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Prossima Fermata: Fruitvale Station

Creato il 10 febbraio 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

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Anno: 2013

Durata: 84’

Distribuzione: Wider

Genere: Drammatico

Nazionalità: USA

Regia: Ryan Coogler

Data di uscita: 13 Marzo 2014

Due ore dopo la mezzanotte del 31 Dicembre 2008, Oscar Grant, ventidue anni, viene freddato con un colpo di pistola su una banchina della metropolitana BART, la rete di trasporto della Bay Area di San Francisco, California. Per mano di un agente di polizia.

Senza dubbio un episodio tragico di abuso di potere. Documentato dalle videoregistrazioni dei passeggeri che hanno assistito all’omicidio, diffuse poi in tv e su internet.

 “Quando è successo il fatto ero proprio a Bay Area, durante la pausa natalizia della scuola di regia” dice Ryan Coogler nel corso di un’intervista in cui spiega le ragioni che lo hanno spinto a scrivere e girare un film sulla vicenda. Mosso dal duplice desiderio di restituire alla vittima la dimensione umana, smarrita tra i banchi del tribunale dentro una manovra di politicizzazione della vicenda e di contribuire a prevenire il perpetrarsi di violenze simili, il giovane regista californiano ha realizzato Prossima Fermata: Fruitvale Station.

Dopo la gestazione nel Sundance Labs 2012, il film ha visto la luce nel 2013, conseguendo alcuni riconoscimenti prestigiosi al Sundance Film Festival del 2013.

La scelta di raccontare la vicenda scegliendo il registro della finzione è tanto coraggiosa quanto rischiosa. Ciò che Coogler fa è ripercorrere le ultime 20 ore di vita del ragazzo prima che venisse inaspettatamente ucciso, ma il risultato finale non convince del tutto. Conoscere dall’inizio quel che accadrà trasforma inevitabilmente lo sguardo dello spettatore sulla storia: ogni micro avvenimento, ogni parola e ogni gesto acquisiscono tutti una valenza che è in funzione del crimine incomprensibile che, si sa, verrà commesso contro il protagonista. Con l’effetto di una un’atmosfera diffusa di morte annunciata che disperde la potenza emotiva del film.

Indovinate la scelta del premio Oscar Octavia Spencer nei panni della madre di O. Grant e di Melonie Diaz in quelli della di lui compagna, mentre non è troppo convincente, seppur bravo, il bello Micheal B. Jordan nel ruolo del protagonista.

Manuela Materdomini


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