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Programmazione in ricordo della Shoah su Rai 5 e Rai Storia

Creato il 24 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
Programmazione in ricordo della Shoah su Rai 5 e Rai StoriaAttraversa un'intera settimana di palinsesto la programmazione di Rai 5 dedicata al Giorno della memoria, che culminerà naturalmente lunedì 27 gennaio in prima serata, con la diretta del concerto “I violini della speranza” dall'Auditorium Parco della Musica di Roma. Una vera e propria “settimana della memoria”, che si apre nella serata dedicata al documentario d'autore, venerdì 24 gennaio alle 21.15, con “La strada di Levi”, nel quale Davide Ferrario e Marco Belponti ripercorrono l'itinerario compiuto da Primo Levi per tornare a Torino, una volta liberato dal campo di concentramento di Auschwitz. Un viaggio attraverso Polonia, Ucraina, Moldavia, Romania, Ungheria, Slovacchia, Austria e Germania, poi raccontato nel libro “La tregua”.
Si continua, poi, sabato 25 gennaio alle 21.15, con un'inedita produzione televisiva dello spettacolo “Ladro di razza”, con Massimo Dapporto, Susanna Marcomeni e Blas Rovìca Rey, tratto da un testo di Gianni Clementi, con la regia di Marco Mattolini. Si ispira alla grande tradizione del cinema neorealista, indagando un particolare momento della nostra storia, quello della Seconda Guerra Mondiale, con una Roma ridotta allo stremo, ma ancora capace di un sussulto di orgoglio.
Domenica 26 sono in programma i docu-film “La pianista bambina” (ore 6.45), storia di due piccole pianiste ucraine che con l'invasione dei tedeschi scopriranno gli orrori della guerra, e “Segni di pace ad Auschwitz in un giorno di sole” (ore 7.55), un viaggio nelle grandi religioni mondiali dentro i campi di sterminio di Auschwitz–Birkenau.
Lunedì 27 gennaio alle 20.00, in diretta dalla Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, il concerto “I violini della speranza”. Suoneranno insieme, per la prima volta in Italia, dodici violini e un violoncello sopravvissuti alla Shoah, ritrovati e restaurati dal liutaio israeliano Amnon Weinstein. Un evento organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane insieme all’Università Ebraica di Gerusalemme e all’Associazione BrainCircleItalia, sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dopo il concerto, la serata prosegue con il film-documentario “Suoni dal silenzio” di Roberto Olla. Un racconto che parte dal ritrovamento negli archivi militari e inglesi delle pellicole originali girate dai cineoperatori Alleati durante la liberazione dei lager nazisti. Si chiude alle 23.00 con la replica de “La pianista bambina”.
L'ultimo appuntamento della “settimana della memoria” di Rai 5 è mercoledì 29 gennaio alle 21.15 con “Ascoltami bene”, spettacolo teatrale liberamente tratto dalle lettere e dai diari di Etty Hillesum, giovane olandese nata da una famiglia della borghesia intellettuale ebraica e morta ad Auschwitz nel novembre del 1943.
Già da venerdì 24 gennaio, anche Rai Educational ricorda l'Olocausto. Su Rai Storia, alle 21.15, va in onda "L’Olocausto segreto", la cronologia delle tappe che hanno segnato l’aggravarsi della situazione ebraica, dalla violenza nelle strade alla violenza ufficiale e legalizzata, con strategie antisemite e la deportazione in campi  di Concentramento. Dachau, Auschwitz, Buchenwald, sono alcuni dei luoghi in cui vennero perpetuati crimini inimmaginabili contro l’umanità. Le deportazioni erano il culmine di un’azione mirata, fatta inizialmente di espropri e arresti ma che precipitò vertiginosamente - non appena a Hitler furono concessi i pieni poteri - fino a diventare esecuzione di massa, un’industria di morte, la cosiddetta “Soluzione finale”. Le  leggi di Norimberga, più di 400,  impedivano agli Ebrei di  lavorare, vivere liberamente, interagire con i cittadini tedeschi. Queste leggi, unite all’incitamento all’odio, facevano parte di un processo che voleva indottrinare la popolazione tedesca: coloro che fino a quel giorno erano stati vicini di casa, medici, avvocati, negozianti, con il passare del tempo non erano più cittadini della Germania e, soprattutto, non dovevano più essere considerati esseri umani. “A rendere peculiare l’Olocausto - spiega lo storico Terry Charm – è il fatto che si trattò di un tentativo deliberato da parte del Governo legalmente costituito ed eletto della Germania nazista, di sterminare e spazzare via l’intera popolazione ebraica. Ogni singolo ebreo su cui potevano mettere le mani veniva condannato a morte. E, a prescindere da quanto tempo sopravvivesse o meno, ogni ebreo era segnato e destinato a morire”. All’analisi di ciò che avvenne, seguono principalmente due interrogativi: come riuscirono i nazisti a nascondere le loro atrocità? E, soprattutto, gli alleati erano a conoscenza di ciò che comportava in Europa questa “soluzione finale”? Ne conoscevano le macabre conseguenze? Messaggi e documenti segreti gettano una nuova luce su una delle più grandi tragedie del XX secolo.

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