ROMA – La prostituzione potrebbe diventare legale. Martedì 4 marzo verrà presentato a Palazzo Madama un ddl (disegno di legge) che ha come scopo quello di regolamentare il fenomeno della prostituzione, attribuendo ai sex worker, ovvero i “lavoratori del sesso”, diritti e doveri. Compreso il pagamento delle tasse.
Il ddl è stato presentato dalla senatrice del Pd Maria Spilabotte e verrà presentato in una conferenza stampa al Senato (Sala Caduti di Nassiriya)
All’incontro parteciperanno, tra gli altri: i senatori democratici Valeria Fedeli, Rosa Maria Di Giorgi, Monica Cirinnà, Sergio Lo Giudice e la senatrice di Fi Alessandra Mussolini, tra i firmatari della proposta.
A dicembre scorso Maria Spilabotte aveva dichiarato:
“Il fenomeno della prostituzione è cambiato e va regolamentato, avendo come faro il principio del diritto all’autodeterminazione di chi vuole esercitare questo mestiere, che a quel punto assume anche precisi doveri e viene assoggettato al regime fiscale e previdenziale. Il mio disegno di legge, frutto di un lungo lavoro di interlocuzione con gli operatori del settore, è pronto e sta per essere presentato in Senato. Prevede, attraverso una modifica della legge Merlin, la regolamentazione della prostituzione, il diritto di chi la esercita di scegliere come e dove farlo, anche in cooperativa, e una maggior tutela delle donne vittime della tratta e dello sfruttamento”.
La notizia ha suscitato molte polemiche sul web tra chi si è dichiarato favorevole ad una possibile legalizzazione della prostituzione e chi invece contrario, ritenendo che la professione di prostituta sia estremamente degradante per la donna e che dunque non dovrebbe essere “incoraggiata” dallo Stato.