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Progres, in progress verso le magnifiche sorti e progressive

Creato il 16 febbraio 2011 da Zfrantziscu
Progres è il nome scelto dai costituenti per il loro nuovo movimento nato dalla scissione di iRS. È l'acronimo di Progetu repùblica de Sardigna, proposto dall'ideologo del gruppo, Franciscu Sedda, ed approvato dalla maggioranza. Una consistente minoranza avrebbe preferito un'altra sigla, Res, Repùblica de Sardigna. Gli uni e gli altri non si sottraggono, insomma, al sospetto – certezza per quanti continuano ad essere iRS – di avere nel loro orizzonte politico e culturale un movimento illuminista e radical chic.Progres sarà anche un acronimo, ma è anche i sette ottavi di una parola inglese di senso compiuto, come l'altra del resto, Res, è parola romana. Su progetu ha in sé il concetto della costruzione, in progress, appunto, ma inevitabilmente il suo nome strizza l'occhio alla parte della società sarda che è o si sente “progressista” e, quindi, di sinistra. L'Alleanza dei Progressisti era la coalizione elettorale di sinistra costituita nel febbraio del 1994 in Italia. E Progressisti sardi fu il nome della lista di sinistra che, con Federico Palomba, vinse quell'anno le elezioni sarde. Progres flirta con l'inglese e con il sardo, a differenza della casa madre il cui nome, iRS, ha un acronimo senza significato e ha senso solo nel suo sviluppo, Indipendèntzia Repùblica de Sardigna. Nel titolo, dunque, c'è il progetto politico e culturale che si dichiara sardo sia nel nome sia nella prospettiva.Almeno sotto questo aspetto, non c'è in iRS la tentazione di ricavarsi nel cosiddetto mondo progressista il proprio bacino di influenza e di cattura del consenso. Nella pratica le cose sono state diverse, se non altro per l'esplicito non interesse ad avere rapporti con la destra, ritenuta non solo conservatrice ma soprattutto espressione di interessi non compatibili con l'idea di indipendenza. Erano invece ritenuti compatibili solo con l'odiata autonomia, il deprecabile sardismo, il condannato nazionalismo. Di qui il tentativo di tagliare i ponti persino con la bandiera sarda, i Quattro mori non solo simbolo del sardismo, ma soprattutto dei sardi che combatterono contro Arborea e insieme agli iberici fondatori nel 1324 del Regno di Sardegna.Tutti stilemi, dal non nazionalismo all'indifferenza verso la lingua sarda alla scelta di una bandiera diversa da quella conosciuta in tutto il mondo come sarda, elaborati da Franciscu Sedda e accolti con favore da centinaia di giovani intellettuali in Sardegna e in su disterru, nell'emigrazione. Giovani dalla notevole intelligenza e capacità teorica, affascinati dal giovane semiologo che insegna loro come sia possibile e desiderabile l'indipendenza nazionale senza lingua sarda. Il deismo, la religione civile e l'adorazione della Dea Ragione che sottendono questa elaborazione hanno dettato anche i modi organizzativi della vecchia iRS, settari ed elitari e l'inevitabile rottura fra deisti e a-deisti, élite intellettuale e movimentisti. O, se si vuole, tra chi ha una visione salvifica della Repubblica (Res, infatti, uno dei due nomi proposti dal nuovo movimento) e chi intende costruire la sua prospettiva stando dentro il movimento dei pastori, quello contro il nucleare, contro Equitalia e Abbanoa, contro la base militare di Quirra e Perdasdefogu, contro lo spaventoso progetto di Buddusò di energia dalle bio masse.Il dramma, ma questo è un discorso a parte, è che se c'è un importante movimento contro, il “pro” è, in questo mondo, affidato nel migliore dei casi alla replica sarda dell'antagonismo italiano e, nel peggiore, al deismo che, per sue ragioni intrinseche, si assume un compito che nessuno gli ha affidato: illuminare il cammino del popolo. Nel caso di Progres, i Lumi sono proposti a quella parte del popolo, la intelligente perché progressista, che adora la Ragione raziocinante. E alla quale dovrebbe apparire un grande segno di modernità e di mondialità quel nome inglese dato a un movimento che vorrebbe costruire una repubblica sarda. E pazienza se i destinatari dei Lumi non capiscono: capiranno.

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COMMENTI (1)

Da frantziscu
Inviato il 02 marzo a 23:07
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Gentmo Pintore, con tutto rispetto, dovrebbe informarsi meglio prima di scrivere cose non vere. Il secondo nome proposto, scelto da più del 40% dei votanti, era Repubricànos e non Repùbrica de Sardinga. Buon lavoro