Magazine Cultura

“Qualche traccia lasciò come di brina, | tracce di neve il perfido Gennaio: | onde, se guardi, pensi ad un mugnaio | distratto ch'ha perduto la farina.”

Creato il 31 gennaio 2015 da Camilla P @CaPs_Mind

Buongiorno a tutti, lettori e lettrici!
Ho deciso che quest’anno i post mensili saranno titolati con delle citazioni altrui; quella di questo Gennaio viene da una poesia di Fausto Maria Martini (Invito francescano).

imgxpost-mese

Cosa vi posso raccontare di questo primo mese dell’anno?
In generale, che ho ricaricato le pile e poi ricominciato a studiare. Il periodo di quiete che ho vissuto dopo la laurea è stato piuttosto sereno: ho sciacquato via i residui di stress accademico e mi sono preparata per la prossima avventura. Tuttavia, dato che detta avventura comincerà se riuscirò a superare un test d’ingresso, ho dovuto riprendere in mano appunti e saggi piuttosto presto; il che non mi dispiace affatto, proprio perché ho recuperato le energie e mi sento pronta ad andare avanti. Prometto che sarò meno criptica quando saprò il risultato dell’esame d’ammissione – sapete che preferisco parlarvi di ciò che mi accade a fatti compiuti – ma nel frattempo, se vi va, incrociate le dita per me.

Anche per quanto riguarda libri e blog è stato un mese tranquillo e allo stesso tempo proficuo; ho letto, ho scritto post, ho anche messo ordine tra i blog che seguo (essenzialmente ripulendo il sito che uso per raccogliere i vari feed, eliminando blog inattivi o che comunque non seguivo più).
A voler ben vedere “mettere in ordine” è stato il motto di questo mese: ho anche svuotato l’armadio, dato via gli abiti che avevo smesso di indossare, buttato tutte le cartacce che conservavo per chissà che motivi, ho svuotato e riorganizzato tutti i cassetti… insomma, ho preparato anche la mia stanza a un nuovo inizio, e speriamo porti bene.
Ma tornando ad argomenti più prettamente letterari, voglio condividere con voi anche l’unico nuovo arrivo di questo mese – tra l’altro in formato digitale, così non occupo ulteriore spazio in camera: una raccolta del meglio delle storie di Charles De Lint, autore che si dedica al fantastico e di cui ho sentito parlare molto bene.

The very best of Charles De Lint

Il libro è in inglese, e quindi ovviamene la sinossi che vi riporto è quella in lingua originale:
When asked to choose his “very best” stories, Charles de Lint went directly to his fans, who helped him select this collection of timeless, magical tales. From his beloved Newford to the streets of modern Ottawa, these stories take you effortlessly to a place where mystery and myth are right next door. To quote his readers: “His stories are good for the heart and soul…he reminds you of hope and strength and Beauty and Grace that you may have forgotten.”

Tra l’altro trovo che la copertina sia molto carina: i colori tenui e l’ambiente in genere mi danno un’idea di tranquillità, e sembrano preannunciare una di quelle letture confortevoli (cozy direbbero gli anglofoni) perfette per i pomeriggi invernali.

Ho deciso, inoltre, di partecipare alla simpatica iniziativa del premio “My cup of tea”, lanciata da Yue; trattasi semplicemente di segnalare un’opera narrativa che ci ha sorpreso fra quelle lette l’anno scorso.

premio my cup of tea 2014

Ammetto che è stato più difficile di quanto pensassi, perché l’anno scorso mi sono affidata a generi che già conoscevo abbastanza bene e a titoli da cui sapevo esattamente cosa aspettarmi (nel bene e, talvolta, nel male): quindi scegliere una chicca inaspettata ha richiesto qualche The lady astronaut of Mars - M.R. Kowalriflessione. Alla fine, ho capito che a meritarsi la segnalazione è senz’altro The Lady Astronaut of Mars di Mary Robinette Kowal, racconto letto assolutamente per caso, attirata dalla copertina mentre ero in cerca di qualcosa di breve e possibilmente interessante. Certo, forse se avessi prestato attenzione alla sua nomination come Best novelette agli Hugo sarei rimasta meno sorpresa; al contrario, scoprire dopo la lettura che lo Hugo l’ha effettivamente vinto non mi ha stupita affatto. Questa breve storia, che si concentra non solo sulla possibilità di viaggi spaziali a fine esplorativo ma anche sulla forza dei rapporti umani, tratteggia in pochi paragrafi una protagonista dall’incredibile fibra morale, con una passione forte come l’acciaio, costretta a scelte che definire difficili è un eufemismo. Non ho problemi ad ammettere che, leggendo il finale, ho pianto calde lacrime. Di certo non mi aspettavo un coinvolgimento emotivo di questa portata da un racconto così breve. 
Non vi dirò nient’altro, proprio perché la storia è corta e anticiparvi altro sarebbe un’azione delittuosa; piuttosto, vi invito a leggerla direttamente sul sito dell’editore, Tor.com, che l’ha messa a disposizione gratuitamente.

Per quanto riguarda questo mese è tutto; Febbraio ci attende. Vi auguro di passare belle giornate e di fare ottime letture.

Vostra,

Cami


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :