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Preso a calci dall'autista del 105. Torno da un lungo viaggio in Africa e mi accorgo che il terzo mondo siamo noi. Ora aiutatemi ad avere giustizia

Creato il 14 agosto 2015 da Romafaschifo
Preso a calci dall'autista del 105. Torno da un lungo viaggio in Africa e mi accorgo che il terzo mondo siamo noi. Ora aiutatemi ad avere giustiziaAppena rientrato a Roma da un viaggio in Africa, ed arrivato a Termini, prendo il 105 per dirigermi verso casa, quando all'altezza dell'incrocio Casilina-Togliatti l'autobus devia. Una deviazione che fa da quando funziona la metro C, ma io, ed altri passeggeri, non lo sapevamo.
Al che, vado dall'autista a chiedergli gentilmente se l'autobus aveva deviato, e quello mi fa "ma che staddì???" e fa il gesto di mandarmi a quel paese.
Io, con molta calma, glielo richiedo, quello mi risponde in modo stizzito e si mette a chiacchierare all'auricolare facendo finta di non sentirmi.
L'autobus arriva al capolinea, scendiamo tutti, autista compreso. Io mi avvicino per dirgliene un paio, dato il trattamento riservato a me e gli altri passeggeri, che il servizio lo paghiamo.
Quello appena mi vede va verso l'autobus per eludermi e chiudersi dentro, prova a chiudermi la porta in faccia ma io la blocco e resto lì in mezzo, e gli faccio "gli sembra questo il modo di trattare la gente che prende i mezzi?"
E lui: "scendi subito dall'autobus".
"No, invece io non scendo".
E non appena gli dico così, dall'alto della sua cabina, a tradimento, mi tira un calcio nello stomaco, che manco ho potuto schivare dato che ero intralciato dai bagagli che tenevo, buttandomi fuori dall'autobus e poi mi chiude la porta in faccia. Ridendo.

Io per l'ira comincio a tentare di sfondare la porta e il parabrezza di plexiglas con la valigia ma quello parte.
Io prendo la targa, il numero di vettura e faccio per chiamare la Polizia, quando arriva un suo collega dell'Atac che comincia a minacciarmi: "vedi se ti conviene chiamare la polizia, che ci sono le telecamere sull'autobus, e hanno ripreso tu che prendi a botte la porta" e a giustificare il suo collega: "doveva spostare l'autobus".
Al che io "ah bene, c'hai ragione, ci sono le telecamere: allora sicuramente hanno ripreso pure tutto quel che è successo prima".Lui si zittisce, io chiamo la Polizia che arriva dopo 5-10 minuti ma quando ormai l'autobus era già partito, e mi dicono di andare al commissariato.
Vado al commissariato Casilino, dove vengo accolto da un poliziotto che mi fa "aho ma nun potevi riposarti oggi, no? Proprio domenica devi fa denuncia, non potevi aspettare? Hai 90 giorni" e senza manco sapere ancora del perché fossi lì mi spiega che "questo non è un crimine... questi so crimini" indicandomi dei fascicoli sulla sua scrivania.

Al che io comincio ad alterarmi e dopo un breve diverbio, mi dice che "stava a scherzà" e che dovevo andare all'ospedale a farmi fare un referto, scrivere la denuncia a casa e andare al commissariato Prenestino, quello più vicino a dove è successo il fatto.

Vado all'ospedale, parcheggio, arriva subito il solito parcheggiatore abusivo, uno dei tanti, che ha il turno fisso al Policlinico Casilino. Gli dico che non gli do una lira, quello resta lì a fissarmi come se fosse un caso insolito rifiutarsi di pagare il pizzo, mi alzo e gli dico bruscamente che se ne doveva andare, quello se ne va.
Vado al casello dove c'è il custode del parcheggio e gli dico "ma allora, li vogliamo cacciare sti rompicoglioni?" e lui, amareggiato quanto me, mi dice che ogni volta chiamano i Carabinieri, e loro "non gli possono fare niente, hanno le mani legate", e il giorno dopo stanno di nuovo lì. "L'unica soluzione è presentarsi in gruppo e riempirli di mazzate" dice...
Mentre attendo pazientemente il mio turno, vado dalla guardia giurata, il cui lavoro consiste a quanto pare nel fissare la porta dell'ospedale, riferendogli come a 20 metri ci sia una decina di persone che chiede il pizzo a chi ha bisogno dell'ospedale, e di andare a dare una controllata. Questo mi ignora. "Ah mi scusi… nun è di sua competenza, capisco. Continui pure a guardare la porta".

Preso a calci dall'autista del 105. Torno da un lungo viaggio in Africa e mi accorgo che il terzo mondo siamo noi. Ora aiutatemi ad avere giustizia

Vengo poi visitato da due ragazzi medici, le prime due persone competenti e gentili che incontro a Roma, che mi fanno il referto.
Vado infine al commissariato Prenestino, dove trovo finalmente un poliziotto competente e che crede nel suo lavoro, che mi ufficializza la denuncia.
Adesso hanno tutti i dati a disposizione per rintracciare l'autista e dovrebbero avere anche le registrazioni delle telecamere.

Roma: una città di incompetenti, fannulloni, menefreghisti, corrotti, omertosi e vigliacchi, ma dove c'è ancora qualche rara perla, come quei medici e l'ultimo poliziotto con cui ho parlato.
ATAC: una società mafiosa, di raccomandati e criminali.

Se avete altre idee su ulteriori provvedimenti che posso prendere non esitate a dirmelo, che non è finita qui.Quell'autista adesso è ancora in giro, libero di aggredire passeggeri senza motivo.Quell'autista merita di essere licenziato in tronco e di pagare per quello che ha fatto.C'è tanta gente che cerca lavoro e sicuramente ci saranno molte persone migliori disponibili a ricoprire quel ruolo.Non è accettabile che un dipendende di un servizio pubblico aggredisca fisicamente un utente pagante per aver semplicemente chiesto un'informazione, in modo gentile e lecito.
 
Vi lascio orario e luogo, targa e numero vettura, nel caso ci fosse qualche testimone o qualcuno in grado di aiutarmi, o avesse subito maltrattamenti dallo stesso autista.Data: domenica 9 agosto 2015Orario: 11:15 AM circa Targa: ES 295 RLNumero vettura: 420
Flavio M. Foglia - [email protected]

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