Quanto ben di dio con Casper Van Dien

Un nome fantasmatico. Un cognome da generale di corpo d'armata. Un look che rasenta la perfezione. Per la serie Svisto d'Attore - la rubrica più persa di vista del blog - arriva l'americano Casper Van Dien che fisicamente non passa di certo inosservato.

Nato nel New Jersey 44 primavere fa e divenuto celebre principalmente per i suoi muscoli oliati in Tarzan - Il mistero della città perduta (1998), Van Dien ha un curriculum lungo quanto la mia lista della spesa dopo un mese che non vado al supermarket passando per Beverly Hills 90210, un film biografico su James Dean (Race With Destiny), una serie molto promettente ma stroncata dopo poche puntate come Titans che faceva il verso a Dynasty e nella quale si passava più tempo a contare i peli sul petto nudo che le battute (e si era fatto la ceretta perciò immaginate la profondità dei dialoghi) e finendo con la saga fantascientifica di Starship Troopers dove suo malgrado è coperto persino con un casco marziale. Non mancano tuttavia scene nelle quali l'unico abito che il buon Casper indossa è la placchetta di riconoscimento appesa al collo. Il che spiega come la saga sia potuta arrivare al 3° episodio. 

Van Dien sembra tagliato con l'accetta per i film d'azione e i ruoli molto prestanti. 

Sarà stato forse per il suo nome da fantasma che poco fa rima con la visibilità. Sarà stato lo spirito di James Dean che non ha gradito reincarnarsi nel suo biopic. Saranno stati i fagioli con le cotiche. Il fatto è che Casper - caspiterina - lo si vede raramente sui nostri schermi. Anche se riuscirebbe a riempirli in tutti i loro pollici!