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Priolo: tenta il suicidio e l’omicidio del figlio trasformando l’auto in camera a gas

Creato il 28 novembre 2014 da Giornalesiracusa

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News Siracusa: una tragedia familiare evitata per puro caso, grazie ad una provvidenziale segnalazione di un passante e dall’intervento dei carabinieri e del 118. E’ accaduto questa mattina a Marina di Priolo, dove una donna si era recata in auto insieme al figlio con problemi dovuti a disabilità psichica. La donna dopo aver fermato l’auto ha così deciso di inserire un tubo al terminale della marmitta collegato direttamente all’abitacolo, in modo da provocare la propria morte e quella del figlio per asfissia.

Un uomo che si trovava di passaggio ha notato l’auto con un vistoso tubo sospetto, immediatamente ha contattato il 112, che nel giro di pochi minuti è intervenuto con l’ausilio di alcune autovetture e a due ambulanze del 118. Lo scenario trovato dai militari dell’arma e dai paramedici è stato preoccupante, ma fortunatamente non gravissimo. Madre e figlio sono stati salvati in tempo e trasportati immediatamente presso l’ospedale Umberto I.

All’interno dell’auto è stato rinvenuto un pezzo di carta in cui la donna aveva annotato “le ultime volontà”, inoltre dai primi esami è stato accertato che la donna avrebbe ingerito una decina di compresse di un noto ansiolitico, il famigerato “Tavor”, somministrato presumibilmente con forza anche al figlio.

I due adesso non rischiano la vita, ma per la donna è scattato l’arresto per tentato omicidio, attualmente si trova all’interno di una camera di sicurezza dell’ospedale Umberto I, dove dovrà attendere di essere giudicata.


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