Prete arrestato per spaccio e detenzione di cocaina

Perché tali biechi personaggi diventano preti? Perché la Chiesa cattolica protegge sempre i suoi sacerdoti e qualcuno se ne approfitta.
Oppure si può pensare che non esista alcun principio in comune fra sacro e profano, e che ciò che fa l’uomo, per quanto orrendo, non lo fa come sacerdote.
Di fatto il laico Stato si ritrova con un delinquente in più, ogni volta.
La Chiesa non cambierà. Solo lo Stato e solo i cittadini potrebbero far valere un po’ più di giustizia.
mbnews.it

È stato arrestato in flagranza di reato per spaccio e detenzione di cocaina, durante una festa. Originario di Monza, Don Stefano Cavalletti era parroco di un paese vicino a Stresa, località sul Lago Maggiore in provincia di Verbania.
Schiamazzi e musica a tutto volume, nella notte milanese dello scorso giovedì, hanno spinto alcuni cittadini a chiamare la Polizia. Quando gli agenti sono arrivati in un appartamento di Piazza Anghilberto a Milano, si sono trovati nel pieno di un presunto “coca-party”. Tra i partecipanti c’era anche Don Stefano, parroco di professione. A rendere noto il suo arresto, sarebbe stata la stessa diocesi di Novara.
Secondo una prima ricostruzione della polizia e del pm milanese Cristiana Roveda, durante la festa uno dei partecipanti avrebbe dato in escandescenza, spingendo i vicini a chiamare il 113. Quando gli agenti della volante entrati nell’appartamento, i presenti avrebbero cercato di far sparire la cocaina gettandola nel wc, finendo per sparpagliarla per tutta la casa.
Insieme alla droga, nel gabinetto sarebbero stati rinvenuti anche documenti di identità fatti a pezzi, forse nella speranza di evitare il riconoscimento da parte di qualche presente.
Don Stefano Cavalletti, nel 2013, è stato condannato per una truffa nei confronti di un’anziana. Avrebbe convinto la donna a versare sul suo conto 22 mila euro.