Magazine Basket

Quando l’arena attrae il pubblico

Creato il 12 marzo 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

Si sono chiuse da poco le ultime Final Eight in Italia, così come in tanti altri paesi europei e a parte i risultati sportivi la cosa che più fa riflettere guardando gli highlights delle competizioni è: ma perché i palazzetti europei si riempiono sempre e offrono una bellissima cornice di pubblico mentre da noi il più delle volte ci sono vuoti enormi?

La questione va oltre la semplice passione cestistica e riguarda lo stato dei nostri palazzetti rispetto a quelli europei. Si perché c’è sicuramente più gusto ad andare a vedere una partita in un palazzetto moderno e pensato su uso e misura del tifoso, un palasport che permetta al tifoso e non di usufruire di una serie di servizi di contorno al vedere la partita di basket, che permettono di vivere il palazzetto a 360 gradi.

Purtroppo in Italia siamo distanti da quest’idea e soprattutto i nostri palazzetti non sono tra i più frequentati; pensate che in Germania le arene sono sempre piene e i tedeschi non sono famosi per la loro tradizione cestistica (Nowitzki a parte). La forbice con l’Europa si allarga sempre di più: l’ultima Copa del Rey è stata giocata a Vitoria nella nuovissima e bellissima Fernando Buesa Arena, gioiello da 15000 spettatori (con una media di 14315 spettatori a partita!); i prossimi europei a settembre in Slovenia si giocheranno in palazzetti tutti sopra i 5000 posti a sedere con il fiore all’occhiello della Stocize Arena di Lubiana da 13900 posti. Persino nella piccola Israele ci si può vantare di uno stadio sempre pieno: la Yad-Eliyahu Arena vanta 12000 spettatori che fanno sentire sempre il loro calore e la loro spinta.

In Italia invece solo il Forum conta più di 10000 posti (11210, ma raramente gli spettatori riempiono più della metà della capienza) ma il confronto diventa impietoso se pensiamo che la nostra capolista Varese gioca in un palazzetto da 5100 posti, tutto sommato un buon numero, ma nulla a che vedere con quelli delle capoliste di altri campionati. Ad esempio, sempre in Germania il Bamberg ha un palazzo da 6800 posti, ma conta 70000 abitanti circa contro i quasi 81000 di Varese; quindi la classica scusa della città piccola nella quale ha poco senso uno stadio più grande, cade. Se poi scendiamo si può notare come piazze importanti come Cantù e Roma giochino in arene non all’altezza, vecchie e che non arrivano neanche a 5000 posti; e sempre volendo confrontare cittadinanza e posti a sedere non sembra che per Roma siano un numero adeguato.
Per comprendere il paradosso basti pensare che Montegranaro, che di abitanti ne fa poco più di 13000, gioca ad Ancona in un palazzetto da 6500 posti (puntando ad attirare gente da tutta la provincia).

In Italia manca il coraggio di investire in maniera decisa nella pallacanestro, pur avendo un ottimo movimento a tutti i livelli. Eppure da una ricerca appena pubblicata appare chiaro come sponsorizzare le squadre di basket renda di più, in termini di visibilità, che farlo in altri sport, addirittura più del calcio. Al nostro basket manca anche una cosa al giorno d’oggi molto importante: ovvero la visibilità. Infatti la palla a spicchi trova pochissimo spazio nei telegiornali sportivi; emblematico è il caso dei quotidiani del lunedì, dove di fronte a innumerevoli pagine dedicate a tutte le partite di calcio, lo spazio concesso alla giornata di campionato cestistico è, sì e no, una colonna.

La federazione dovrebbe studiare il caso attentamente, anche perché il momento è più che mai propizio visto un campionato finalmente più aperto e divertente; bisogna dare un segnale di riscossa per far riempire i palazzetti e magari un giorno smentire Stern e dire che noi stadi all’altezza per ospitare partite di Nba ce li abbiamo. Ma ci accontenteremmo anche di ospitare le Final Four di Eurolega senza fare figuracce.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :