Magazine Motori

Pulizia del casco. Come pulirlo bene esternamente.

Da Motociclistidatavola
Carissimi, visto che la stagione ci porta a diradare le uscite (in alcuni casi a sospenderle) iniziamo una serie di post dedicati alla pulizia ed al rimessaggio delle nostre attrezzature.
La serie di post si apre (e probabilmente si chiude) con questo sulla pulizia del casco.
Parliamo della parte esterna, quella interna la vedremo un'altra volta, forse.
Dopo aver letto di tutto su internet ero propenso a credere a chi sosteneva che il modo migliore fosse usare la cotenna di prosciutto perchè crea una patina di cera che protegge il casco.
Se cercate anche voi trovate mille metodi tutti validi, tutti sperimentabili così come esistono tanti prodotti specifici. Così come pulire il casco (e la moto) subito al rientro da un giro evita il problema di dover lottare contro insetti millenari che si stampano sul casco.
Dato però che di internet ci si deve fidare con moderazione ho deciso di fare le mie verifiche e interpellare gli esperti. Fra l'altro adesso che scrivo tutto su internet anche di questo dovete fidarvi con moderazione. Se volete fidarvi al cento per cento ve lo devo dire a voce, sempre più affidabile che internet.
Comunque, chi meglio di Segnika poteva essere il nostro esperto. Vi spiego perchè. Lui ha curato due volte la grafica di un mio casco e mi ha sempre colpito la grande attenzione verso i materiali. I nostri caschi sono sensibili da un punto di vista chimico, usare additivi, vernici o altro può alterare la qualità della calotta esterna. Molti non lo sanno o non ci fanno caso ma i nostri elmi, in base alla loro composizione, devono essere rispettati e devono essere scelti con attenzione i prodotti utilizzati. Quindi mi son detto "sento Segnika perchè son sicuro che mi consiglia un prodotto che lavora e che preserva".
Ho chiesto e mi ha velocemente risposto (velocità, professionalità e simpatia convivono in quest'uomo). Ho stampato la risposta e oggi ho fatto la prova sul mio casco.
Pulizia del casco. Come pulirlo bene esternamente.
Allora, il prodotto consigliato è il Quasar Vetri (nella nuova formulazione costa € 2.29 per 650ml), si trova nei supermercati (io l'ho trovato al Conad, per non fare nomi. Sono andato, non c'era, ho chiesto e l'hanno tirato fuori dal magazzino).
Prendete il casco, spruzzate il Quasar e poi con un pennello "spennellate" il casco. Vedrete lo sporco, la cacarera quella bella stagionata che si rimuove. Termianto di "spennellare" asciugate il casco leggermente in modo da rimuovere cadaveri, prove scottanti e xfiles e poi giù di una nuova dose di Quasar. A questo punto prendete una vecchia t-shirt in cotone e asciugate bene il tutto. Importante, non prendete vecchi stracci "peluccosi" perchè i pelucchi persi potrebbero col tempo insinuarsi sotto gli adesivi e, dai che ti dai, rovinarli. La t-shirt è meglio se bianca, questo perchè vedere tutto lo sporco che rimuovete vi darà maggiore stimolo a farlo più spesso.
Allora, come detto oggi ho provato. Il risultato è stupefacente. Io non ho mai curato particolarmente la calotta del casco, al massimo tiro dritto quando son lì che pulisco la visiera. Devo dire che già dopo la "spennellata" la differenza si vede. Soprattutto ho dovuto dire addio ad alcuni insetti che giacevano ormai da alcune stagioni sul mio casco. Mi dispiacerà per loro, gli avevo fatto vedere tante belle strade e separarmene è stato strano, con alcuni di loro c'era un autentico rapporto di amicizia.
Asciugato bene il tutto potete concentrarvi sulla visiera, mi raccomando anche dentro ed eventualmente sul visierino para-sole.
Fatto questo siete pronti per mettere il casco nella sua sacca in attesa di nuove avventure.
Poi magari vedremo come fare per pulirlo anche dentro.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog