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Pulp Fiction torna al cinema dopo 20 anni

Creato il 04 aprile 2014 da Egosistema
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A 20 anni dalla prima uscita, Pulp Fiction tornerà nelle sale il 7, l’8 e il 9 aprile grazie a The Space Movies (distribuzione diretta del circuito The Space Cinema) in collaborazione con Paco Pictureso.

Era il 1994 quando Pulp fiction arrivò a Cannes e vinse la Palma d’oro. La notte degli oscar il film fu candidato in sette categorie, ma Quentin Tarantino e Roger Avary dovettero accontentarsi del premio per la sceneggiatura originale (era l’anno di Forrest Gump). Il film si impose immediatamente come un classico; l’American Film Institute lo considera tra i primi dieci gangster movie nella storia del cinema americano e tra i 100 miglior film americani di sempre.

Opera spartiacque nel cinema degli anni Novanta, Pulp Fiction ha messo in luce il talento di Quentin Tarantino, già regista del pregevole Le iene (1992) e sceneggiatore per Tony Scott di Una vita al massimo (1993). La pellicola ha rilanciato John Travolta, che era in ombra da diversi anni, e ha consacrato la giovane Uma Thurman. Le loro interpretazioni – rispettivamente di Vincent e Mia - hanno meritato la candidatura agli Oscar come Miglior attore protagonista (vinto poi da Tom Hanks per Forrest Gump) e Miglior attrice non protagonista (Dianne Wiest per Pallottole su Broadway).

Nel film si intrecciano quattro storie, il racconto è pieno di scarti temporali, una struttura circolare che torna al punto di partenza. Due rapinatori, Zucchino e Coniglietta (Tim Roth e Amanda Plummer), assaltano un ristorante. Vincent e Jules (John Travolta e Samuel L. Jackson) sono due killer insoliti e crudelissimi; recuperano una valigetta dal contenuto segreto, puliscono la loro macchina imbrattata del sangue di uno spacciatore con l’aiuto di Mr. Wolf (Harvey Keitel) e finiscono nel locale della prima storia. Vincent Wega è costretto a ballare con la moglie del boss, che dopo un ballo entrato nella storia del cinema (il balletto John Travolta-Uma Thurman) va in overdose. Infine un pugile (Bruce Willis) vince un incontro che doveva perdere, fugge e si ritrova ostaggio di due pervertiti in un sotterraneo. Tarantino oltre alla regia e alla sceneggiatura si ritaglia un ruolo da attore.

Il regista, poco più che trentenne, organizza un capolavoro pop fatto di citazioni e rimandi, con una capacità ineguagliabile di mescolare generi e loro riscrittura, in questo film la “digressione” la fa da padrona, dando nuova vita a situazioni cinematografiche ultra-classiche.

Pulp Fiction, divenuto un cult movie, è stato accolto in maniera entusiasta da pubblico e critica, nella storia non si fa mancare nulla: sesso, droga, sangue, morte, razzismo, il divertimento si mescola alla violenza. Tempo e spazio si rincorrono, facendo chiedere di continuo allo spettatore a che punto e in quale luogo ci si trova.
 Pulp Fiction frulla insieme stimoli della cultura popolare e del cinema di tutte le latitudini già a partire dal titolo riferibile a quelle riviste popolari (“Pulp Magazines“) che raccontano storie dei generi più disparati, dal poliziesco allo sportivo fino al western.

 


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