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Prima ancora della terapia, quella che manca è una corretta diagnosi.

Creato il 11 dicembre 2014 da Laotze @FrancoTorre1953

Sta facendo discutere il discorso tenuto ieri all’Accademia dei Lincei da Napolitano.

Leggendone il testo, scritto, come al solito, in quello stile ampolloso tipico di questo Paese (mi è venuto in mente un passo dei Promessi Sposi “quelle gride, ripubblicate e rinforzate di governo in governo, non servivano ad altro che ad attestare ampollosamente l’impotenza de’ loro autori”), mi sono soffermato in particolare su un passo che trovo francamente incredibile, questo:

non deve mai apparire dubbia la volontà di prevenire e colpire infiltrazioni criminali e pratiche corruttive nella vita politica e amministrativa”.

Cosa dire? Si resta senza parole a sentire il principale rappresentante politico di questo Paese, il garante della nostra Costituzione, pronunciare, con riferimento a fenomeni come le infiltrazioni criminali e pratiche corruttive nella vita politica e amministrativa, parole come prevenire e colpire.

Mi rendo conto che ormai da tempo le parole vengono usate per colpire, per impressionare chi le ascolta, senza minimamente curarsi dell’esistenza di un legame con quello che è il loro reale significato, ma come si fa a sentire parole che esortano i cittadini italiani a non avere dubbi (!) sulla volontà di  prevenire e colpire infiltrazioni criminali e pratiche corruttive nella vita politica e amministrativa del Paese più corrotto d’Europa?

Come si fa, se si pensa che questo è il Paese nel quale, fin dalla nascita del cosiddetto “Stato unitario” (altra parola, unitario, usata a sproposito, dal momento che non esiste entità più disunita), parti significative del territorio sono in mano alla criminalità organizzata, che in alcuni casi è arrivata al punto di mettere propri uomini nei posti di rappresentanza delle istituzioni formali, portando in tal modo i cittadini a non distinguere fra criminalità organizzata e Stato?

Se non si è capaci di fare una corretta diagnosi, com’è pensabile che si possa individuare la corretta terapia?

Ma forse fare diagnosi sbagliate non è segno d’incapacità, forse è una tecnica adottata con intenzione, perché chi la usa sa bene che questo Paese non è in grado di sottoporsi alla corretta terapia.



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