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Primo incontro a Malta tra i capi dei due Parlamenti libici di Tripoli e Tobruk/Chiesto il rinvio della firma per l'accordo

Creato il 16 dicembre 2015 da Marianna06

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Per la prima volta in mesi di crisi politica i capi dei due parlamenti rivali si sono incontrati a Malta, tre giorni dopo l‘incontro internazionale sulla Libia svoltosi a Roma. Ageela Saleh Gwaider, alla guida del congresso con sede a Tobruk (est) riconosciuto dalla comunità internazionale, e Nuri Abu Sahmain, a capo del Congresso generale nazionale (Gnc) basato a Tripoli, hanno però chiesto il rinvio della firma dell’accordo di uscita dalla crisi, prevista per domani a Skhirat, in Marocco.  A riferire di un possibile slittamento della cruciale intesa è il quotidiano locale Libya Herald.

L’accordo, raggiunto con la mediazione dell’Onu, prevede la creazione di un governo di unità nazionale e urge le parti rivali a porre fine alle violenze che dal 2011 hanno fatto sprofondare il paese nel caos. Inoltre, in basa a quanto annunciato alla conferenza di Roma, ci sarebbe il via libera di Russia e Cina a una risoluzione Onu per un intervento umanitario e per la sicurezza e la stabilizzazione della Libia.

Tuttavia le dichiarazioni di Saleh e Sahmain, rilasciate in una conferenza stampa congiunta al termine dell’incontro a Valletta, non sembrano di buon auspicio sia per il rispetto della scadenza di domani che per l’effettivo successo del processo di uscita di crisi.

I capi dei due parlamenti hanno ricordato che le proprie camere sono divise sul documento, già respinto da entrambe le istituzioni, precisando che “i delegati che firmeranno l’accordo a Skhirat lo faranno soltanto a titolo individuale”.

Inoltre Saleh ha sottolineato che nella località marocchina “non dovrà essere presa alcuna decisione in merito alla composizione del futuro governo di unità nazionale fin quando in Libia non ci sarà un consenso sui candidati”. Per giunta Sahmain ha precisato che: "Non accetteremmo un intervento straniero nel paese contro la volontà del popolo libico".

            a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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