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Sabato 23 aprile: Juventus-Catania 2-2 pareggia al 95′ Lodi (CT) su calcio di punizione.
Domenica 30 aprile: Cesena-Inter 1-2: per l’Inter doppietta di Pazzini in rete al 91esimo e 95esimo, quando oramai i padroni di casa erano pronti a festeggiare l’impresa.
Andando a ritroso si troveranno tantissimi altri risultati cambiati in modo sensibile in pieno recupero. Recuperi che ormai vanno ben oltre i tre minuti canonici, per strabordare spesso oltre i 5 minuti.
Che senso ha? Il calcio non è un gioco basato sul tempo effettivo (vivo ed attivo): le pause e le interruzioni continue fanno infatti parte delle mille tattiche e tecniche per portare a casa un risultato utile. Non più. Ormai i tempi si dilatano finché non succede, causa anche la stanchezza avanzata, qualcosa. Solo allora il direttore di gara si ritiene soddisfatto e “manda tutti negli spogliatoi a bere un the caldo!”