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Prezzo oro: Difficile la ripresa anche con crisi Ucraina 08-09-2014

Da Mrinvest

Prezzo oro: Difficile la ripresa anche con crisi Ucraina 08-09-2014
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Il prezzo dell’oro sembra non poter decollare, le previsioni per tutto il 2014 appaiono negative, nella migliore delle ipotesi ci si attende un prezzo stabile, vediamo il perché.

Nella seduta dello scorso venerdì, l’oro era riuscito in un rimbalzo tecnico, dopo l’ennesimo calo che lo aveva portato in area 1.260$ l’oncia. Nonostante il recupero, non ci si attende nei prossimi giorni, e neanche nei prossimi mesi, alcuna ripresa.

Attualmente la quotazione è pari a 1265.80$, e ci sembra davvero difficile che si possa superare la resistenza di 1290$ ed in particolare quella di 1300$. Solo sopra tale soglia potremmo iniziare a parlare di ripresa e di nuova forza. Eppure, la tensione in Ucraina doveva offrire la spinta giusta, ma questo non sembra accadere, ecco perché le previsioni sono ancora ribassiste.

Le tensioni geopolitiche in Ucraina, dovrebbero spingere gli investitori a spostare le proprie attenzioni al bene rifugio per eccellenza, l’oro, ed infatti, questa mattina sembrava esserci stata una bella reazione, ma dopo l’iniziale rimbalzo, le quotazioni del metallo giallo sono tornate sotto quota 1.270$ e la sessione si è chiusa con i minimi giornalieri a 1.264,5 dollari l’oncia.

Se però consideriamo il bilancio da inizio anno, siamo ancora in positivo, un +5%, che tutto sommato non è da trascurare se ricordiamo che nel 2013 l’oro ha avuto il suo peggior andamento dal 1981, il calo è stato nell’ordine del 30%.

Il miglioramento dell’economia americana, che sembra essersi ripresa da un periodo difficile, la forza del dollaro che da qualche mese si sta riprendendo i pips persi sulle altre valute, la bassa inflazione e le prospettive che questa si manterrà ancora bassa per un po’ di tempo, gli attesi rialzi dei tassi d’interesse americani, hanno smorzato la forza dell’oro, e dopo il primo trimestre quando il prezzo era salito a quota 1400 dollari, adesso è risceso come accennato in precedenza.

Attualmente il metallo giallo non sembra particolarmente appetibile, gli investitori preferiscono difersificare in altri strumenti, anche le banche centrali hanno ridotto la domanda d’oro, come del resto tutto il settore della gioielleria e dei metalli preziosi.

Le previsioni dei prossimi mesi non appaiono entusiasmanti, se niente di eclatante dovesse accadere, gli analisti si attendono una chiusura annuale sotto i 1.270$ l’oncia, con un possibile range fino a 1.220$ l’oncia. Ma attualmente il pessimismo ha contaggiato anche i più ottimisti, così qualcuno non esclude la possibilità di un calo maggiore all’altezza di 1.200$.

Eppure, la Russia sembra andare contro tendenza, a causa della guerra in Ucraina, vende i propri titoli Usa ed acquista 10 tonnellate di metallo giallo, portandosi al quinto posto per riserve auree. Come leggere un tale comportamento?

Qualcuno sostiene ad una ritorsione finanziaria contro l’Occidente, mentre qualche altro alla necessità di sostituire il dollaro americano come riserva valutaria. Al di là di Mosca dunque, la domanda di oro non sembra potersi riprendere nel breve termine.


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