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Prete-a-porter

Creato il 19 giugno 2011 da Cannibal Kid
Prete-a-porterPriest(USA 2011)Regia: Scott StewartCast: Paul Bettany, Cam Gigandet, Maggie Q, Karl Urban, Lily Collins, Stephen Moyer, Madchen Amick, Christopher Plummer, Brad Dourif, Alan DaleGenere: religiolusSe ti piace guarda anche: Codice Genesi, Legion, Jonah Hex
Trama semiseriaPer combattere i vampiri, la Chiesa (sì, proprio la pacifica Chiesa) ha deciso di costituire uno speciale ordine di preti-guerrieri. Una volta sconfitti tutti i succhiasangue, i poveri preti sono però rimasti senza uno straccio di lavoro e gli effetti della crisi economica si sono fatti sentire pure su di loro. Cosa fare allora per passare il tempo oltre a incolpare voce da pirla Tremonti? Dite che dovrebbero andare a Messa la domenica? Nah, troppo noioso anche per un prete… meglio allora andare a caccia di vampiri: rock on!
Prete-a-porterRecensione cannibaleVampiri, ancora vampiri, fortissimamente vampiri. Sta diventando sempre più un’impresa trovare un film o una serie tv in cui non ci siano e ormai il rischio è quello di essere assuefatti e pensare che sia davvero come annunciato all’inizio di questo Priest:“Ci sono sempre stati gli uomini e ci sono sempre stati i vampiri”.A forza di vedere denti aguzzi su grandi e piccoli schermi, ormai è difficile credere il contrario ed è difficile anche pensare di uscire per strada e non incontrarne uno.In un tentativo (forse) auto ironico in tal senso, all’inizio della pellicola compare in una piccola parte Stephen Moyer, il protagonista maschile di True Blood (tra l’altro in partenza questa sera negli USA con la quarta stagione!). Un po’ il più sfigato in mezzo ai tanti vampiri teen idol di The Vampire Diaries, Twilight e dello stesso True Blood, ma si vede che la produzione di ‘sta pellicolaccia non aveva abbastanza soldi per procurarseli e allora si sono accontentati di Bill Compton…
Prete-a-porterCome protagonista, invece, la produzione si è accaparrata un altro che non è esattamente una prima scelta: Paul Bettany è un caso record di attore diventato la parodia di se stesso nel tempo più veloce possibile: se grandi interpreti come Robert DeNiro o Dustin Hoffman ce l’hanno fatta solo nella loro terza età e persino Nicolas Cage c’ha messo un pochino di tempo, Paul Bettany partito alla grande in A Beautiful Mind, Il destino di un cavaliere e Dogville, dopo Il codice Da Vinci è finito per diventare “quello dei film religiosi” come il già infame Legion (il regista d'altronde è lo stesso) o questo ancor più ridicolo Priest (senza dimenticare The Tourist, in cui non ha una parte religiosa, ma c’è da farsi il segno della croce prima di vederlo).Il continuo mischiarsi di battute da film action e sparate religiose è qualcosa di altamente ridicolo e a tratti persino agghiacciante: la scena della crocifissione dei tre preti ad esempio assume contorni di ridicolaggine biblici. E il resto del cast non può che prendere atto di partecipare a una messa in scena tragica, con la povera Maggie Q, la nuova Nikita televisiva, relegata al ruolo di una improbabile “pretessa”, o un Cam Gigandet che per tutto il tempo indossa la faccia di quello che "io vengo da Twilight, ma al confronto di 'sta roba è ancora un capolavoro!". Nella prima scena compare anche Madchen Amick, un tempo tra le storiche protagoniste di Twin Peaks e qui costretta a una misera apparizione: perché sacrificarla così, peeeeerché?L’unico, grande pregio del film è allora la sua durata notevolmente ridotta: 1 ora e 15 minuti circa. Dio grazie! Quando si arriva alla fine di film come questo, innanzitutto si ringrazia di nuovo il Signore (e anche Beppe Signori che c’aveva scommesso sopra) per essere ancora vivi, quindi c’è solo un’espressione che esce dalla bocca: “Che minchiata!”. Anzi: “Che minchionata!”Più che un film, uno scherzo da prete...(voto 3)

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