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Prevedere le macchie solari

Creato il 27 agosto 2011 da Stukhtra

Con un paio di giorni di anticipo

di Marco Cagnotti

ResearchBlogging.org
Certo non sono uno degli eventi più spettacolari del cielo. Ma le regioni più scure e più fredde del Sole possono rivelarsi tremendamente importanti per il nostro pianeta. Perché le macchie solari, osservate al telescopio per la prima volta 400 anni fa, sono talvolta associate a emissioni energetiche ed eiezioni di massa in grado di disturbare le telecomunicazioni, danneggiare i satelliti, mettere in pericolo le vite degli astronauti e anche provocare blackout su vasta scala al suolo. Non succede sempre, anzi per la verità non capita nemmeno tanto spesso. Però, quando capita, e capita magari con grande intensità, allora le conseguenze possono essere devastanti. Sicché sarebbe bello poter prevedere la comparsa dei gruppi di macchie solari, o almeno dei più grandi e pericolosi. Un bel sogno, finora, perché la fisica della fotosfera solare è stata sempre un’attività osservativa: ci si limita a guardare quel che succede, a prenderne atto e a catalogarlo. Un articolo appena pubblicato da “Science” propone però un metodo previsionale.

Prevedere le macchie solari

Una macchia solare in un'immagina ad altissima risoluzione. (Cortesia: F. Woeger/KIS/C. Berst/M. Komsa/NSO/AURA/NSF)

Continua… (Corriere del Ticino)

Ilonidis, S., Zhao, J., & Kosovichev, A. (2011). Detection of Emerging Sunspot Regions in the Solar Interior Science, 333 (6045), 993-996 DOI: 10.1126/science.1206253


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