Provenza e Camargue..

                                                                                                                    2000 Km in cinque giorni.. una corsa tra campi bruciati dal sole, borghi nascosti e assonnati, valli profumate di lavanda, oliveti.. e poi le lagune verdissime della Camargue, quel vento incessante che secca la pelle, i tori, i cavalli, i venditori di frutta sulle strade.. 

Il sud della Francia è molto di più, lo so, ma in così poco tempo non sono riuscita a svelare ogni suo segreto.. 

Ho visto paesaggi diversissimi l'uno dall'altro, una natura selvaggia, incontaminata, terre vastissime che si distendono per kilometri e che sembrano non finire mai.. e poi i borghi e le città.. Grasse, Saint Remy en Provence, Le Baux, Arles, Aigues Mortes, Saint Marie de la Mer.. 

La seconda metà di luglio non è il periodo ideale per visitare queste zone.. il caldo ti toglie il fiato, il raccolto della lavanda è quasi terminato, eppure è tutto un incanto.. Se c'è una cosa che amo della Francia e che ogni volta mi colpisce è il suo essere naturalmente bella.. senza sforzi.. nulla è mai lasciato al caso e i francesi lo sanno e coltivano con orgoglio e cura questo loro profondo senso estetico.. lo si nota nei piccoli oggetti, nei gesti, nell'accostamento dei colori, nelle loro abitudini.. 

Non mi interessava fotografare le città, i monumenti, le persone.. io avrei voluto bussare alle porte color pastello di quelle case e fotografare la quotidianità, le cucine, il pranzo sul fuoco, un letto disfatto, un libro dimenticato aperto sulla poltrona, una tazza sul tavolo tra le briciole di un croissant.. 
Perchè della Francia ricorderò questo.. le ricche colazioni in giardino, l'accoglienza nelle chambres d'hotes, le baguette nelle borse di paglia, il mercato affollato di Arles, le imposte color pastello, il profumo di sapone che inebria alcune vie, il canto assordante delle cicale..