Magazine Libri

Presentazione: Giochi di ombre di Giovanna Evangelista

Creato il 23 luglio 2015 da Coilibriinparadiso @daliciampa

Vi avevo avvertiti che ci sarebbero state numerose presentazioni :D Ma le cose nuove portano sempre freschezza.
Giovanna Evangelista, autrice di Giochi di ombre, e blogger di Dandelion, mi ha mandato la segnalazione del suo libro. Io ho accettato di leggerlo e recensirlo, e più in là lo farò, ma intanto ve lo presento, perché credo che sarà una lettura interessante e che soprattutto è nelle corde di alcuni di voi. 

Giochi di ombre

Titolo: Giochi di ombre

Autore: Giovanna Evangelista

Casa editrice: Lettere Animate
Data di pubblicazione: 30 Giugno 2015 Genere: Narrativa italiana Pagine: 175
Trama: Liam è un giovane studente fuori sede che nasconde un inquietante segreto: nei suoi incubi appare una donna senza volto che gli sussurra sempre le stesse parole. Questi incubi sono un tormento per lui: gli si presentano ogni notte, sempre uguali, da quando era bambino. Ormai, dopo vent’anni, Liam ha imparato a conviverci, credendosi pazzo. Non sa che, una sera come le altre, un’inquietante verità inizierà a prender forma, rivelando un passato che doveva restare nascosto.

Ho preso questo estratto dal blog dell’autrice:

Tenebre e silenzio.
Sorrise.
Ogni volta che sprofondava in quell’inferno pensava a quanto fossero splendidi. Da lì nasceva la calma più avvolgente, la pace più ammaliante. In quei momenti gli sembrava di non esistere, e si sentiva immensamente al sicuro.
Qualche volta, da lucido, era stato certo che se gli fosse stato proposto avrebbe accettato di restare per sempre in quel limbo spettrale, così sereno e accogliente, dove la solitudine pareva essere l’unica compagnia davvero desiderabile.
Ogni volta, mentre formulava questi pensieri e si abbandonava all’irresistibile seduzione del nulla, dimenticava cosa sarebbe accaduto.
Ogni volta era come la prima.
Fu un attimo. Bastò un rumore, un fruscio di vento, un brivido che corse sulla carne. Le tenebre brillarono di un macabro pallore e si distorsero, mostrando il loro vero volto: erano nulla più che una vile trappola, un velo che copriva la realtà e celava le più insidiose paure, i più primordiali terrori.
E, d’improvviso, seppe. Seppe che stava ritornando. La sentì avvicinarsi col solito incedere leggero, annunciata dal flemmatico picchiettio di passi che ogni notte aveva imparato a riconoscere.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine