Principato di Salerno. Presto il referendum

Agli inizi del mese di Settembre il termine “Principato di Salerno” indicava la storia di quel Principato che ebbe origine nel lontano 839; oggi invece lo stesso termine è presente nella maggior parte dei giornali e delle tv locali come notizia principale. Stiamo parlando dell’iniziativa promossa dal Presidente della Provincia di Salerno On. Edmondo Cirielli dell’eventuale scissione del Principato di Salerno dalla Regione Campania. Quest’ultima è stata accolta da ben 59 Comuni su 158, i quali hanno deliberato il proposito, che si basa sulla consapevolezza della propria identità capace di esprimersi in autonomia. I Comuni protagonisti, da Scafati a Nocera Inferiore, da Atena Lucana a Cava de’ Tirreni, da Pagani a Paestum, hanno deliberato una richiesta di referendum per dare l’opportunità al popolo di poter decidere sulle sorti dei loro territori. Il numero di delibere (i Consigli comunali rappresentano 429.734 abitanti ) è sufficiente, secondo la legge, per avviare l’iter davanti alla Corte di Cassazione, che potrebbe portare, in qualche mese, ( si parla del mese di Settembre) all’indizione del referendum popolare consultivo.  L’ iniziativa, è stata possibile soltanto dopo la Riforma del Titolo V della Costituzione nel 2001, rappresentando la prima applicazione della riforma stessa.

Ma come sarà il nuovo territorio?

In pratica non cambierà nulla in quanto la nuova Regione dovrebbe coincidere con l’attuale territorio compreso nella Provincia di Salerno e sarebbe la prima in Italia senza altre unità amministrative che comuni e comunità montane.

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