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Quando la Juventus era a un passo da James Rodriguez (per 5 milioni…)

Creato il 30 giugno 2014 da Aplusk

james rodriguez juventusNon si può certo dire che in Italia, di recente, si abbia l’occhio lungo. Fanno storia le trattative di giovanotti diventati campioni o presunti tali, scappati all’estero.
Fanno letteratura i nostri promettenti ragazzi sottratti al Bel Paese dalle grinfie dei petrolieri. Gli altri ci vedono benissimo e pagano altrettanto bene. Verratti ne è l’esempio tanto chiacchierato, Immobile l’ultima promessa che scappa in Germania. Il prossimo? Staremo a vedere. Nel frattempo c’è un retroscena davvero interessante: quando la Juventus aveva in mano James Rodriguez, stella della Colombia che brilla ai Mondiali. Di mezzo c’era l’occhio lungo del Bari, lo sguardo attento di Daniele Faggiano, allora braccio destro di Giorgio Perinetti al Bari.

La Juventus era a un passo da James Rodriguez: comproprietà con il Bari

La conferma della storia arriva proprio dal diretto interessato, che a quel tempo si trovava in Argentina per un normale sopralluogo di scouting. Faggiano, oggi direttore sportivo del Trapani, rimase impressionato da James Rodriguez, che giocava nel Banfield. “Tutto vero. Ero rimasto impressionato da questo ragazzo del Banfield e avevamo fatto anche un pranzo con lui e l’agente Fifa Bruno Carpeggiani che avrebbe curato l’operazione”, ha ammesso senza troppi fronzoli a Tmw, Faggiano.

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L’operazione sarebbe stata impostata sulla base della comproprietà con la Juventus, che avrebbe agevolato la trattativa. Ma Perinetti dovette frettolosamente sposarsi al Siena, lasciando il Bari, ed ecco spiegato lo stop a una operazione che oggi avrebbe il sapore del caviale. Ma la Juventus aveva anche la chance di andare avanti da sola nella trattativa. La Gazzetta dello Sport rivela che nei primi di marzo del 2010, Rodriguez incontrò il capo degli osservatori della Juve al Fairhotel di Buenos Aires assieme al suo agente. L’accordo con il Banfield poteva già essere siglato sulla base di 4,9 milioni di euro. Ma erano i giorni della tempesta, con la gestione Secco-Castagnini sotto la lente d’ingrandimento. Bettega fu costretto a dire di “no” e da lì a poco iniziò l’era di Andre Agnelli.

La Juventus era a un passo da James Rodriguez ma andò al Porto

Nel 2010, alla fine, James Rodriguez passò al Porto: il 70% del cartellino fu pagato 5,53 milioni di euro. Tre anni dopo è stato acquistato dal Monaco multimilionario per la bellezza di 45 milioni; una bella plusvalenza. Ancora una volta ci troviamo a parlare di quello che sarebbe potuto essere e non è stato. Ne è pieno fino all’orlo il calcio italiano di queste storie; a furia di raccontarle, prima o poi andranno di traverso.


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