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Quando la garza non serve per guarire le ferite

Da Nemesi74 @lovebeing321

garza-larga

 

Siamo così abituati a mettere “una pezza” sulle nostre ferite che abbiamo dimenticato che non sempre è la cosa migliore d fare. Dopo la lettura che ho fatto ad una donna l’altro giorno non ho fatto che ripensare all’immagine che ho visto nel suo plesso solare. Una garza. Inizialmente non capivo… cosa ci fa una garza lì? Perché dovrebbe esserci una garza?? Ma poi parlando con lei ho capito! Gagliardo lo Spirito e le sue immagini!

Capita che ci si trova su di un percorso Spirituale (con la S maiuscola), e che magari ci si trovi là da un po’ di tempo, alla ricerca di quel passo in più che ci porti vicini -o quantomeno più vicini- a quello che ci aspettiamo debba succedere. E proprio questa È la garza! Pensiamoci…

Una struttura perfetta per permettere a quello che è sotto di essere visibile ma non troppo. C’è, ma a “lenta penetrazione”. Per passare deve attraversare un reticolo che in questo caso era una somma di vecchi programmi innescati molto tempo fa. Una sorta di protezione della mente (in questo caso dell’ego) contro la comprensione di ciò che Siamo Veramente. Nel momento stesso in cui ho chiesto che la trama si allargasse mille soli hanno occupato il mio essere riempiendolo d’Amore e lì ho capito. Certo, il Plesso Solare non per nulla è il centro del potere, e da dove proviene il Vero Potere se non dal nostro Sé Divino? Ma il nostro Sé Divino è favoloso, scevro da giudizi e polarizzazioni è Pura Essenza d’Amore… e questo spaventa più di tutto il resto. Perché diciamoci la verità. Tutta le verità. La ragione prima per cui appare così difficile il cammino verso la Verità è l’incapacità di accettare la nostra stessa Luce, la bellezza e dolcezza della nostra Essenza.

“È troppo… non io… figurati mica sono così bello/a… si come no, con tutti i casini che ho combinato/fatto/subito adesso dovrei vedermi così?

Si. E se vuoi davvero Conoscerti… Devi.

Perché non è una questione di come scegliamo di vedere, la questione è ciò che Siamo. Quindi come può stupire il fatto che Vedersi incuta timore? Non ricordo dove ma ho letto una frase che riassume molto bene il concetto “I bambini hanno paura del buio, ed è normale. Ciò che stupisce è che gli adulti temano la Luce” Perché gli adulti hanno generalmente trascorso anni su anni a mettere garze ovunque per adattarsi ad un mondo che sferzava ferite. Ecco perché ora appare una sfida togliere quelle garze. Proteggono un’idea, un abitudine, fingono di proteggere dalla paura mantenendola viva. “Proteggono” proprio da ciò che si cerca di raggiungere ed è l’eterno paradosso dell’essere umano. Questa garza non rappresenta solo la sua garza, ma è archetipo della nostra garza, la garza che l’uomo ha posto sull’intero pianeta. Senza di essa non sarebbe stato possibile fare esperienza di dualità. Ed a costo di apparire contro-corrente rispetto alle teorie catastrofiste io non credo che questo sia accaduto senza il consenso di ogni singola anima che cammina, ha camminato e camminerà su questo pianeta! Lo dico e lo ripeterò alla nausea se necessario. Primo, perché significherebbe che esiste qualcosa di cui Tutto ciò che È non è a conoscenza e che è al di fuori di esso, e quindi non raggiungibile dall’Amore che è Essenza di ogni cosa, secondo… beh l’ho Visto, e l’ho Vissuto. E una cosa come la Fonte d’Amore di Tutto ciò che È non è qualcosa che la limitata mente umana può inventare, neppure in mille anni avrei potuto inventarmi la Potenza della Gioia e dell’Amore e dell’Essere Uno con Esso in ogni quando e in ogni dove. Quando La si Vive si Sa. E per quanto Sapere e accettare siano sempre due lati diversi di una medaglia quando si è immersi in una dimensione duale, qualcosa dentro cambia, e cambia per sempre. Si accende una fiamma che non si può più spegnere, perché è il respiro della Vita.

Ed è questo il respiro di chi ha messo queste garze, un Respiro che chiede aria per respirare, un Respiro che vuole riDonare il Potere della Vita durante la strada verso Casa che è In noi. Un Potere che non ha nulla a che vedere con il controllo ma con la Libertà. Libertà di Essere se stessi, semplicemente, senza più dogmi o paure, senza devo e dovrei.

L’uomo ha paura della libertà perché per quanto la rincorre non la Conosce. Ha paura di perdere qualcosa che non sa definire. Ma l’unica cosa che si perde è l’illusione. Un’illusione macabra e vuota di significato senza l’Amore che ci Respira. Un illusione a cui ci aggrappiamo come se fosse l’ultimo salvagente in un mare in tempesta senza sapere che siamo il mare.

Ciò che fa male non è togliere le garze, fa male il pensiero che là sotto ci sia già tutto ciò`che stavamo da sempre cercando:

Noi.



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