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Quali lubrificanti in Formula 1

Da Carlo69 @F1Raceit
Tecnica olio motore

Published on gennaio 8th, 2013 | by Carlo Di Berardino

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Londra, 8 gennaio 2013 – In uno degli articoli scorsi della sezione Tecnica abbiamo parlato della benzina, come l’elemento ovviamente fondamentale per far andare avanti una monoposto di F1. Diamo ora uno sguardo a cosa aiuta invece a prevenire danni al motore: l’olio motore.

Mentre la composizione chimica della benzina e’ tutto sommato simile a quella delle auto da strada, la composizione dell’olio motore nelle auto di F1 e’ invece fondamentalmente diversa, perche’ diverse sono le necessita’ del motore stesso.

In particolare, l’olio motore in F1 ha alcuni compiti specifici: lubrificare, assorbire il calore, pulire, minimizzare la frizione delle componenti e di conseguenza combattere l’usura.

Molti ritengono che il solo ruolo fondamentale dell’olio sia quello di lubrificare ma ha anche un’altra funzione fondamentale che e’ quella di trasportare via il calore dalle componenti critiche del motore. Basti pensare che il pistone di un motore di F1 puo’ raggiungere temperature anche di 350 gradi e per controllare questa temperatura, getti di olio vengono spruzzati nella parte inferiore del pistone per limitare i danni di temperature cosi alte. Come e’ facile immaginare, un buon olio motore deve avere anche la capacita’ di gestire queste temperature. In piu’ mettiamoci che i motori di F1 possono anche viaggiare fino a 18,000 rpm, quindi l’olio nel motore deve essere in grado di tenere l’area di contatto delle diverse componenti del motore stesso in una situazione per cui siano separate. In F1, questo viene creato attraverso un sottilissimo film prodotto dall’olio motore tra le componenti a contatto. Immaginiamo che lo spessore di questo film e’ piu’ sottile di un capello. Qualora questo film sottilissimo non dovesse piu’ funzionare ecco che assistiamo alle spettacolari rotture dei motori, oggi rare in F1, dove migliaia di pezzi si andavano a spargere per la pista.

Quando si parla di componenti di una monoposto di F1, non si puo’ non parlare di regole e regolamenti. L’olio motore in F1 e’ invece una delle poche componenti che non e’ soggetta a regolamentazioni ferree come l’aereodinamica o la composizione delle benzine.

Normalmente l’olio, in fase di funzionamento del motore, entra nella camera dei pistoni ad una temperatura di 110 gradi, molto di piu’ delle normali auto da strada. Inoltre un motore di F1 non viene messo in moto finche’ l’olio non ha raggiunto una temperatura di 50 gradi. Contrariamente alle auto stradali quindi, l’olio motore in F1 non deve sostenere lo stress delle temperature basse e viene completamente cambiato ogni volta che il motore viene smontato. La durata inolte dell’olio motore in F1 e’ di circa 500 Km.

Tutto questo non ci deve far pensare ad un olio motore che abbia una vita facile. Oltre a dover creare una patina sottilissima come detto prima, deve anche non creare della schiuma nel momento in cui viene mosso all’interno del motore dall’andamento delle curve di un circuito. Quando infatti scuotiamo l’olio motore, questo provocherebbe della schiuma che trasportando aria, potrebbe causare dei danni enormi al motore stesso. Basta pensare che in certe parti del motore l’olio viaggia ad una velocita’ di circa 160 Km/h considerando che ogni minuto circa 70 litri di olio circolano nel motore di una monoposto di Formula 1.

Infine una nota: come detto l’olio motore non ha le stesse regolamentazioni della benzina. Ma questo non vuol dire che non sia controllato regolarmente. La misurazione della quantita’ di concentrazione di metalli nell’olio infatti e’ importante per far capire agli ingegneri se c’e’ la necessita’ di dover cambiare la scatola del cambio oppure il motore stesso.


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