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PSICOLOGIA e EMOZIONI. “RABBIA e ARRABBIARSI: è meglio controllarla o esprimerla?”

Da Dott.ssa Katjuscia Manganiello - Pesaro
PSICOLOGIA e EMOZIONI. “RABBIA e ARRABBIARSI: è meglio controllarla o esprimerla?”
La rabbia è un’emozione intensa, pervasiva e instabile di cui non possiamo fare a meno ma che ci mette nella condizione di doverla domare, gestire, incanalare nel verso giusto. Non riuscirci significa prima di tutto fare del male a se stessi e poi spesso anche agli altri che ci circondano. La rabbia è energia necessaria a insistere dove non riusciamo, a perseverare nei nostri obiettivi, a continuare a credere e sperare, nonostante le difficoltà e i limiti. Per questo è essenziale, utile e sana.   Ma non sempre siamo così bravi a sfruttare la rabbia, anzi è più facile trovarci a confrontarsi con essa e non sapere che farsene, come tirarla fuori, come esprimerla senza farsi travolgere.  Le persone che si rivolgono a me hanno spesso difficoltà a gestire la rabbia. C’è chi sembra non possederne e si ritrova depresso sulle proprie insoddisfazioni e chi esplode in crisi di rabbia distruggendo parti di sé e di chi li circonda.  Entrambe le condizioni sono disfunzionali e meritano una riflessione e un tentativo di cambiamento. La rabbia nasconde spesso un’altra emozione, è per così dire secondaria ad un’emozione primaria che l’ha generata e che tende a restare nascosta, sotterranea. Questo ci impedisce di coglierne direttamente la causa e di conseguenza la rende poco chiara e comprensibile, impedendoci di agire sulla vera origine per modificarla o contenerla in modo più soddisfacente. Le emozioni sotterranee possono essere diverse ma la più frequente è la paura. La paura genera rabbia, aggressività. Se vi trovate a non riuscire a controllare la vostra rabbia chiedetevi di cosa avete paura (es. una mamma sculaccia il suo bambino se si butta in mezzo alla strada senza guardare; un uomo picchia la sua donna se ha paura di perderla, etc.). All'opposto se siete miti e arrendevoli chiedetevi quali sono le paure che pensate di non poter affrontare (es. chi accetta un impiego inferiore alle proprie possibilità ha paura di non farcela; chi evita lo scontro ha paura di dire chi è, etc.)
Le emozioni sono complesse e anche se noi cerchiamo di definirle razionalmente attribuendogli dei nomi (rabbia, paura, insoddisfazione, frustrazione, tristezza, etc) esse in realtà si concatenano tra loro in un garbuglio stretto e multiforme rendendo difficile orientarsi tra loro. Per diventare più consapevoli e padroni di sé occorre conoscerle, starci in compagnia, viverle, distinguerle, accettarle e comprenderle. Così la vostra rabbia, fatta di paure e insoddisfazioni, diventerà energia limpida per esprimere voi stessi. 

Autore

Dott.ssa Katjuscia Manganiello – Psicologa Psicoterapeuta Pesaro Urbino Marche Studio di Psicologia e Psicoterapia – via Guido Postumo, 8 / 61121 Pesaro Urbino Marche

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