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Propongo la Legge 491/194

Creato il 09 giugno 2012 da Controcornice
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Propongo la Legge 491/194

Posted on 9 giugno 2012 by Propongo la Legge 491/194

Si sta parlando spesso della legge 194, in maniera anche troppo martellante. Se ne parlaPropongo la Legge 491/194 probabilmente perché è in atto un’opera di delegittimazione delle donne che porterà alla modifica di questa legge e alla riduzione dei diritti e delle libertà conquistate fino ad oggi.   Nell’ultimo periodo sono state pubblicizzate iniziative che denunciano implicitamente o anche apertamente l’omicidio che si compio nel momento in cui le donne si avvalgono del diritto di decidere del proprio corpo abortendo. Quindi  la spinta che sta guadagnando spazio nei media  continua ad essere quella di considerare  il corpo di una donna in gravidanza proprietà di un ente morale supremo che deve decidere cosa è meglio secondo criteri etico-morali-costituzionali che niente hanno a che vedere con il bene della donna, della coppia o della famiglia che sta sicuramente già vivendo un momento drammatico.  

Se si teme  che questo strumento possa essere utilizzato con leggerezza, secondo me il problema è un altro ed è legato alla mancanza di cultura che ancora oggi rimane su argomenti sensibili come la sessualità, la  relazione,  la comunicazione di coppia e la contraccezione.

Io invece trovo etica-morale –costituzionale una legge che permetta  alle donne ed alle coppie di decidere se  quel concepimento sia davvero un atto di amore o una tragedia, le cui conseguenze si abbatterebbero sulle spalle del nascituro per tutta la vita. Tanto più se si pensa che, chi impone una volontà diversa poi non resta vicino alla famiglia o alla donna  mentre affrontano qualcosa che non erano pronti a fare.

Mi  sembra però che il dibattito etico sia senza fine e non approdi a niente di concreto:  non esiste giusto o sbagliato. Quello che forse crea dissidio è che in questo caso specifico un punto di vista  necessariamente deve prevalere sull’altro, perché se le donne possono avvalersi del diritto sancito dalla legge 194, sono loro a decidere, se  questo diritto viene negato, vince l’ente supremo! Non esiste una via di mezzo.  Almeno allo stato dell’arte.

Allora voglio fare una proposta pratica. Se dovesse prevalere il punto di vista dell’ente supremo, propongo che venga emanata una legge, la legge 491/194, che assicuri alle donne, alle quali viene negato il diritto di decidere del proprio corpo, piena assistenza: il nascituro così messo al mondo è completamente a carico dello Stato, il quale devolverà completamente l’8×1000 a queste famiglie!

Le spese scolastiche,  le spese sanitarie e tutto ciò che può servire lo deve pagare chi obbliga la madre a tenere il figlio a tutti i costi.

Inoltre le donne diventate mamme per opera decisione di altri avranno un lavoro assicurato e speciali trattamenti contrattuali e completa assistenza sanitaria e supporto psicologico fino a quando ne sentano il bisogno, sempre tutto  a carico dello stato.  

Mi sembrano infondo richieste ragionevoli se ci si arroga il diritto di decidere sulla pelle degli altri. Credo sia importante che tutti ci prendiamo le nostre responsabilità, no?

Inoltre l’ente supremo, avendo più tempo libero, si impegnerà ad utilizzare le proprie energie alla lotta alla prostituzione e alla tratta delle ragazze che vengono sfruttate per alimentare questo traffico.

Infatti mi meraviglio che un’ istituzione così attenta al diritto alla vita non faccia niente per cercare di salvare le ragazze schiave di questo racket e di offrire loro un’esistenza più dignitosa.

Visto poi che la prostituzione è la risposta ad una domanda di mercato, sarebbe un’opera di educazione importante se i sermoni  contenessero dei moniti nei confronti di chi si dedica al sesso a pagamento.  Inoltre sarebbe utile socialmente ricordare che sono rappresentati del sesso maschile quelli che stuprano,  picchiano le mogli o uccidono le compagne  facendo così tante vittime da arrivare a parlare di “femminicidio”. Insomma oltre a salvare gli embrioni, mi chiedo se si possa avere un aiuto anche per salvare le potenziali madri.

In conclusione, la domanda che mi faccio  è questa:  le donne diventano importanti  solo quando sono in gravidanza o anche normalmente?

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