derby del gossip” con Maxi Lopez (due gol fatti contro il rigore sbagliato dell’avversario) ma perso quello nei comportamenti e atteggiamenti provocatori e irriguardosi. Proprio sulle capacità realizzative di Icardi farà affidamento Mazzarri per uscire con un risultato positivo da questa temibile trasferta. Intanto in questa partita c’è da modificare ulteriormente la difesa causa la squalifica di Ranocchia che va ad aggiungersi all’infortunio di Juan Jesus; probabile il rilancio di Campagnaro.

Lazio-Torino (sabato, ore 15). Secondo spareggio in orbita Europa League in ordine d’importanza della giornata. La Lazio, uscita sconfitta, non priva di rabbia, dalla sfida di Napoli, ha ancora intatte le possibilità di qualificazione europea, a patto di vincere questa partita. Al San Paolo la sfida è stata in equilibrio fino al rigore con espulsione che ha cambiato la partita. Squadra che ha comunque creato problemi agli avversari sino alla fine, sintomo di una buona condizione fisica e motivazionale. Crederci è il miglior viatico per perseguire l’obiettivo e questa partita non può essere fallita. Di contro il Torino ha vissuto nel turno precedente qualcosa d’incredibile. Sotto di un gol oltre il 90’, quando tutto sembrava perduto, ha avuto la forza e il merito di ribaltare la partita con due bellissimi gol in soli 70’’ della sua magica coppia Immobile-Cerci. Credere nell’Europa adesso è un obbligo, certi segnali vanno colti. A Roma l’immediata controprova. Ulteriore pepe a questa partita, per non dire veleno, l’ha messo Meggiorini con le sue dichiarazioni contro Mauri e i suoi precedenti con la giustizia. Speriamo che gli animi in campo siano migliori di quanto lo sono state in settimana sulle colonne dei giornali.

Milan-Livorno (sabato, ore 15). Quarta vittoria consecutiva per il Milan, come mai accaduto in stagione; 13 punti nelle ultime 5, solo la Roma ha fatto meglio. Questi i numeri positivi dopo la vittoria sul Catania. C’è però un rovescio della medaglia, dirà qualche lettore che ha visto la partita senza essersi fermato solamente a leggere risultati e classifica. Così come nella precedente vittoria col Genoa, in cui il Milan aveva vissuto minuti davvero imbarazzanti di assedio nella propria area di rigore, anche in questa partita contro l’ultimo della classe la squadra ha sofferto più del dovuto, avendo la meglio solo grazie a un tiro dalla distanza del suo capitano Montolivo, che neanche avrebbe dovuto essere della partita se gli spifferi di Milanello non avessero alimentato una tempesta messa a sedare solo con il suo impiego, poi rivelatosi decisivo. Seedorf fa buon viso a cattivo gioco, in fondo quello che conta è il risultato e soprattutto in questo finale di stagione è inutile fare la faccia storta alle prestazioni. In questa giornata il calendario viene in aiuto del Milan perché con una vittoria può sicuramente guadagnare posizioni in classifica, poiché gli avversari si scontrano tutti tra di loro. Occasione d’oro da non fallire, anche perché Seedorf per primo sa che un Milan senza Europa il prossimo anno molto probabilmente non sarà guidato da lui nelle nuove panchine fatte montare a San Siro. Il Livorno sarà avversario che venderà caro la pelle. La sconfitta interna contro un avversario diretto nell’ultimo turno sarà una botta difficile da digerire, ma gli uomini di Di Carlo ci hanno abituato a tutto, nel bene come nel male. Sicuramente la parola arrendersi non abita all’Ardenza e Spinelli motiverà al massimo i suoi giocatori perché vuole lasciare la presidenza di una squadra di Serie A e non retrocessa a fine stagione.

Atalanta-Verona (sabato, ore 15). Terzo scontro-spareggio europeo della giornata. Probabilmente quello con meno appeal, ed anche tra le due squadre più attardate in classifica rispetto al resto del gruppone, ma chi uscirà con i 3 punti da questa partita potrà continuare a cullare sogni europei, visto gli altri scontri diretti di giornata. Una cosa è sicura: in caso di pareggio le ultime 4 giornate potranno essere utilizzate solo in ottica di sperimentazione per la prossima stagione o per perseguire obiettivi personali, come nel caso di Luca Toni in corsa nella classifica marcatori. Per Colantuono problemi in difesa causa acciacchi di Stendardo e Lucchini e ballottaggio a centrocampo fra Baselli e Cigarini. Per Mandorlini tre squalificati da sostituire: Maietta, Donadel e Sala.

Catania-Sampdoria (sabato, ore 15). Il Catania ha pregiudicato le sue possibilità di salvezza con la sconfitta interna con il Torino due settimane fa. La situazione ormai sembra irrimediabilmente compromessa, ma finché la matematica non metterà la parole “fine”, è giusto non lasciare nulla d’intentato, quindi è doveroso nei confronti della tifoseria e dell’intera città un impegno massimale per raccogliere questi 3 punti ed evitare almeno una retrocessione anticipata. Stesso impegno tra l’altro mostrato nella partita di Milano, dove è riuscita a mettere in difficoltà la squadra rossonera, pur senza occasioni clamorose su cui recriminare. Assenze pesanti per Pellegrino quelle di Rolin e Rinaudo. Per la Sampdoria vale il discorso fatto spesso ultimamente: sta in Mihajlovic, ex della partita, dare ai propri giocatori la giusta motivazione e carca agonistica (caratteristica che non gli manca affatto!) per chiudere degnamente questa parte finale di stagione, evitando figuracce, dopo l’obiettivo salvezza raggiunto in anticipo. Ci sarà occasione di vetrina per chi ha avuto meno spazio in stagione, in alcuni casi quasi obbligate stanti le molte indisponibilità (Eder, Soriano e Gastaldello per squalifica, Gabbiadini, Sestu e Obiang per infortunio).

Genoa-Cagliari (sabato, ore 15). Questa è una partita in cui mi auguro di vedere bel calcio, gioco propositivo senza tanti tatticismi considerato che il risultato non assilla nessuna delle due squadre. Il Genoa avrà desiderio di un bel risultato, davanti al pubblico di casa, per dimenticare la beffarda sconfitta di Torino maturata nei minuti di recupero, quando la vittoria sembrava in cassaforte. Il Cagliari ha ottenuto un prezioso punto sul campo del Sassuolo e il vantaggio di 8 punti sulla quartultima sembra sufficiente per gestire le ultime 5 partite senza particolari affanni e paure di essere risucchiato nella bolgia. Un altro punto in questa partita non sarebbe per niente sgradito a Pulga, che tra l’altro recupera Nenè e Pinilla con il vantaggio di ampia scelta per l’attacco.

Chievo-Sassuolo (sabato, ore 15). Vero e proprio spareggio-salvezza, in cui il Chievo ha due risultati su tre a disposizione. Tutto merito del successo sul campo del Livorno; una vittoria anche in questa partita e la salvezza sarebbe praticamente certificata. Vincere gli scontri diretti è decisivo e, come si dice spesso, vale doppio, a maggior ragione quando mancano poche giornate alla fine. Corini è vicino al secondo miracolo consecutivo sulla panchina clivense, dopo la salvezza della scorsa stagione, e non vorrà fallire questo passaggio interno cruciale contro una diretta concorrente. Per il Sassuolo perdere questa partita non sarebbe la fine del sogno ma significherebbe giocarsi poi la salvezza solo con Livorno e Bologna, liberando invece il Chievo. Pareggiare, o invece vincere, vorrebbe dire tenere dentro anche il Chievo e avere quindi due posti per il paradiso della salvezza. Di Francesco recupera Cannavaro in difesa dopo la squalifica; presenza molto importante per la sicurezza, nonché l’esperienza, che dà a tutto il reparto.

Juventus-Bologna (sabato, ore 18:30). Per la Juventus sembra ormai scoccato il countdown su quando sarà la data-scudetto. Con la vittoria di Udine la squadra bianconera ha raggiunto gli 87 punti, cioè la stessa quota raggiunta lo scorso anno a fine stagione; quando mancano ancora 5 partite è ancora aperta la possibilità di raggiungere la cifra record dei 100 punti! Nel frattempo ha eguagliato il record sociale di vittorie in un campionato (28) che resisteva da 64 anni; è lecito ora pensare che sarà superato quello assoluto (30) detenuto dall’Inter di Mancini post-Calciopoli. Ma ciò che conta, più dei record, è tagliare il traguardo finale in vetta per il terzo anno consecutivo; è questo l’obiettivo che Conte e la società hanno dichiarato da inizio stagione, per entrare nella storia bianconera come la Juventus del Quinquennio che vinse 5 scudetti consecutivi negli anni ’30. Quella col Bologna è solo una tappa da vincere per avvicinare l’obiettivo, da affrontare senza Lichtsteiner e Bonucci squalificati (sostituiti da Ogbonna e Isla) ma con una brillantezza fisica in crescendo, visibile soprattutto in Pogba. Probabile la conferma di Giovinco in avanti, per sfruttare la sua ottima condizione fisica e mentale. Il Bologna ha 3 punti di vantaggio sulla quartultima che spera di mantenere indipendentemente dal risultato di Torino. Ottenerne uno allo Stadium, dove la Juventus ha sempre vinto, sarebbe un’impresa da incorniciare. Impresa già ottenuta da Ballardini nelle sue due precedenti esperienze su questo stadio alla guida di Cagliari e Genoa. Anche nella superstizione farà affidamento il Bologna per ottenere un risultato positivo da questa trasferta sulla carta proibitiva.

Fiorentina-Roma (sabato, ore 21). La Fiorentina è reduce dalla vittoria ottenuta a suon di gol in quel di Verona. Il quarto posto non è ancora consolidato visto la battaglia che si sta scatenando dietro. La partecipazione europea è al sicuro grazie alla finale di Coppa Italia col Napoli ma difendere il piazzamento è importante per consacrare una stagione tribolata per via dei prolungati infortuni di chi doveva garantire la differenza a suon di gol (Rossi e Gomez) e per evitare noiosi e pericolosi preliminari estivi. Con questi presupposti non mancheranno certo le motivazioni alla Viola per una bella partita da giocare a viso aperto, come caratteristica della squadra di Montella, con l’obiettivo di un risultato positivo. La Roma si ritrova, almeno per una volta, a giocare dopo aver saputo il risultato della rivale, e questo potrebbe incidere notevolmente sull’approccio alla partita e sullo stato d’animo dei giocatori. Per la Roma contro l’Atalanta vittoria numero 24 in campionato, settima consecutiva in cui ha segnato almeno 2 gol. La squadra è sembrata fresca, ha vinto facile dando l’impressione di divertirsi mentre costruiva le azioni offensive; complice l’Atalanta che ha opposto poca resistenza. Se gli concedi il contropiede in casa, fai il gioco di Totti, nel costruire le geometrie, e di Gervinho che va a nozze negli spazi. De Rossi sta dando il meglio di se, ottima notizia per Prandelli in vista Mondiale. Rispetto alla Juventus ha il vantaggio di aver giocato 11 partite in meno (che potrebbero diventare 14) e questa brillantezza rappresenta un’arma in più che la squadra capitolina cerca di sfruttare a proprio vantaggio. Causa la conferma della squalifica di destro è probabile la conferma del tridente Gervinho, Totti e Ljajic (ex della partita) anche a Firenze.

La sensazione è che questa 34° giornata sia una tappa fondamentale nell’esito finale di questo campionato. Al vertice, se le distanze tra Juventus e Roma dovessero rimanere invariate, o addirittura aumentare, si avvicinerebbe la data del possibile scudetto. In zona Europa League tre scontri diretti potrebbero riscrivere la classifica, con il Milan pronto ad approfittarne per inserirsi. In coda occasione d’oro per il Chievo per allontanarsi ancor di più dalla zona rossa. Nessun verdetto è stato ancora scritto, ci sarà ancora da divertirsi.

Una serena Pasqua e …… Buon campionato a tutti!

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :