Continuare a crescere, tornare a crescere: con queste “parole d’ordine” si è presentata stamane la Liquigas 2012, nel corso di un evento promozionale che ha avuto luogo a Milano presso i locali della concessionaria Citroen (nuovo sponsor e – naturalmente – fornitore delle auto-ammiraglie) di via Gattamelata, 41.
Alla presenza del Presidente federale, Renato Di Rocco, e del commissario tecnico della Nazionale di ciclismo, Paolo Bettini (giunto “a fil di sirena”, dopo essere rimasto a lungo imbottigliato nel caotico traffico del capoluogo), il sodalizio verde-blu svelato i nomi dei partner commerciali, la struttura tecnica, i materiali, la – nuova – maglia di gara e (ultimo, ma più importante di tutto il resto) l’organico per la stagione 2012.
Le novità più succose riguardano, manco a dirlo, Ivan Basso e Vincenzo Nibali, ma anche Peter Sagan ha fatto parlare di sé con una dichiarazione esplosiva nel corso della conferenza stampa conclusiva. Ma andiamo con ordine..
Il presidente di Liquigas Sport, Paolo Dal Lago, ha aperto l’incontro esprimendo la soddisfazione per una stagione, il 2011, avara di acuti da parte dei tenori, ma non di successi e sorprese positive se si guarda al rendimento dei giovani campioni che Liquigas sta cercando di far sbocciare in casa. Il futuro è una grossa incognita (la sensazione che abbiamo avuto, ve lo anticipiamo, non è positiva, ma vi rimandiamo ad un post successivo), ma Dal Lago non riesce a non godersi un presente fatto di talento ed ambizioni.
Liquigas ha confermato la partnership con il produttore di biciclette Cannondale, che sarà per il secondo anno consecutivo secondo “title-name” della squadra, ed ha svelato di aver raggiunto un accordo con Citroen per la fornitura delle ammiraglie di gara (saranno delle C5); quindi, è stata la volta della presentazione dei corridori del roster.
28 atleti, l’età media più bassa di tutto il World Tour (26 anni e mezzo), Liquigas-Cannondale 2012 schiera 19 ciclisti italiani e 9 stranieri diretti da 6 direttori sportivi, guidati dal team manager Roberto Amadio. Gli obiettivi per il 2012 sono presto annunciati, non senza sorprese:
Ivan Basso ha scelto il basso profilo: punta al Giro d’Italia 2012 ed ha impostato un calendario che ha nella Corsa Rosa l’obiettivo principe (anche se per caratteristiche avrebbe preferito la durissima Vuelta 2012); non pensa al Tour, almeno fino a quando sarà disegnato come il prossimo anno, e spera di avere al proprio fianco Vincenzo Nibali per dare alla squadra maggiori chances di successo (oltreché a se stesso minori responsabilità).
Vincenzo Nibali sarà al Tour de France 2012, ma l’accento del siciliano per il nuovo anno è caduto sulle Classiche: comincia tra pochi giorni al Tour de San Luis per arrivare al top della forma alla Milano-Sanremo, poi via con la campagna del Nord dove Liegi-Bastogne-Liegi e Amstel Gold Race potrebbero essere alla sua portata. Ancora lontano il pensiero rispetto al mondiale di Valkenburg (sintomo che con Bettini, dopo le ruggini di Melbourne, la sintonia non è ancora stata raggiunta), c’è la possibilità che lo “Squalo dello Stretto” prenda parte al Giro d’Italia in supporto di Basso (ma solo a patto di non arrivare con le pile scariche dopo le Classiche: non ci scommetteremmo..)
Peter Sagan, dicevamo, ha esploso la miccia: “Posso diventare più forte di Gilbert”, ha dichiarato, e la sensazione è che il bottino di 15 successi stagionali per questo straordinario giovane atleta ceco possa essere ritoccato magari nobilitandolo con il trionfo in qualche Classica.
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