[Provato] Project Root

Scritto da ronizuka News, Recensioni domenica, ottobre 20th, 2013

Shoot’em up è un genere che sicuramente non va per la maggiore nell’enorme registo delle vendite videoludiche. Vuoi per la sua natura un po’ lineare, vuoi che spesso sono giochi con una trama davvero irrilevante non è un genere che ha un successo. O almeno oggi è cosi. Anni fa era una tipologia di gioco amata e apprezzata dal pubblico. Oggi qualcuno cerca di far tornare questo genere e renderlo fruibile a tutti, ma spesso diventa un titolo abbastanza di nicchia. Project Root è un titolo Shoot’Em Up sviluppato da OPQAM. Attenti però, perché questo non è il classico sparatutto che siete abituati a vedere, ma piuttosto una sua evoluzione. Volete scoprire il perché? Continuate a leggere il nostro provato della versione molto lontana dall’essere una BETA.

Project Root si presenta al videogiocatore come il classico shoot’em up vecchia scuola, ma dopo i primissimi minuti diventa chiaro che non è cosi. Oltre ad essere il classico sparatutto con la vista dall’alto, il gioco è anche un free roaming. La cosa potrebbe essere irrilevante, ma non per questo genere. Le possibilità offerte da questa componente sono immense. Ad esempio ora per andare ad attaccare una base nemica non basta volare e sparare a più non posso i nemici, ma bisogna prevedere i colpi dei nemici e le loro mosse. Quindi capiterà fin troppo spesso di allontanarsi dal campo di battaglia per potenziare la propria navicella e tornare più agguerriti che mai.

Poco si sa ancora della storia, che però prevede noi che combattiamo contro una compagnia energetica, la Prometheus Corporation. Il gioco si svolge in un campo aperto, costeggiato dal mare e dalla natura. Il campo è suddiviso il varie sezioni, delimitate da una grande quantità di nemici. Questi sono generalmente di due tipi: quelli terrestri e quelli volanti. I nemici volanti sono abbastanza semplici da sconfiggere mentre quelli terrestri lo sono un po’ meno perché più resistenti.

Il gameplay della versione da noi provata è abbastanza semplice e consiste nei tasti direzionali per far virare la nostra navicella, il mouse invece serve per girare la navicella in tondo, un po’ il secondo stick nei pad. Il tasto destro del mouse serve per lanciare i missili speciali, quello centrale per lanciare i missili normali e il tasto sinistro per sparare il laser. Delle meccaniche semplici, che però funzionano. Non possiamo ancora parlare dei difetti del gioco, visto che la versione testata è una ancora lontana dall’essere una BETA. Il comparto grafico rende bene l’idea di ciò che sarà il gioco completo e ci regala un turbinio di colori.

Commento:

Per ora il difetto maggiore di Project Root riguarda sicuramente il controllo, che dovrebbe essere migliorato di parecchio ma ci aspettiamo grandi cose dalla versione riveduta e corretta del gioco. Lo stile grafico ci convince, ma ciò che ci stupisce è proprio il free roaming. E’ facile perdersi nella grande mappa messa a nostra disposizione, ma è altrettanto divertente farlo. Intanto vi diciamo che il gioco è in votazione su Steam Greenlight. Se vi piace l’idea di questo team e se volete vedere il gioco sul vostro scaffale digitale allora provate a votare.  

Steam Greenlight

VN:F [1.9.22_1171]please wait...Rating: 0.0/10 (0 votes cast)VN:F [1.9.22_1171]Rating: 0 (from 0 votes)

•