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Qualcuno da Amare di A. Kiarostami

Creato il 27 aprile 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

«Qualcuno da Amare – titolo originale Like Someone in Love – segna l’attesissimo ritorno dietro la macchina da presa del grande regista iraniano Abbas Kiarostami. Il film, presentato in concorso al Festival di Cannes esattamente un anno fa ed acquistato da circa 20 paesi, vede protagonisti Tadashi Okuno, Rin Takanashi e Ryo Kase.
Il film, ambientato a Tokyo, in Giappone, (nonostante le difficoltà di realizzazione a seguito del terribile sisma del Marzo 2011) narra la storia di Akiko, una studentessa di Sociologia con il vizio della prostituzione, un fidanzato gelosissimo e le idee poco chiare circa il suo futuro. Una sera, dopo una discussione con il suo fidanzato prima ed il suo “protettore” poi, sale su un taxi per trascorrere la notte con un vecchio professore in pensione. L’anziano sarà immediatamente colpito da questa giovane donna che, in modo disinvolto, comincia ad intrattenerlo per poi spogliarsi e mettersi a dormire. La notte trascorre così senza che nulla accada tra i due. La mattina seguente il professore accompagna Akiko a sostenere il suo esame all’università ma lì incontrano il fidanzato della ragazza, Noriaki, che scambia l’anziano per il nonno e si dice pronto a sposarla. La messa in scena va avanti per un po’ fino a quando il ragazzo scopre la verità ed , infuriandosi, carica di tensione il finale di un film fino a quel momento pacato ma mai lento né tantomeno noioso.
In realtà, sebbene questo film non abbia particolarmente entusiasmato i suoi sostenitori, Kiarostami realizza una pellicola delicata ed elegante. Inoltre, il suo modo di girarla è stato del tutto inusuale poiché gli attori lo hanno interpretato senza conoscere per intero il copione e dunque il finale, mentre il regista rivelava loro maggiori dettagli giorno per giorno fino alla conclusione. Un tentativo che ha donato alla recitazione una maggiore naturalezza e un certo disincanto. Colpisce inoltre il rapporto dei giovani che sembrano più vicini per affinità agli anziani che non ai propri coetanei e la cortesia di un professore che tratta Akiko più come una nipote che come un oggetto sessuale (cosa alla quale siamo sempre più raramente abituati!).

Il regista ha dichiarato in un’intervista che pur essendo ambientato in Giappone ed essendo un omaggio a grandi cineasti nipponici quali Ozu o Mizoghuchi, il film ha una valenza universale. Il menage a trois del film non fa che soffermarsi sulla solitudine, la perdita di identità e soprattutto l’incomunicabilità dei tre protagonisti.
Il finale aperto e inusuale dimostra invece, come lo stesso regista afferma, come gli spettatori entrino ed escano dalle storie dei personaggi percorrendo assieme a loro solo una parte del loro cammino che poi prosegue. Tuttavia, la fine del film non rappresenta la fine della vita di quei personaggi. Tra le curiosità troviamo quella relativa all’attore che interpreta l’anziano professore, scelto in realtà tra le comparse. Il regista ha dichiarato: “Faceva la comparsa da 50 anni e non aveva mai detto una parola in un film. Non lo voleva fare questo ruolo all’inizio, ma poi l’ho convinto tranquillizzandolo. Quando il film è finito mi ha confessato che probabilmente tornerà a fare la comparsa!”
Detto ciò, il regista abbandona quella forza e quell’audacia con le quali il suo cinema si era schierato contro la censura imposta dagli ayatollah con film come Sotto gli Ulivi, Il Vento ci Porterà via o Il Sapore delle Ciliegie. L’esilio volontario dalla sua terra non gli giova in termini di creatività realizzando una pellicola piuttosto deludente sia nelle premesse che negli esiti. L’ultimo suo film, Dieci, risalente a ben otto anni fa, poteva contare su valori artistici senz’altro superiori. La buona notizia è che Kiarostami ha confermato di avere in cantiere l’idea di girare un film in Italia, con ogni probabilità in Puglia, poiché dicesi figlio del neorealismo italiano. Il regista ha ammesso di aver trascorso la sua adolescenza barcaminandosi tra un cinema ed un altro in cerca di film italiani.
Dispiace come sempre notare come autori del calibro di Kiarostami siano condannati all’insuccesso al botteghino considerate le sole 50 copie in cui il film verrà distribuito.
Qualcuno da Amare uscirà nelle nostre sale, distribuito da Lucky Red, a partire dal 24 Aprile.

di Rosa Maiuccaro

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