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Primavera veneziana

Creato il 24 marzo 2013 da Robertoveronesi

Primavera veneziana

 Venezia primavera 2012

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 L’incognita di questo viaggio è se Baba (cioè io) ce la farà fisicamente, dato che poco meno di 1 mese fa mi sono distorta il ginocchio sciando e ora, anche se va meglio, ho ancora il tutore. Non mi perdo d’animo e mi riprometto di seguire i miei 6 storici compagni di viaggio a piedi fin quando me la sento e poi con il vaporetto.

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Si parte il sabato, Giulia ha una verifica di latino importante alle prime 2 ore, poi alle 10 via…. Parcheggiamo l’auto a Mestre, con il bus raggiungiamo piazzale Roma a VENEZIA e qui acquistiamo la carta per 72 ore di utilizzo dei vaporetti; Giada e Giulia con la Rolling card (che stranamente vale solo dai 14 ai 29 anni, quindi NESSUNO sconto per Letizia!!) godono di una tariffa molto favorevole (18 euro per 72 ore su ogni mezzo). Ci muniamo anche dei biglietti per i musei di piazza San Marco e scopriremo poi che si tratta di un’ottima scelta perché eviteremo le lunghe code.

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Con il vaporetto, percorrendo il CANAL GRANDE, arriviamo a RIALTO cominciando ad assaporare l’atmosfera affascinante di Venezia. La LOCANDA DEL CONSOLE, che abbiamo scelto per l’alloggio, è un suggestivo B&B, con l’ingresso da un’anonima porta in uno stretto calle vicino alla chiesa di SANTA MARIA FORMOSA, ma con una bella struttura interna tipica veneziana. In realtà il primo impatto è negativo perché pare che una delle due stanze sia stata ceduta per errore, ma il disguido viene subito risolto e le camere sono belle, grandi, pulite, luminose e con arredi antichi di gusto e ben intonati alla casa.

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Io prendo il vaporetto proseguendo il percorso sul CANAL GRANDE fino al PONTE DELL’ACCADEMIA, mentre gli altri mi raggiungono a piedi per le calli, passando alla CHIESA DI SANTO STEFANO. Nel SESTIERE DORSODURO facciamo una bella passeggiata alle ZATTERE con vista sull’isola della GIUDECCA. Facciamo tappa alla CHIESA DI SAN TROVASO che ha la caratteristica di avere 2 facciate identiche, poi allo SQUERO DI SAN TROVASO, uno degli ultimi cantieri per gondole. Lì vicino ci fermiamo al BACARO “CANTINA DEL VINO GIA’ SCHIAVI” per un’”OMBRA” accompagnata dai famosi “CICHETI”, stuzzichini molto gustosi, che noi scegliamo a base di merluzzo mantecato o alla veneta.

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Ceniamo all’OSTERIA AI 4 FERI in una bella calle affollata di bar e ristoranti vicino alla CHIESA DI SAN SEBASTIANO: buona pasta con vongole o gamberoni e carciofi. Poi proseguiamo lungo il CANALE DELLA GIUDECCA, fermandoci alla CHIESA I GESUATI in CAMPO SANT’AGNESE; è l’ora del tramonto, che ci godiamo dalla PUNTA DELLA DOGANA, per poi arrivare all’imponente CHIESA DELLA SALUTE.  Da qui prendiamo il vaporetto per attraversare il CANAL GRANDE e ammirare PIAZZA SAN MARCO illuminata: è uno spettacolo unico al mondo, concepito per esaltare le ricchezze della SERENISSIMA, le ragazze in particolare (che ci erano state da piccole e che non si ricordavano) sono molto colpite dalla maestosità e dall’atmosfera.

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 29 aprile: oggi è il compleanno di Bobo: auguri!! Ottima colazione in hotel con brioche e panini caldi su tavole ben apparecchiate con tovaglie di pizzo. La giornata sarà dedicata alla visita delle isole, tutti i tragitti in vaporetto sono compresi nell’abbonamento che abbiamo già fatto. Prima di tutto arriviamo a MURANO, costellata di botteghe dove i maestri soffiatori mostrano la loro abilità nella lavorazione del vetro, creando manufatti di ogni tipo, da non confondere con i numerosi prodotti dozzinali presenti su alcune bancarelle, di chiara origine cinese.

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La seconda isola che visitiamo è TORCELLO, isolotto immerso nel verde, addirittura

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più antica di Venezia, dove ci hanno colpito in modo particolare la cattedrale bizantina di SANTA MARIA ASSUNTA con lo splendido mosaico dell’abside raffigurante il GIUDIZIO UNIVERSALE e i curiosi “ponte del diavolo” e “trono di Attila”.

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Riprendiamo il vaporetto alla volta di BURANO, l’isola delle 3 che ci è più piaciuta, in particolare per le case dalle facciate dipinte a colori vivaci che si specchiano nelle acque dei numerosi canali; qui è ancora viva la tradizione della produzione dei merletti. Facciamo merenda con i buoni biscotti tipici dell’isola, i “Buranelli”.

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Di ritorno a Venezia sostiamo al SESTIERE CANNAREGIO,  con tappe alla CHIESA DELLA MADONNA DELL’ORTO dai caratteristici archetti gotici e al GHETTO EBRAICO, per poi fermarci nella zona dove i canali si allargano all’altezza delle FONDAMENTA DELLA MISERICORDIA; qui io mi riposo osservando l’animata vita del sestiere, mentre gli altri esplorano le calli circostanti. In questa zona brulicante di ristoranti e bar ceniamo in un locale senza infamia e senza lode, che perciò non merita la segnalazione.

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Decidiamo di percorrere tutto il CANAL GRANDE  per vedere illuminati i bellissimi palazzi che gli fanno da cornice, arrivati a SAN MARCO non sappiamo resistere e passeggiamo  per la piazza fino al PONTE DEI SOSPIRI per poi tornare all’albergo per le calli ora molto meno frequentate che nel corso della giornata. In effetti di sera Venezia è ancora più affascinante che di giorno, si dissipa la folla di turisti e si può passeggiare in pace godendosi la magia delle calli e dei canali.

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 Il giorno dopo c’è qualche nuvola, che comunque nel corso delle ore si dissiperà, regalandoci un’altra bella giornata dal clima mite e piacevole. Per prima cosa ci dirigiamo verso il MERCATO DELLA FRUTTA DI RIALTO, poi in vaporetto arriviamo a PALAZZO DUCALE, antica residenza dei Dogi, ricco di splendide sale decorate da Tintoretto, Veronese e molti altri grandi artisti dell’epoca e dal bel fastoso cortile. Il MUSEO CORRER e la BIBLIOTECA MARCIANA sono un po’ meno interessanti, ma comunque colmi di opere d’arte.

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Dopo la successiva sosta ai GIARDINI che ospitano la BIENNALE, torniamo (io in vaporetto e gli altri a piedi attraversando l’ARSENALE e una parte del SESTIERE CASTELLO che ha saputo conservare la sua autentica anima popolare) verso piazza San Marco, ma desistiamo dall’entrare ora in basilica perché la fila è chilometrica, preferendo rimandare a domani mattina.

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Ci fermiamo un po’ ad ammirare la grandiosità della piazza, vediamo i Mori battere le ore sulla TORRE DELL’OROLOGIO, ci godiamo il passeggio delle gondole. Poi visitiamo la vicina CHIESA DI  SAN ZACCARIA, ci dirigiamo verso lo splendido TEATRO neoclassico LA FENICE e quindi curiosiamo per i bei negozi della zona, prestando particolare attenzione a chi fabbrica artigianalmente le tipiche maschere veneziane in cartapesta e non riuscendo a resistere alla tentazione di comprarle: sia in casa nostra che in casa dei Beppi staranno benissimo! La tradizione dello spritz con i cicheti ci piace proprio e ci fermiamo perciò alla bella ENOTECA AL VOLTO per un aperitivo davvero speciale e goloso.

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Ceniamo alla TAVERNA SAN LIO in Salizada San Lio, dove il menu del giorno a soli 19 euro compresi coperto e servizio (che spesso a Venezia sono esclusi e fanno salire il conto a dismisura) comprende ottimi spaghetti con le vongole o le cozze, fritto di pesce e verdure squisito o branzino con salsa di zucchine + gelato con frutti di bosco, tutti piatti ben presentati e di qualità.

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 E’ purtroppo arrivato l’ultimo giorno… esordiamo con una breve fila in piazza prima di visitare l’interno della grandiosa BASILICA DI SAN MARCO, dagli splendidi pavimenti e mosaici, simbolo dell’importante influenza bizantina a Venezia.

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Ci spostiamo quindi in vaporetto al SESTIERE SAN POLO le cui calli sono brulicanti di bei locali e originali negozi, ci fermiamo a CAMPO SAN TOMA’, poi alla CHIESA DI SANTA MARIA GLORIOSA DEI FRARI, bella basilica gotica ricca di capolavori di Bellini, Donatello e Tiziano. Non potremmo concludere meglio il viaggio che con la tappa alla CANTINA DO SPADE, dove ci abbuffiamo di sfiziosi cicheti accompagnati da ottime “ombrete”…

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