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Primi casi di gastroenterite: ecco cosa fare

Creato il 07 settembre 2014 da Antonioriccipv @antonioricci

Incominciano a manifestarsi i primi casi di gastroenterite: ecco cosa fare.

La gastroenterite è un infezione che provoca vomito, dolori addominali, diarrea acquosa e febbre. Un’influenza che colpisce lo stomaco e l’intestino.

Primi casi di gastroenterite: ecco cosa fare

In età pediatrica le gastroenteriti sono frequenti e si diffondono rapidamente negli ambienti in cui i bimbi vivono a stretto contatto, come asili o scuole. In generale sono più frequenti sino a 5 – 6 anni e diventano più rare quando si sviluppa e si consolida il sistema immunitario.

Quasi sempre la causa è virale: tra i maggiori responsabili, il rotavirus e l’adenovirus. Le infezioni da rotavirus sono più frequenti da novembre ad aprile e si diffondono molto rapidamente.

Il rotavirus può contagiare anche gli adulti che vivono a contatto con i bambini infetti, ma i sintomi sono spesso di lieve entità. Le infezioni da adenovirus sono più rare e spesso limitate ai bimbi di età inferiore ai 3 anni.

Il decorso è simile a quello delle gastroenteriti da rotavirus, ma c’è una minore tendenza alla diffusione. I picchi di infezione si presentano in qualsiasi periodo dell’anno.

Le forme virali durano circa 8-9 giorni con una graduale miglioramento della sintomatologia.

La maggior parte delle gastroenteriti virali si risolve senza alcun trattamento specifico.

È importante, nel periodo acuto, garantire ai bimbi un buon introito di liquidi per compensare le perdite che si verificano con il vomito e la diarrea, se il bambino li gradisce devono essere utilizzati integratori di Sali minerali di solito in bustina o in bricchi già sciolti nell’acqua.

Gli antibiotici non hanno alcuna efficacia contro le infezioni virali. Solo occasionalmente possono essere necessari farmaci per contenere il vomito o per il dolore addominale.

Quanto al modo per evitare il diffondersi delle infezioni intestinali, basta seguire semplici precauzioni dettate dal buonsenso: la misura più efficace è far lavare le mani ai bimbi in maniera accurata, più volte nell’arco della giornata, specie nelle ore di frequenza dell’asilo durante le quali il contatto tra i bimbi (basti pensare alle dita in bocca e all’abitudine di prendere per mano i propri compagni) è molto elevato.

Inoltre, quando vengono segnalati i primi episodi di gastroenterite si dovrebbero rafforzare le solite misure igienico-sanitarie e limitare al massimo la condivisione di stoviglie, evitando che bevano dallo stesso bicchiere o usino lo stesso tovagliolo.

Come comportarsi:

  • quando il vostro bambino vomito per almeno due ore non somministrare nulla per bocca anche se il piccolo chiedesse insistentemente acqua. Altrimenti il rischio di un nuovo episodio di vomito è molto alto.
  • Passate le due ore ricominciare l’idratazione a piccoli sorsi con un cucchiaino da caffè ogni minuti. Non insistere mai il piccolo potrebbe altrimenti vomitare.
  • Utilizzare soluzioni o bustine con Sali reidratanti da sciogliere in acqua, se il piccolo li rifiuta va bene anche la sola acqua.
  • Dopo che il bimbo non vomita più per 4 ore reintrodurre la dieta che stava facendo in precedenza.
  • Anche con l’alimentazione il piccolo non va mai forzato.
  • Se allattato al seno l’allattamento non va sospeso.
  • Come farmaci utilizzate solo paracetamolo in caso di febbre superiore ai 38,5 °C.
  • Non utilizzate antibiotici.
  • Nel caso in cui il bambino sia piccolo (sotto i tre mesi di vita) oppure presenti numerosi vomiti, soprattutto se associati a febbre e/o a diarrea per il rischio della disidratazione il piccolo va condotto al pronto soccorso pediatrico più vicino.
  • Non preoccupatevi se per qualche giorno il bambino mangia poco: l’importante é che assuma liquidi.
  • In caso di uno pochi vomiti o alcune scariche di diarrea questo non è necessario, le gastroenteriti generalmente si autorisolvono nel giro di 7-8 giorni, con una graduale scomparsa della sintomatologia.


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