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Psicologia per espatriare in Messico

Creato il 07 luglio 2013 da Darioanelli @dalmessico

Psicologia per espatriare in Messico Se, navigando nell'oceano di internet, siete approdati al mio blog, è probabile che state cercando informazioni per compiere il gran passo, ovvero mollare tutto e trasferirvi in Messico.
La difficoltà maggiore quella di trasformare il sogno in un progetto e "di farlo sul serio". Ciò significa preparare una valigia, salutare gli amici e prendere l'aereo.
Tra il dire e il fare nel "progetto Messico" spesso ci si imbatte in queste difficoltà:
1) Il Messico è troppo pericoloso in questi mesi.
2) Non ho ancora abbastanza risparmi da parte.
3) Devo concludere un progetto importante (o un contratto a progetto).
4) Prima voglio fare ulteriori ricerche.
Pensateci bene, sono problemi oggettivi? No, di certo. Sono solo buone scuse per prorogare la partenza.
Non è che chi vive questo dilemma è un perdente o un frignone; siamo solo esseri umani in un mondo che cambia in fretta.
Senza dubbio quella di cambiare paese e continente è una scelta importante come quella di sposarsi o di iscriversi all'università.
Attenzione però, non drammatizziamo: una scelta importante non vuol dire necessariamente la fine del mondo.
Nella vita si può fallire e anzi i fallimenti sono lì che ci aspettano.
Quel numero imprecisato di giorni con il sedere per terra non ce li toglie nessuno... e fino a che abbiamo un sedere possiamo ricominciare.
Quella di espatriare è una scelta che, più che ponderare, si deve sentire perché, nonostante la presenza di numerosi blog sull'argomento, centiaia di testimonianze, migliaia di consigli, noi non sappiamo con certezza a cosa andiamo  incontro.
Prima di scelte radicali , io suggerisco di venire in Messico per un sopralluogo preventivo; camminare per le strade messicane, parlare con la gente è senz'altro meglio che studiare statistiche sulla disoccupazione o sulle variazione del PIL. Preferite sempre l'esperienza diretta alla testimonianza.
Se poi sentite davvero che il Messico fa parte del vostro destino per qualche anno o per la vita intera, non resta che bruciarvi qualche ponte alle spalle:
1) Comprate il biglietto aereo.
2) Negoziate un'aspettativa con il vostro datore di lavoro o date semplicemente le dimissioni.
3) Rendete note le vostre intenzioni ad amici e parenti.
4) Attacatevi una foto del Messico in camera così, ogni volta che vi alzate e quando andate a dormire, focalizzate l'attenzione su questo importante progetto. (Io avevo attaccato qualche adesivo al trattore sul quale ero solito lavorare)
5) Leggetevi qualcosa di tosto e ispiratore come "Lettere a Lucilio" di Seneca. E' meglio prendere dimestichezza con la filosofia stoica perché, soprattutto nei primi tempi, dovrete applicarla quotidianamente in vari contesti della vita in terra latina.
6) Ascoltate radio messicane o i relativi podcast. Questo vi aiuta ad entrare nella realtà locale. Mentre in Italia il problema attuale può essere il governo o la disoccupazione, nella vostra cittadina messicana si parla di scarsità di Acqua o dell'operato del nuovo sindaco. Anche questo esercizio vi aiuterà ad inserirvi nel nuovo contesto.
7) Organizzate bene la gestione dei vostri beni in Italia; se avete una macchina o un motorino prestateli a qualche parente così si usureranno di meno, archiviate i documenti importanti e consegnateli ad una persona di fiducia..
8) Andate in banca o in Posta e fate in modo di avere carte di debito o di credito funzionanti in Messico. Chiedete se potete delegare una persona di fiducia per eventuali movimenti del vostro conto in banca.
9) Organizzate una cena d'addio, o meglio di "arrivederci". In questo modo, oltre ad avere la possibilità di salutare tutti i vostri amici più cari, rinforzerete l'impegno che avete preso con voi stessi, cioè quello di non darvi per vinti al primo problema che si presenti in terra messicana.
In bocca al lupo!


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