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Quando il mouse era solo un topo

Da Cippina
Quando il mouse era solo un topo
Quando il mouse era solo un topo la vita era forse meno comoda ma certo, molto più piacevole.
Al mattino ci si alzava e il primo pensiero andava agli impegni della giornata oppure al proprio partner mentre ora il primo pensiero è più o meno questo: "Quante notifiche avrò in facebook? Quante email ho ricevuto?"
Poi ci si buttava sotto la doccia o a fare colazione. Mentre ora ci si precipita ad accendere il pc.
Quando si camminava per la strada la gente ti vedeva e ti sentiva mentre ora tutti sento solo la musica dei loro iPod e vedono solo lo schermo del loro cellulare, chiedo scusa per il termine medievale, avrei dovuto dire smartphone.
Mi ricordo che una volta lessi una notizia di una città inglese che aveva ricoperto i pali dei lampioni con materiale soffice perché sempre più persone, concentrate nella digitazione di sms, ci andavano a sbattere.
Quando ebbe inizio tutto ciò? Quando iniziò la corsa inarrestabile verso il progresso che invece a parer mio è solo un continuo recesso?
Ci dimentichiamo i figli in macchina, non leggiamo più, le relazioni personali avvengono solo dietro agli schermi dei pc.
Ma ci rendiamo conto che un tempo erano i carcerati le uniche persone costrette a parlare attraverso un vetro? Il problema è che loro ne avrebbero fatto volentieri a meno mentre noi ce ne vantiamo. Eh si noi siamo intelligenti ed evoluti. La spesa la facciamo da casa, comodamente seduti, il lavoro da casa, comodamente seduti, la cena la ordiniamo da casa, comodamente seduti. E comodamente seduti ingrassiamo e diventiamo apatici e asociali. E perdiamo la manualità, la vita sociale, le risate vere.
Magari siamo seduti sul divano, al fianco del nostro partner e mentre lui/lei guarda la tv noi guardiamo sul nostro iPad nuovo di zecca le foto di noi piccioncini al mare. Ma scusa non lo/la vedi che è lì seduto al tuo fianco? Non sarebbe meglio che lo/la guardassi dal vivo? Puoi anche baciarlo, toccarlo, parlargli.
Poi scatta l’ora x, l’ora di andare a dormire. E quasi ci dispiace dover spegnere il pc. E quando scatta l’ora x ci accorgiamo che oltre ad essere più grassi, o magari ma molli, ed asociali, soffriamo anche d’insonnia. E se studi e ricerche ci dicono che le radiazioni, le immagini e la luce del pc non aiutano certo a conciliare il sonno noi non ci crediamo. Per una volta gli scienziati si sono sbagliati.
Gli psicologi invece, che da anni ci raccontano delle conseguenze negative di un uso eccessivo della tecnologia, si sbagliano sempre.
Non metto in dubbio che la tecnologia sia stata ed è tuttora utile per moltissime cose ma ogni tanto spegniamo il pc e usciamo a fare un giro sennò anche il nostro gatto finirà con l’inseguire il mouse. Uscite! Fatelo per lui!


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