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Quando un nodo del passato strangola il Presente

Da Nemesi74 @lovebeing321

Quando un nodo del passato strangola il Presente

Se crediamo che vi siano persone da guardare dall’altro al basso o da giudicare per le loro azioni commettiamo lo stesso errore che hanno commesso loro. Ci leghiamo al passato… annodando il Presente! Nulla di ciò che pensiamo resta estraneo a ciò che viviamo Ora. Legarci ad un giudizio, per minimo o insignificante che sia, lega noi e lega gli altri. Sia che si tratti di noi stessi in quanto “agenti del peccato” o che si tratti di giudicare atti altrui.

L’uomo per cui ho letto mi ha sbalzata dalle scarpe! Mi è stata chiesta una lettura “in cieco”, dove quindi non avevo avuto nessuna interazione con la “persona” da Leggere ad eccezione delle iniziali: JP. Il primo pensiero è stato “wow… non molto!” e il secondo è stata un immagine, chiara come una fotografia! Siccome non volevo rimanere legata all’immagine perché il mio ego affermava che non potevo in alcun modo sapere che quella era la persona per cui leggevo (ah… quanto si sbaglia sempre l’ego!!!) ho impiegato qualche giorno a trovare la pace mentale per buttarmi nell’avventura. E avventura è il termine più adatto che le parole mi permettono di usare.

Dovevo fare una lettura completa del corpo con tanto di diagnosi energetica, ovvero vedere cosa c’era che non andava (e mi è stato detto che c’era parecchio che non andava) e soprattutto il perché. Bene, messo a posto il mio ego limitante mi sono lanciata in vasca (un bel bagno caldo è il luogo migliore per me per connettermi al Campo) ed ho chiesto al Campo di mostrarmi JP. Subito il suo lato sinistro (Espressione fisica) mi è apparso scuro. Non quel bel nero profondo colmo di tutte le possibilità, questo era più un buio in cui le speranze erano svanite. La sua mano (capacità di afferrare le cose fisiche della vita) era scheletrica anche se il bicipite (la forza presente per afferrarle) era grandissimo. Il buio usciva da lui come una nube che si espande e mi ha fatto provare fin da subito una compassione profonda perché sentivo che questa persona si era arresa, non oggi, ma molto tempo fa. Non sentiva più di poter ricevere nulla.

Il lato sinistro era altrettanto vuoto, ma il colore era più sul grigio sporco ad indicare che il suo Spirito manteneva Vita in lui, che a livello spirituale non solo non si era arreso ma mostrava apertura per qualcosa… che forse non aveva idea di cosa fosse! Non molto altro da vedere.

Prendendo il suo ologramma e ponendolo sdraiato di fronte a me con la testa tra le mie mani ho aperto il chakra della corona per permettere il fluire delle informazioni e subito è iniziato un vociare ininterrotto proveniente dai suoi lobi frontali che erano iperstimolati, segno che passa la maggior parte del tempo a rimuginare su qualcosa senza trovare il modo di lasciarlo andare. Il suo lato destro all’altezza dell’are sensitiva aveva una forte occlusione energetica, come a voler bloccare ogni sensazione (anche in questo caso leggo in modo spirituale e non neurologico, quindi anche il lato destro del cervello indica il lato spirituale). Il lato sinistro al contrario era libero ma con un nodo a livello dell’area linguistica, come se avesse voluto esprimere qualcosa che non ha mai espresso.

Scesa nel chakra della gola noto una tiroide enorme. Inizialmente non ero neppure sicura che fosse ancora fisicamente presente perché appariva traslucida, ma poi il suo Campo mi ha detto che è “rimasto tutto lì”, e per rendere il messaggio ancora più chiaro ho visto un grande peso a livello C4-C6, qualcosa dei “pesante” legato al passato.

Ma il mio Cuore è stato stretto in una morsa nel momento in cui sono scesa nel petto! Dio mi aiuti e benedica quest’uomo. Sta soffocando! In ogni senso, fisicamente e spiritualmente non riceve più ossigeno. Non solo ho percepito una massa scura e deforme nel polmone destro ed alcune macchie in quello sinistro, ma queste pretuberanze schiacciavano letteralmente il suo Cuore in una morsa senza fine! Tentando di dargli un po’ di respiro ho iniziato a mandargli un po’ di energia, ma solo quando ho abbassato l’intensità dell’energia ad una soffice il suo Cuore ha iniziato ad accettarla. Mi sono sentita come dinanzi ad un bambino spaventato a morte alla sola idea di ricevere Amore. Ma quanto Amore merita!! La Luce che dal suo Cuore emanava era intensa, profonda, Viva, soffocata sotto qualcosa che gli faceva credere che soffocare era lo stato in cui doveva vivere.

IL suo secondo chakra era un vortice disordinato di emozioni, blocchi, fughe, rifiuto… ed i reni apparivano minuscoli, come due piselli appesi ad un enorme albero che era lui. Qualcosa non è stato “pulito” ed ha atrofizzato questi meravigliosi organi!

Ho detto che nel suo secondo chakra ho trovato un vortice? Allora quello che c’era nel suo chakra della base era un tornado di categoria 5!! Rosso fuoco sembrava di entrare nella tempesta del secolo! Il mio primo pensiero è stato come può una persona vivere in queste condizioni? Dio benedica il tuo Cuore fratello!

Non sapevo cosa fare… come si facilita lo scorrere dell’energia in una tale situazione?? Non riuscivo nemmeno io a stare ferma in quel vorticare emotivo carico di paure primarie… eppure lo Spirito guida chi chiede e si vede che ho chiesto (ho chiesto talmente tanto per JP che devono avermi dato un lasciapassare speciale

;-)
) ed ho sentito le mie mani girare il suo corpo in modo da averlo di fronte a me, alzarlo un poco così che le mie mani fossero all’altezza dei suoi genitali e metterle a formare un tubo sotto il suo perineo. Nell’istante in cui ho preso questa posizione dal suo corpo è fuoriuscito un fiume in piena!!! Come se millenni di repressione si riversassero all’istante giù per il tubo e dentro fino al centro della Terra (grazie Madre Terra per il tuo infinito Amore per noi!!). Non so quanto è andato avanti ma mi è sembrato per secoli. Poi ad un certo punto il flusso ha iniziato a diminuire ed ho visto che il rosso e l’arancione erano accompagnati dal bianco splendente e Puro dello Spirito… veniva dalla sua Corona. Lo aiutavano a pulire tutto il sistema.

Senza parole. Ero senza parole. La magnificenza di ciò che stavo vivendo era profonda ed intensa. Primo: lui doveva aver acconsentito a tutto ciò o non avrebbe potuto accadere, secondo, le sue guide ed il suo Sé lavoravano in armonia per liberare il corpo da una grande fetta di antichi detriti e terzo, avevo l’onore di osservare questo miracolo accadere!

Mettendo insieme il tutto il Campo mi ha mostrato come lo squilibrio principale è avvenuto nel chakra della gola, dalla sua impossibilità ad esprimere un dolore intenso, un dolore che lui stesso ha provocato a qualcuno che amava immensamente e che ha portato con se tutta la vita quale punizione per soffocarsi dalla Vita stessa. Il non averlo espresso gli ah letteralmente tolto l’aria e (come ho appurato in seguito) causato tumori ai polmoni ed attacchi cardiaci a ripetizione, le cui complicanze congiunte hanno ora compromesso anche i reni.

Ho anche appurato che si, quest’uomo ha intimamente ferito una persona che amava e poi è scappato per tutta la vita dal fatto. Ma non possiamo scappare da noi stessi. Possiamo raccontarci favole e colorarle ma siamo esseri di energia, e l’energia non si cancella, si trasforma.

Ora sia JP che la persona da lui ferita stanno parlando… stanno guarendo entrambi da una ferita antica come le loro vite. E cambiando loro stanno cambiando anche noi. Perché ogni volta che auguriamo male a chi ci ferisce in realtà lo auguriamo a noi stessi, gli altri portano la loro punizione con loro fino al giorno della morte se non trovano in loro stessi il perdono, noi possiamo tenerli lì, in quello stato, e godere del loro mal essere creando mal essere anche nel nostro Campo, oppure possiamo comprendere che tutti fanno parte di noi, di aspetti di noi stessi (in quanto umanità) che non vogliamo vedere e quindi releghiamo in un angolo.

Ma non ci sono angoli in Cielo. E per arrivarci possiamo solo smontare i nostri e permettere che gli altri smontino i loro.

Se vogliamo il Cielo dobbiamo Essere il Cielo, se vogliamo Pace dobbiamo Essere Pace e se vogliamo perdono dobbiamo perdonare.

(((un abbraccio)))

Andrea



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